Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Salmi 92


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Celebra il Regno di Dio, o sia di Cristo. Elogio della legge divina.

1Lauda, ovver cantico dello stesso Davidde pel giorno, che precede il sabato, quando la terra fu fondata.
Il Signore ha preso possesso del Regno, si è ammantato di splendore, si è ammantato di fortezza, e ne ha cinti i suoi fianchi.
2Perocché egli diede fermo stato alla terra, la quale non sarà smossa.3Fin d'allora fu preparato, o Dio, il tuo trono: tu se' ab eterno.4I fiumi hanno alzata, o Signore, hanno alzata i fiumi la loro voce.5I fiumi hanno alzati i loro flutti sopra lo strepito delle molte acque.6Mirabil cosa le elevazioni del mare: più mirabile il Signore nell'alto.7Le tue parole sono oltre modo degne di fede: alla casa tua si conviene, o Signore, la santità per la lunghezza de' secoli.

Note:

92,1-2:Pel giorno che precede ec. Questo giorno è il venerdì, nel qual giorno Iddio creò l'uomo e la donna, che abitasser la terra, onde e i LXX, e anche vari Salteri Latini leggono: quando la terra fu abitata. E nel giorno parimente di venerdì l'uomo fu redento da Cristo colla sua morte, e fu edificata la Chiesa, la quale dura fino al sabato eterno. A questo mistero hanno voluto alludere i LXX con dire, che questo salmo appartiene al giorno, che precede il sabato; e gli Ebrei maestri non meno che i Padri. Affermano, che del Messia qui si parla, e del suo regno.

Il Signore ha preso possesso del Regno, ec. Cristo vinta la morte, o ricevuta dal Padre assoluta potestà in cielo e in terra, cinto di gloria e di fortezza siede alla destra del Padre come Re e Signore di tutti gli uomini; imperocchè egli ha stabilita la terra, vale a dire, la Chiesa, che per tutto il mondo è estesa, l'ha stabilita nella fermezza della fede come sopra saldissima pietra, onde da tutto le forze dell'inferno non possa essere mai scossa, e in tale fermezza ella sussistere fino alla consumazione de' secoli; e come al principio creò la terra, e le diede stabilita perché ella sussista fino alla fine del mondo, così alla nuova casa fondata da lui ha dati fondamenti immobili per tutta la lunghezza de' secoli.

92,3:Fin d'allora fu preparato, ec. Fino dalla costituzione del mondo fu preparato a te il trono reale; perocchè d'allora tu fosti Re, e Signore di tutte le creature, le quali tutte per te furon fatte, Joan. I. 3. E tu sei ab eterno uguale al Padre, consustanziale al Padre.

92,4-5:I fiumi hanno alzata, o Signore, ec. Per questi fiumi s. Agostino. Eusebio, Atanasio ec. intendono gli Apostoli, i quali ricchi delle acque della sapienza e della dottrina Evangelica alzarono le loro voci come di tromba, onde il loro suono si fe' udire per tutta la terra, la quale fu irrigata e fecondata dalle acque di quali fiumi, e la forza della loro voce fu più possente, che tutto lo strepito de' molti popoli, che contraddicevnno e si opponevano alla loro predicazione; perocchè tu secondo la tua parola, a questi predicatori desti un parlare si efficace tanta sapienza, che non potesser resistere ad essi tutti i loro avversari. Per le molte acque s'intendono i molti popoli nemici del Vangelo. Vedi Apoc. XVII. 15.

92,6:Mirabil casa l'elevazione del mare. La voce mirabile è qui usata ambedue le volte in significazione di terribile, tremendo. Terribili sono state l'elevazioni del mare, vale a dire terribile e stato il tumulto, e la tempesta suscitata in questo mare del secolo contro la parola, e contro i predicatori di essa; ma quanto più terribile si e mostrato dal cielo il Signore, che ha frenati, e calmati i futti e le procelle facendo vedere, che a lui obbediscono e i venti e il mare?

92,7:Le tue parole ec. Le tue parole, vale a dire, le profezie riguardanti il tuo regno, dopo che tu se' venuto, o Cristo, sono rendute così chiare ed evidenti, che non è più possibile di non vedere il perfetto adempimento di tutto quello, che era scritto di te e della tua sposa, la chiesa, e i prodigi operati da' predicatori del tuo Vangelo rendono vie più indubitata, e degna di ogni fede la tua parola. Posto ciò o Signore, alla novella tua casa, in cui abiti tu Re e Signore, si conviene di essere sempre pura e santa e senza macchia, affinché degna sia di te, che sei santo e amatore della santità de' tuoi figli. Conservala adunque nella santità de' costumi non meno, che nella purità della fede.