Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Salmi 72


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BIBBIA MARTINIVULGATA
1 Salmo di Asaph.
Quanto è mai buono Iddio con Israele; con quelli, che son di cuor retto!
1 Psalmus Asaph. Quam bonus Israël Deus,
his qui recto sunt corde !
2 Ma poco mancò, che i miei piedi non vacillassero, e che non uscisser di strada i miei passi.2 Mei autem pene moti sunt pedes,
pene effusi sunt gressus mei :
3 Perché io fui punto da zelo verso gli iniqui, in osservando la pace de' peccatori:3 quia zelavi super iniquos,
pacem peccatorum videns.
4 Perché non pensano alla loro morte, e non son di durata le loro piaghe.4 Quia non est respectus morti eorum,
et firmamentum in plaga eorum.
5 Non hanno parte alle afflizioni degli uomini, e con gli uomini non son flagellati.5 In labore hominum non sunt,
et cum hominibus non flagellabuntur.
6 Per questo la superbia li prese: son ricoperti della loro iniquità, ad empietà.6 Ideo tenuit eos superbia ;
operti sunt iniquitate et impietate sua.
7 Dalla grassezza in certo modo scaturì la loro iniquità: si sono abbandonati agli affetti del loro cuore.7 Prodiit quasi ex adipe iniquitas eorum ;
transierunt in affectum cordis.
8 Pensano, e parlano malvagità: da luogo sublime ragionano di far del male.8 Cogitaverunt et locuti sunt nequitiam ;
iniquitatem in excelso locuti sunt.
9 Han messa in cielo la loro bocca: e la loro lingua va scorrendo la terra.9 Posuerunt in cælum os suum,
et lingua eorum transivit in terra.
10 Per questo il popolo mio a tali cose si rivolge: e giorni trova di piena afflizione.10 Ideo convertetur populus meus hic,
et dies pleni invenientur in eis.
11 E hanno detto: Come mai Iddio sa questo? e l'Altissimo ne ha egli notizia?11 Et dixerunt : Quomodo scit Deus,
et si est scientia in excelso ?
12 Ecco che i peccatori medesimi, e i fortunati del secolo han raunate ricchezze.12 Ecce ipsi peccatores, et abundantes in sæculo
obtinuerunt divitias.
13 E io dissi; Senza motivo adunque purificai il mio cuore, e lavai le mani mie cogli innocenti:13 Et dixi : Ergo sine causa justificavi cor meum,
et lavi inter innocentes manus meas,
14 E fui tutto dì flagellato, e fui sotto la sferza di gran mattino.14 et fui flagellatus tota die,
et castigatio mea in matutinis.
15 Se io pensassi di ragionare così: ecco che io condannerei la nazione de' tuoi figliuoli.15 Si dicebam : Narrabo sic ;
ecce nationem filiorum tuorum reprobavi.
16 Mi studiava di intender questo: cosa laboriosa è questa, che mi si pone davanti:16 Existimabam ut cognoscerem hoc ;
labor est ante me :
17 Per sino a tanto ch'io entri nel santuario di Dio, e intenda qual sia la fine di coloro.17 donec intrem in sanctuarium Dei,
et intelligam in novissimis eorum.
18 Peraltro in ingannevole felicità gli hai posti: tu gli hai gettati a terra nell'atto, che si levavano in alto.18 Verumtamen propter dolos posuisti eis ;
dejecisti eos dum allevarentur.
19 Come mai son eglino ridotti in desolazione; son venuti meno a un tratta; sono andati in perdizione per la loro iniquità.19 Quomodo facti sunt in desolationem ?
subito defecerunt : perierunt propter iniquitatem suam.
20 Come il sogno di un che si sveglia, cosi tu nella tua città, o Signore, ridurrai nel nulla l'immagine di costoro.20 Velut somnium surgentium, Domine,
in civitate tua imaginem ipsorum ad nihilum rediges.
21 Ma perché il mio cuore fu in tormento, ed ebber tortura gli affetti miei, ed io fui annichilato senza sapere il perché;21 Quia inflammatum est cor meum,
et renes mei commutati sunt ;
22 E fui qual giumento dinanzi a te, e mi tenni sempre con te;22 et ego ad nihilum redactus sum, et nescivi :
23 Mi prendesti per la mia destra, e secondo la volontà tua mi conducesti, e con onore mi accogliesti.23 ut jumentum factus sum apud te,
et ego semper tecum.
24 Imperocché qual cosa havvi mai per me nel cielo, e che volli io da te sopra la terra?24 Tenuisti manum dexteram meam,
et in voluntate tua deduxisti me,
et cum gloria suscepisti me.
25 La carne mia, e il mio cuore vien meno, o Dio del mio cuore, e mia porzione, o Dio, nell'eternità.25 Quid enim mihi est in cælo ?
et a te quid volui super terram ?
26 Imperocché ecco che coloro, che da te si allontanano, periranno: tu manderai in perdizione tutti coloro, che a te rompon la fede.26 Defecit caro mea et cor meum ;
Deus cordis mei, et pars mea, Deus in æternum.
27 Ma per me buona cosa ell'è lo star unito con Dio: il porre in Dio Signore la mia speranza:27 Quia ecce qui elongant se a te peribunt ;
perdidisti omnes qui fornicantur abs te.
28 Affinchè tutte le tue laudi io annunzi alle porte della figliuola di Sion.28 Mihi autem adhærere Deo bonum est ;
ponere in Domino Deo spem meam :
ut annuntiem omnes prædicationes tuas
in portis filiæ Sion.