Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Salmi 32


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Esorta i giusti a benedire Dio per la sua potenza, providenza, e bontà.

1Salmo di David.
Esultate nel Signore, o giusti: a coloro, che sono retti sta bene il lodarlo.
2Lodate il Signore sulla cetera: cantate inni a lui sul saltero da dieci corde.3Cantate a lui un nuovo cantico: cantate a lui inni soavi con alto suono.4Perocché diritta ell'è la parola del Signore, e tutte le opere di lui sono nella fedeltà.5Egli ama la misericordia, e la giustizia: della misericordia del Signore è ripiena la terra.6Dalla parola del Signore i cieli ebbero sussistenza, e dallo spirito della sua bocca tutte le loro virtudi.7Ei che raduna le acque del mare quasi in un otre, e gli abissi ripone ne' suoi serbatoi.8La terra tutta tema il Signore, e dinanzi a lui tremino tutti gli abitatori dell'universo.9Perocché egli disse, e furon fatte le cose: comandò, e furon create.10Il Signore manda in fumo i disegni delle nazioni, e vani rende i pensieri de' popoli, e rende vani i cousigli de' principi.11Ma il consiglio del Signore è stabile per tutta l'eternità: i pensieri del cuore di lui per tutte le etadi, e generazioni.12Beato il popolo, che ha per suo Dio il Signore; il popolo, cui egli si elesse per sua eredità.13Dal cielo mirò il Signore; vide tutti i figliuoli degli uomini.14Da quella mansione sua, ch'ei preparò, gettò lo sguardo sopra tutti coloro, che abitano la terra.15Egli che formò a uno a uno i loro cuori, egli che le opere loro tutte conosce.16Non trova salvezza il re nelle molte squadre: e il gigante non si salverà per la sua molta fortezza.17Fallace mezzo per la salute è il cavallo; e la molta sua robustezza nol salverà.18Ecco gli occhi del Signore sopra color, che io temono, e sopra color, che confidano nella sua misericordia.19Per liberare le anime loro dalla morte, e per sostentarli nel tempo di fame.20L'anima nostra aspetta in pazienza il Signore, perché egli è nostro aiuto, e protettore.21Perché in lui si rallegrerà il nostro cuore, e nel nome santo di lui porrem nostra speranza.22Sia sopra di noi, o Signore, la tua misericordia, conforme noi in te abbiamo sperato.

Note:

32,1:A coloro, che sono retti sta bene il lodarlo. Perocchè non fa un bel sentire la lode di Dio nella bocca di un peccatore.

32,2:Sulla cetera: ovvero: sull'arpa. Sul salterio a dieci corde. Alcuni suppongono, che vada sottinteso la particella congiuntiva, e che il testo vada tradotto: sul saltero, e sul decacordo, cioè sullo strumento a dieci corde, vedi Psal. XCI 4.; così sarebbon tre strumenti, e non due. Quanto al saltero i Latini lo chiamaron nablio, dall'Ebreo nebel. Vuole adunque il profeta, che le laudi del Signore sieno cantate con letizia e gaudio grande, e perciò ordina, che la voce e il canto de' giusti, sia accompagnato da' musicali istrumenti.

32,4:Perocchè diritta ell'è la parola del Signore. Ecco l'argomento e la materia delle lodi di Dio. La parola di Dio sia, che ella insegni e ordini quello, che dee farsi dall'uomo, sia, che ella prometta i beni, o minacci i gastighi, questa parola e rettitudine, giustizia e verità. E tutte le opere di lui sono nella fedeltà: Dio è fedele in tutte le opere sue, perché in tutto quello che ei fa, non perde giammai di vista i suoi eletti, pe' quali sono tutte le cose, come dice l'Apostolo, e non manca giammai di adempiere riguardo ad essi le sue promesse. Vedi s. Agostino enarrat. 2.

