Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Terza lettera di Giovanni 1


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Loda Gaio, perciò e costante nella verità, e con amore accoglie i pellegrini; gli parla delle calunnie, e dell'inumanità di Dio trefé, e facendo onorevol menzione di Demetrio, soggiunge, che presto anderà a veder Gaio.

1Il seniore a Gaio carissimo, il quale io amo nella verità.2Carissimo sopr'ogni cosa io fo orazione, perché le cose tue vadan bene, e sii sano, come bene sta l'anima tua.3Mi sono rallegrato molto all'arrivo de' fratelli i quali han renduto testimonianza alla tua sincerità, siccome tu cammini nella sincerità.4Più grata cosa di questa io non ho, che di sentire, che i miei figliuoli camminino nella verità.5Carissimo, tu la fai da fedele in tutto quello, che operi verso i fratelli, e più verso i pellegrini,6I quali hanno renduta testimonianza alla tua carità davanti alla Chiesa: i quali se provvederai di viatico come per Iddio ben farai.7Imperocché pel nome di lui si sono partiti, nulla ricevendo da' gentili.8Noi pertanto dobbiamo accogliere simili persone, affin di cooperare alla verità.9Avrei forse scritto alla Chiesa: ma colui, che vuoi farla da caporione, Diotrefe, non vuol saper nulla di noi:10Per questo se io verrò, gli rammenterò le opere, che va facendo, con maligne parole cianciando contro di noi: e quasi ciò non gli basti, né egli da ricetto ai fratelli, e rattiene quei, che gli ricettano, e gli caccia dalla Chiesa.11Carissimo, non imitare il male, ma il bene. Chi ben fa, o da Dio: chi mai fa, non ha veduto Dio.12A Demetrio è reuduta testimonianza da tutti, e dalla stessa verità, e noi pure gli rendiamo testimonianza: e tu sai, che la nostra testimonianza è verace.13Io aveva molte cose da scriverti: ma non ho voluto scrivertele con penna, e inchiostro.14Ma spero di vederti tosto, e parleremo a faccia a faccia. Pace a te. Gli amici ti salutano. Saluta gli amici a uno a uno.

Note:

1,2:E sii sano, come bene sta l'anima tua. Siccome so, che bene stai quanto all'anima; così lo stesso desidero, che sia di te riguardo al corpo e e a tutte le altre cose tue.

1,3:Han renduto testimonianza alla tua sincerità. Letteralmente o alla tua verità; ma sembra, che debba intendersi la sincerità, il candor de' costumi senza finzione, o ipocrisia. Hanno (dice) renduto testimonianza, come la tua vita è schiettamente e veracemente conforme alle regole del Vangelo.

1,5:Tu la fai da fedele in tutto quello ec. Fai cosa degna di un uomo fedele e cristiano, mentre alloggi, pasci, ajuti i fratelli, e particolarmente quando ciò fai per que fratelli, i quali vengono da altro paese; e questi possono essere o i predicatori del Vangelo, che passavano pella città, dove stava Gajo, o i poveri cristiani scacciati dalla loro patria per ragion della sede. L'ospitalità è raccomandata continuamente nel nuovo Testamento.

1,6:Hanno renduta testimonianza alla tua carità davanti alla Chiesa. Di questi pellegrini accolti umanamente da Gajo dice s. Giovanni, che alcuni avevano lodata la carità dello stesso Gajo pubblicamente dinanzi all'adunanza de' fedeli, o sia dinanzi alla Chiesa, dove si trovava allora l'Apostolo, che crede si fosse quella di Efeso.
I quali se provvederai di viatico ec. A quali se somministrerai quello che fa lor di mestieri per proseguire il viaggio, e ciò farai in quel modo, che dee farsi per amore di Dio, ben farai. Non ho creduto, come pensano alcuni, che voglia l'Apostolo raccomandare a Gajo solamente di accompagnare in segno di onore per qualche tratto di strada i fedeli di paese straniero, che egli alloggiava. Dicendo, come per Iddio, allude a quello che insegna Cristo nel Vangelo, che Dio debbe considerarsi e servirsi nelle persone degli ospiti. Vedi Matt. XXV. 55,

1,7:Nulla ricevendo da gentili. Queste parole mi sembra, che provino, che nelle ultime parole del versetto presedente è esortato Gajo alla liberalità verso tali pellegrini. I fedeli di altri paesi, i quali da Gajo erano raccettati, per alcuna di queste cause viaggiavano, primo, per andare in qualche luogo a predicare la fede, o per portare le lettere degli Apostoli, o per altra occorrenza delle Chiese; secondo, per essere stati cacciati dalle loro case per amor della fede. Dal vers. 8. apparisce che quelli, da quali parla qui s. Giovanni, viaggiavano per servizio delle Chiese, e per vantaggio della fede. Di questi dice, che si sono posti in viaggio per amore di Dio, ovvero di Cristo, e nel loro viaggio si astengono dal ricevere cosa alcuna dai Pagani, a quali non vogliono dar motivo di pensare, che manchi tra Cristiani la cura di soccorrere nel bisogno i loro fratelli.

1,8:Affin di cooperare alla verità. Per promuovere anche noi coll'opera nostra la dilatazione del Vangelo, aiutando coloro, che pello stesso fine si adoperano, o predicando la parola, o servendo in altre maniere al ben della Chiesa.

1,10:Gli rammenterò le opere, che va facendo ec. Si noti con quanta mansuetudine parli s. Giovanni di un tal uomo.
Con maligne parole cianciando ec. Tre capi di accusa contro Dio trese sono qui notati; primo, egli sparlava dell'Apostolo; secondo, non riceveva i fratelli mandati dall'Apostolo; terzo, non permetteva, che altri desse loro ricetto, e anzi scomunicava chi ciò avesse fatto. Pare, che da ciò possa inferirsi, che Dio trefe fosse in autorità nella città, dove Gaio abitava,

1,11:Non imitare il male ec. Non imitare un superbo, un ambizioso a an uomo disamerato verso i fratelli, qual è Diotrese.
Chi ben fa, è da Dio: chi mal fa ec. Vedi 1. Jo. III. 6. 10 v. 19.

1,12:A Demetrio è renduta testimonianza da tutti ec. La virtù di Demetrio è lodata da tutti i fratelli, ma molto meglio è egli lodato dalla verità, cioè dalla evidente e verace santità della sua vita. A queste testimoniano noi (dice l'Apostolo) aggiungiamo la nostra, e voi sapete, che è degna di fede o nostra testimonianza. Con la stessa giusta fidanza parla di se, e della sua o racità il nostro Apostolo nel suo Vangelo. Vedi XIX. 35., XXI. 24.

1,13:Non ho voluto scrivertele con penna, e inchiostro. Non ho voluto confidarle alla carta. Così pure gli altri Apostoli molte cose apparteneo alla fede, o alla disciplina della Chiesa amarono meglio d'insegnarle a viva voce ad uomini pii e fedeli, che di scriverle. Vedi 2. Tim. II. 2. Quindi le tradizioni della Chiesa vanamente impugnate dagli ultimi eretici, i quali però a questo fonte di sacra dottrina debbon ricorrere, se render vogliono ragione di carie cose, le quali nella funesta loro separazione dalla Chiesa hanno pur ritenute il battesimo de' bambini, la santificazione della domenica in vece del sabato ec.

1,14:Gli amici ti salutano. Che sono, dove son io.
Saluta gli amici. Che sono, dove tu sei.