Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Salmi 82


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Chiede a Dio pronto soccorso contro i nemici del popol suo. Conviene alla Chiesa per seguitata dagli infedeli.

1Cantico, o salmo di Asapb.
Chi a te sarà simile, o Dio? non istar cheto, e non rattenerti:
2Imperocché ecco, che gran remore menano i tuoi nemici; e quei, che ti odiano hanno alzata la testa.3Han formato de' malvagi disegni contro il tuo popolo; e han macchinato contro de' santi tuoi.4Hanno detto: Venite, leviamoli dall'essere di nazione; e non si rammenti mai più il nome d'Israele.5Imperocché hanno fatta cospirazione: hanno formata alleanza insieme contro di te i padiglioni degli Idumei, e gli Ismaeliti;6Moab, e gli Agareni, Gebal, e Ammon, e Amalec, gli stranieri cogli abitanti di Tiro.7Con essi è venuto anche l'Assiro: ha dato aiuto a' figliuoli di Loth.8Fa ad essi come a Madianiti, e a Sisara, e come a Jabin al torrente di Cisson.9Eglino perirono in Endor: diventarono come lo sterco della terra.10Tratta i loro principi come Oreb, Zeb, e Zebee, e Salmana.11Tutti i loro principi, i quali hanno detto: Occupiamo come nostra eredità il santuario di Dio.12Dio mio, fa che siano come ruota, e come paglia al soffiare del vento.13Come fuoco, che incendia la selva, e come fiamma, che arde i monti;14Cosi tu col tuo spirito tempestoso li assalirai, e coll'ira tua li porrai in confusione.15Cuopri d'ignominia i loro volti, e cercheranno il nome tuo, o Signore.16Abbian vergogna, e turbamento per sempre, e siano confusi, e periscano.17E conoscano, che tu ti nomi il Signore: tu solo Altissimo sopra tutta la terra.

Note:

82,1:Chi a te sarà simile, o Dio? Se nissun uomo, se nissun popolo, se nemmeno tutte insieme le genti non han potenza, che paragonar si possa alla tua, non istar dunque in silenzio, o Signore, non soffrire l'audacia de' tuoi nemici, e non volere, che ti provino sempre mite e tranquillo: ma parla, fatti sentire, e non ritenere il tuo braccio. Ottimamente notò s. Agostino quanto bene sia detto dal Profeta: non rattenerti; perocchè nissuno può tenere, o impedire Dio dal fare quel che egli vuole, se non Dio stesso, la sua misercordia, la sua pazienza.

82,3:Contro de' santi tuoi. Contro il popolo consacrato al tuo culto, che porta il tuo nome e il quale come cosa a te sacra tu non vuoi che sia violato. L'Ebreo letteralmente contro quelli, che tu tieni nascosti, vale a dire, che tu custodisci all'ombra di tua specialissima protezione, nel segreto della tua faccia, come altrove dice il Profeta.

82,4:Leviamoli dall'essere di nazione. Distruggiamoli in guisa, che non possan mai più riunirsi a formare un popolo: non abbian più figura di nazione, e di lor non si Parli più, come se mai non fossero stati.

82,5-6:I padiglioni degl'Idumei, e gl'Ismaeliti; Moab ec. Gl'Idumei erano i discendenti di Esaù, il quale fu detto anche Edom. Gl'Ismaeliti venivano da Ismaele figliuolo di Abramo e di Agar sua serva. I Moabiti da Moab figliuolo di Lot. Gli Agareni sono detti anche Agarei I. Paralip. v. 10, dove si dice, che abitavano all'Oriente di Galaad, e sono compresi tragli Arabi. Il popolo di Gebal o sia i Gebaliti eran vicini agl'Idumei e agli Amaleciti. Gli Ammoniti discendevano da Ammon figliuolo di Lot: gli Amaleciti da Amalec figliuolo di Esaù. Gli stranieri sono i Filistei chiamati sempre ne' LXX con questo nome di stranieri, perché erano venuti di fuori ad abitare in quel paese, donde avean cacciati gli antichi coloni. Vedi Deuter. II. 23. Tiro è la famosa città della Fenicia.

82,7:Con essa è venuta anche l'Assiro: ec. Gli Assiri sono tenuti anch'essi a questa guerra in aiuto degli Ammoniti e de' Moabiti figliuoli, cioè discendenti di Lot. Alcum interpreti sono stati di parere, che questo salmo fosse composto in occasione della guerra mossa repentinamente da' Moabiti e dagli Ammoniti contro Josaphat re di Giuda. Senza diffondermi a discutere questa opinione, dirò solamente, che quantunque co' Moabiti e cogli Ammoniti fossero usciti in quella guerra anche gli Idumei, non vi e però indizio veruno, che vi concorressero gli altri popoli, che sono qui nominati, voglio dire gli Assiri, gli Amaleciti, i Gebaliti, i Filistei e gli abitanti di Tiro: e Josaphat nella orazione, che fa a Dio, in cui gli espone con grande affetto la grandezza del pericolo, in cui si trovava, non nomina altri nemici, se non i Moabiti, gli Ammoniti e que' de' monti di Seir, che sono gi'Idumei, 2. Paral. XX. 10, e gli stessi nemici precisamente sono nominati vers. 23.

82,8:Fa' ad casi come a' Madianiti e a Sisara, ec. I Madianiti furono sconfitti da Gedeone, Judic. VII. 21. 22. Sisara capitano di Jabin re de' Chananei fu vinto da Debora e da Barac appiè del monte Thabor vicino al torrente Cisson.

82,9:Eglino perirano ec. I Madianiti furono messi a fil dispada presso Endor città vicina al Thabor. Vedi Judic. VII. I. 5. Diventarono come lo sterco della terra. Furono ridotti a sommo avvilimento dopo quella sconfitta.

82,10-11:Tratta i loro principi come Oreb e Zeb ec. Oreb e Zeb erano due de' primari capitani de' Madianiti, e furono uccisi da quel di Ephraim, Jud. VII. 25. Zebee e Salmana erano due regi de' Madianiti, e furono uccisi da Gedeone, Judic. VIII. 21. Come furon da te trattati questi principi e grandi di Madian, tratta adesso i principi di questi altri popoli, i quali hanno insieme cospirato a invadere e occupare il tuo Santuario (come se fosse una profana eredità), affin di distruggere il tuo culto. Non debbo omettere, che l'Ebreo è più generale: occupiamo come nostra eredità gli abitacoli di Dio: Lo che può dar lume per intendere come in questo salmo si parti generalmente dei nemici della Chiesa, i quali tentarono di distruggere dappertutto la religione.

82,12:Fa' che siano come ruota. Aggirali come in un vortice impetuoso, talmente che non possano stare in piedi.

82,13-14:Come fuoco, che incendia la selva... così tu ec. come un fuoco, che sempre cresce, incendia, e divora una gran selva, come acceso Vulcano arde e consuma altissime montagne, così le tue vendette assaliranno costoro, e l'ira tua gli struggera.

82,15:E cercheranno il nome tuo. Dio nel punire non cerca la morte, ma la conversione del peccatore: se poi dopo la correzione il peccatore riman tuttora ostinato nel male, allora non altro per lui rimane, se non la perdizione eterna descritta nel versetto seguente.

82,17:Il Signore. Mell'Ebreo è qui il nome ineffabile proprio del vero Dio. Conoscano, che tu se' l'unico vero Dio, il quale con assoluta potestà governi tutta la terra.