Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Salmi 23


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Il Signore comanda a tutta la terra. Nel celeste monte entrerà l'innocente, quando Cristo trionfante ne avrà aperte le porte.

1Salmo di Davidde.
Del Signore ell'è la terra, e tutto quello, che la riempie; il mondo, e tutti i suoi abitatori.
2Imperocché egli la fondò superiore ai mari, e al di sopra de' fiumi la collocò.3Chi salirà al monte del Signore, o chi starà nel suo santuario?4Colui, che ha pure le mani, e il cuore mondo, e non ha ricevuta in vano l'anima sua, e non ha fatto giuramento al suo prossimo per ingannarlo.5Questi avrà benedizione dal Signore, e misericordia da Dio su« Salva tore.6Tale è la stirpe di coloro, che lo cercano, di coloro, che cercano la faccia del Dio di Giacobbe.7Alzate, o prìncipi, le vostre porte, e alzatevi voi, porte dell'eternità; ed entrerà il Re della gloria.8Chi è questo He della gloria? il Signore forte, e potente, il Signore potente nelle battaglie.9Alzate, o principi, le vostre porte e alzatevi voi, porte dell'eternità; ed entrerà il Re della gloria.10Chi è questo Re della gloria? il Signore degli eserciti egli è il Re della gloria.

Note:

23,1:Pel primo giorno della settimana. Ovvero: pel primo giorno dopo il sabato: l'una e l'altra frase significa quel giorno, che noi chiamiamo Domenica. Vuolsi adunque significare con questo titolo, che questo salmo era da cantarsi in quel giorno, perchè in esso si parla di Cristo risorto nel giorno di Domenica, il quale ancora dopo quaranta giorni salì al cielo.

Del Signore ell'è la terra, ec. Vuol significare, che non il solo Israele, ma tutto le geniti appartengono al dominio di Dio, onde Eutimio: a Cristo risuscitato appartiene tutta quanto la terra, la quale pell'avanti era sotto il potere de' Demoni. Si parla adunque della terra in vece de' popoli, e delle nazioni, che abitano la terra. E gli stessi titoli, pe' quali di dominio del Signore è la terra, provano, che al dominio stesso sono soggetti tutti gli uomini. La terra fu creata da Dio, ed egli fu, che alza la superficie di lei al di sopra dell'acque, e la fece uscire quasi dal sen dell'abisso, Psal. XXXIX. 2. Nelle quali cose spicca la onnipotenza di Dio, il quale in tal guisa librò questa macchina, che ha potuto sussistere da tanti secoli, senza esser sommersa nell'acque, ne restare ammollita e ridotta in fango dall'umido elemento, che la circonda e la rode per ogni lato. Vedi il Grisostomo.

23,3:Chi salirà al monte del Signore, ec. Gli Ebrei spiegan queste parole del Monte Moria e del luogo, dove stava l'arca; ma tutta la serie del ragionamento porta, che s' intendano del cielo, dove Dio risiede, e manifesta la sua gloria. Tutti gli uomini appartengono a Dio, e tutti egli ha chiamati alla cognizione della verità e ad esser membri della Chiesa di Cristo. Ma quelli, che a tal sorte son pervenuti, arriveranno forse ancor tutti ad aver luogo nel santo monte di Sion, nella Gerusalemme, che e lassù ne' cieli? E se non tutti vi giungeranno, chi saran quelli, che avran parte a sorte si bella?

23,4:Colui che ha pure le mani. Colui, che fa il bene; Perocchè le mani strumenti delle azioni sono poste per le azioni medesime. Onde innocente di mani e colui, che non fa opere se non buone. E il cuore mondo da ogni pravo affetto. E non ha ricevuto invano l'anima sua. Ho serbato la stessa frase Ebrea, perchè nell'esporre il significato di essa sono molto discordi e i Padri e gli Interpreti. Piacemi la interpretazione di s. Agostino e di Teodoreto, i quali dicono, che riceve invano l'anima sua, chi di lei si serve per l'acquisto di cose vane, caduche e di nessun valore, avendola ricevuta per impiegarla a conseguire i veri beni, i beni eterni.

23,5:Questi avrà benedizione dal Signore. La benedizione eterna: venite benedetti dal Padre mio a ricevere il regno ec. È misericordia. Chiamasi misericordia la ricompensa, che Dio dà ai giusti, perché (come dice l'Apostolo) Grazia di Dio è la vita eterna. Rom. VI. 23.: Perocchè coronando i loro meriti, i suoi stessi doni corona. Vedi Teodoreto e s. Agostino.

23,6:Tale è la stirpe ec. Quelli, che otterranno benedizione e misericordia da Dio, saran que' figliuoli rigenerati in Cristo, i quali cercheranno Dio, cercheranno la faccia del Dio di Giacobbe, onde saranno il vero spirituale Israele. Cercar Dio, cercare la faccia di Dio, frase usata più volte dal nostro profeta, significa cercar di piacer a Dio in tutto le cose, servirlo in ispirito di amore con ardente brama di giungere a vederlo, e possederlo; che tale è il carattere de' veri fedeli, che han ricevuto lo spirito di adozione in figliuoli. Vedi Rom. VIII. 15. 16. 17.

23,7:Alzate, a principi le vostre parte, e alzatevi voi. ec. Tutti i Padri e tutta la Chiesa vider qui in ogni tempo una magnificentissima profezia e descrizione dell'ascensione di Cristo al cielo. Questa descrizione e in dialogo, in cui parlano parte gli Angeli, che accompagnano Cristo, parte quelli, che sono nel cielo. Avendo detto di sopra il profeta chi sien quelli, che saran fatti degni di salire al monte santo di Dio, per animare e accendere il cuore de' fedeli pone loro dinanzi agli occhi il termine delle loro speranze, dipingendo loro la gloria del loro capo, dell'autore di lor salute, che prende (anche a nome di essi) possesso della sua eredità, di quella eredità, dico, di cui sono ancor essi chiamati a parte: perocchè se i figliuoli anche eredi, eredi di Dio, coeredi di Gesù Cristo, Rom. 8. Dicono adunque gli Angeli: alzate, o principi, le vostre parte: figurando nel cielo una specie di porte, che si aprano coll'alzarsi. Così veggiamo le cataratta del cielo. Gen. VII. II. Queste porte son dette porte dell'eternità cioè porte eterne, come se dicesse porte chiuse fin dall'eternità, perchè prima di Cristo non furono aperte giammai, i giusti stessi non andando in cielo, ma nel seno di Abramo, perché non era per anco aperta la via al santo de' santi, Hebr. IX. 8. Il Re della gloria egli e Cristo, che è anche chiamato il Cristo della gloria, perché egli non solamente la Re glorioso, ma da anche agli altri la gloria.

23,8:Chi è questo Re della gloria? Gli Angeli del cielo restano meravigliati della maestà del Figliuol dell'uomo, e della magnificenza del suo trionfo: quindi interrogano in tal guisa: chi è questo ec. e gli altri rispondono, che egli e il Signore forte e potente, che ha combattuto col demonio, col peccato e colla morte, e ne ha riportata insigne vittoria: e ritolti all'Inferno li schiavi gli ha posti in libertà.

23,9:Alzate, o principi. Gli Ebrei, i quali ne' due versetti precedenti vogliono intendere tutt'altro, che il Cristo, non disconvengono,l che in questo parlisi della gloria del Messia.

23,10:Il Signore degli eserciti ec. Cristo Signore degli Angeli e dei giusti, i quali lo laudano e l'obbediscono e militano sotto di lui.