32,5:Egli ama la misericordia e la giustizia: ec. Colla misericordia fa del bene a' buoni, colla giustizia punisce i cattivi. Ma notisi come avendo celebrata in Dio la misericordia e la giustizia, che risplendono ambedue mirabilmente nel governo degli uomini, il profeta trasportato dall'affetto verso la misericordia divina sulla quale posa tutta la speranza dell'uomo, soggiunge, che la terra tutto della misericordia di lui e ripiena, come se la moltitudine delle misericordie di Dio verso gli uomini non gli lasciasser vedere sulla terra se non misericordia e misericordia. In effetto (dice s. Agostino) siccome la terra di miserie ridonda, cosi di misericordia ell'è ripiena. Tempo di misericordia è la vita presente: dopo la quale viene il tempo del giudizio. Adesso è il tempo in cui Dio a se chiama quelli, che si erano allontanati da lui, e se a lui si rivolgono perdona loro i peccati; e paziente co' peccatori, aspettando che si convertano, e quando convertonsi, del passato si scorda, e promette i beni futuri, stimola i negligenti, consola gli afflitti, istruisce quei che amano la scienza della salute, aiuta quei che combattono, nissuno abbandona, che nelli affanni rivolge a lui le sue grida, dona quel che a lui dee offerirsi, da egli quello onde possa placarsi. Ecco il tempo grande della misericordia; verrà dopo questo tempo il giudizio, ed allora il pentimento sarà senza frutto. Cosi s. Agostino.

32,6:Dalla parola del Signore i cieli ebbero sussistenza, ec. La parola di Dio ella è qui il Verbo di Dio, e lo spirito della bocca di Dio egli è lo Spirito santo, il quale da Dio Padre per la bocca di lui, cioè pei di lui Verbo procede. Così noi abbiam qui per comune sentenza de' Padri accennato il mistero di Dio trino ed uno, di Dio Padre, che crea dal nulla tutte le cose per mezzo dell'essenziale sua parola, per mezzo del suo Verbo e dello spirito operante, il quale, come sta scritto, Gen. I. 2., si muova sopra le acque, vivificando tutte le cose: Tutte le loro virtudi; ovvero: Il loro esercito. L'esercito del cielo sono le stelle disposte in bellissima ordinanza ne' cieli. Qualche Interprete intese gli Angeli.

32,7:Raduno le acque del mare quasi in un otre. Ovvero ritiene le acque del mare ec.: nell'alveo ad esse assegnato ritiene (come in otre, da cui non escono) le acque del mare, le quali al principio si spandevano sopra la terra: Gen. I. 9. Egli abissi ripone ne' suoi serbatoi. Ripone nella cavità della terra, e negli occulti ricettacoli l'immensa copia delle acque. La possanza di Dio e quella, che in un dato luogo e dentro certi confini ristringe l'immensa mole delle acque, ed ivi elle si stanno come in un otre, o come in un serbatoio preparato per esse dall'Onnipotente, donde non usciranno giammai a soverchiare la terra.

32,8:La terra tutto tema il Signore, ec. Dapoichè Dio è si grande e si potente, lo tema la terra, lo temano e lo adorino tutti gli uomini. Ed è notabile, che in tutte le Scritture come il solo oggetto da temersi per l'uomo egli e Dio: perocchè tutte quelle creature, dalle quali può venir alcun male all'uomo, sono tutte soggette e dependenti, e nelle mani di lui, cui dobbiamo obbedienza e timore, ed il quale ta si, che tutto cooperi al bene di quelli, che lo amano.

32,9:Perocchè egli disse, e furon fatte ec. A una parola di lui ebbero l'essere tutte le cose. Tanto è la celerità e la facilità, con cui egli fa tutto quello che vuole.

32,10-11:Il Signore manda in fumo ec. Alle disposizioni e al voleri di lui sono sottoposte tutte le cose del mondo, quindi i disegni delle nazioni. I progetti de' popoli, le idee e le risoluzioni de' regnanti, se a lui non piacciono, egli le manda in fumo, le rende vane ed inutili, ma a' disegni di lui, a' decreti di lui non è potenza, che opporre si possa, e perciò i suoi disegni, i suoi decreti saran sempre eseguiti senza contrasto. Ciò si vide manifestamente nell'opera grande della fondazione della Chiesa di Gesù Cristo, opera eseguita con mezzi in apparenza si deboli, a dispetto de' contrari disegni delle nazioni, de' pensieri dei popoli e de' consigli de' principi, e di tutte le forze della dominante idolatria.

32,12:Beato il popolo. ec. Essendo Dio tanto grande e potente, beata la nazione, che per suo Dio lo riconosce e lo adora, beata l'eredità, che a un tal Padrone è soggetta. Popolo del vero Dio, eredità del vero Dio fu il popolo Ebreo, e con molto migliori titoli lo è il popolo Cristiano. E qual consolazione non ispirano ad un' anima fedele queste parole, e qual gratitudine ancor non ispirano per la grazia ricevuta da Dio di esser del numero di questo popolo? Tutti amiamo e desideriamo di esser beati; ma perversi sono quelli, che vogliono essere cattivi, e non voglion essere infelici, quando è certissimo che inseparabil compagna della malvagità ella e la miseria. Ponga adunque l'uomo la sua felicità nell'essere sano e vivo membro del popolo di Dio, e suo beato, perché sarà giusto; beato in isperanza adesso, beato in tutto, e perfettamente beato nel secolo avvenire. Vers 13 Dal cielo mirò il Signore; ec. Parla qui, e in appresso della providenza, con cui Dio le umane cose governa. Dal cielo egli mira a uno a uno tutti gli uomini, a uno a uno li conosce, e di ciascheduno ha cura, come di tutti, e di tutti come di un solo.

32,14:Da quella mansione sua, ch'ei preparò, ec. Che ei preparò dalla fondazione del mondo pe' suoi amici. Matth. XXV 4. È qui accennata la eterna predestinazione de' Santi.

32,15:Egli che formò a uno a uno i loro cuori, ec. Cioè le anime loro, il cuore per l'anima si trova, Num. X. 22. Così Dio è chiamato dall'Apostolo Padre degli spiriti, Hebr. XII. 9. Dicendo, che Dio è creatore delle anime, le quali ad una ad una egli forma e infonde nei corpi, lascia il profeta, che si intenda, che de' corpi ancora egli e il vero Fattore. Or siccome da lui hanno gli uomini tutto il loro essere, così della providenza di lui han bisogno per sussistere, ed egli di nissuno si scorda, e le opere di tutti disamina per trattarii secondo quel ch'essi si meritano.

32,16:Non trova salvezza il re ec. Tutta la potenza dei grandi, tutta la fortezza degli eroi, tutti gli umani mezzi sono un nulla per un uomo, che non è assistito da Dio.

32,17:E la molta sua robustezza nol salverà. L'Ebreo legge, non salverà, vale a dire non salverà il cavaliere. Il cavallo è qui posto per significare qualunque grandezza, ricchezza, onore, possanza. che mai servirà all'uomo per farlo salvo e felice, se egli non ha con se Dio.

32,18:Ecco gli occhi del Signore ec. Dio ha cura di tutti, ma la speciale previdenza, il favore più grande di Dio egli è per li giusti.

32,19:Per sostentarli nel tempo di fame. Siccome nella prima parte del versetto la morte, da cui Dio libera i giusti, è la morte dello spirito, o sia la caduta nel peccato e la dannazione, così in questa seconda parte la fame ella è la privazione del sostentamento spirituale, sostentamento, che Dio non mancherà giammai di dare ai giusti, i quali avran sempre l'abbondanza degli aiuti spirituali per crescere a salute.

32,21:E nel nome santo ec. Il nome di Dio (come si è detto altrove) significa la virtù, la potenza di Dio. In questa sperano i giusti.

32,22: Sia sopra di noi, a Signore, la tua misericordia, ec. Questa è la formola, colla quale il profeta invoca il nome di Dio: e un antico Interprete osserva, che non ad altri, fuorché ad un giusto perfetto come Davidde può convenire questa maniera di orazione; perocchè chi di noi ardirebbe di dire a Dio: Signore datemi una misura di misericordia eguale alla misura della speranza, che ho in voi? Chi sa sperar tanto, e si generalmente e fermamente in Dio, che possa con fidanza parlar cosi: Misura colla mia speranza la tua misericordia. Teodor.