Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Salmi 64


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Dio è degno di laude per la sua bontà, e beneficenza verso Sionne, e verso tutto il genere umano. Profezia della vocazione delle genti.

1Salmo di David: cantico di Aggeo, Geremia, ed Ezechielle al popolo della trasmigrazione, quando principiavano di partire.
A te son dovuti, o Signore, gli inni in Sionne: e a te saranno renduti i voti in Gerusalemme.
2Esaudisci, o Dio, la mia orazione: verranno a te tutti gji uomini.3Le parole degli iniqui hanno prevaluto sopra di noi: ma tu sarai proprizio alle nostre empietà.4Beato colui, cui tu eleggesti, e prendesti in tua società: egli avrà stanza nel tuo tabernacolo.5Sarem ripieni dei beni della tua casa: santo è il tuo tempio, ammirabile per la giustizia.6Ascolta le nostre preghiere, o Dio, Salvator nostro, speranza di tutte le parti della terra, e delle isole più rimote.7Tu, che dai ai monti fermezza col tuo potere: tu cinto di potenza: tu, che sconvolgi il profondo del mare, e fai romoreggiare i suoi flutti.8Saranno in agitazione le genti, impauriti gli ultimi abitatori della terra, a causa de' tuoi prodigj: tu spanderai l'allegrezza, e dove nasce il mattino, e dove nasce la sera.9Tu hai visitato la terra, e la hai inzuppata: tu la hai arricchita di molte maniere.10Il fiume di Dio è ripieno di acque: hai preparato il loro cibo: perocchè cosi la terra è preparata.11Inebria i rivi di lei: moltiplica i suoi germogli: dell'inaffiamento di lei si rallegrerà tutto quello, che germina.12Tu benedirai la corona dell'anno di tua benignità, e saranno grandemente ubertosi i tuoi campi.13Si impingueranno i monti del deserto, e di letizia cinte saranno le pendici.14Gli arieti de' greggi son ben vestiti, e le valli abbonderanno di frumento: e alzeranno le voci, e canteranno inni di laude.

Note:

64,1:Cantico di Aggea, ec. Queste parole non sono nell'Ebreo, e mancano nel Caldeo, nel Siriaco, e non erano in alcuni esemplari dei LXX, e in quelli, ne' quali si trovano, non sono interamente le medesime. Vuolsi, che que' profeti facesser cantare questo salmo a quelli, che partivano per la cattività di Babilonia, come atto a risvegliare in essi la consolazione, e la speranza del loro felice ritorno a Gerusalemme. Nissuno, ch'io sappia, ha creduto, che di questo salmo fossero autori quei profeti.

In Sionne... in Gerusalemme. Nella tua Chiesa, fuori della quale ne le laudi, ne i voti, che a te si facciano non possono esserti accetti.

64,2:Verranno a te tutti gli uomini. Tutto il mondo conoscerà te vero Dio e il tuo Cristo: spanderò (dice Dio) il mio spirito sopra tutti gli uomini, Joel. II. 28.

64,3:Le parole degli iniqui hanno prevaluto sopra di noi. Ma tu ec. Così parlano i Gentili convertiti alla fede di Cristo secondo Eusebio, Atanasio, Ilario, ec. Le dottrine degli empi maestri ci sedussero: noi seguitammo alla cieca gli errori de' nostri maggiori, ma tu ci perdonerai la empietà, colla quale il culto dovuto a te rendemmo alle mute statue e agl'irragionevoll animali.

64,4:Beato colui, cui tu eleggerli, ec. Celebrano con grande affetto la grazia grande da Dio fatto ad un'anima predestinata da lui alla fede, e chiamata alla società de' Santi, alla società collo stesso Dio e col Figliuolo suo Gesù Cristo. Vedi 1. Joan. I. 3. Quest'anima abiterà nella casa di Dio come membro di questa casa, cioè della Chiesa. Or quanto grande felicità e mai questa, e quanto gran benefizio di Dio egli è l'esserne a parte?

64,5:Sarem ripieni de beni della tua casa. Questi beni della casa di Dio, cioè della Chiesa sono la grazia giustificante, l'adozione in figliuoli, la partecipazione de' sacramenti, e soprattutto del corpo e del sangue di Cristo, la speranza e la caparra della vita eterna. Santo è il tuo tempio, ec. Questo tuo tempio, o Dio, egli è santo perché vi abiti tu, fonte di tutta santità, ed è ancor santo, perché in esso s'insegna la purita, la religione e la santità, e la stessa santità si comunica a chi vi dimora, onde egli è veramente mirabile per la giustizia, vale a dire pel complesso di tutte le virtù, le quali nella Chiesa si apparano, e nella Chiesa si acquistano e si perfezionano. Quindi e uno degli attributi della Chiesa l'essere santa.

64,6:Speranza di tutte le parti della terra ec. Speranza non più di un solo popolo, ma di tutti i popoli del mondo.

64,7:Tu, che dai a' monti fermezza col tuo potere: ec. Questi monti secondo la sposizione di s. Agostino sono gli Apostoli. Monti (dice egli) bassi e umili in se stessi, eccelsi in Dio. A questi, a Dio tu dai fermezza, e coraggio, e virtù per annunziare la tua parola, e per edificare la Chiesa; perchè tu puoi il tutto, e i più deboli strumenti nelle mani tue divengono idonei alle imprese più grandi. Quindi il mare del secolo alla predicazione di tua parola è sconvolto, e la tua tempesta si fa sentire di lontano.

64,8:Saranno in agitazione le genti, ec. Le genti tutte saranno in agitazione, parte per le contradizioni e violenze de' nemici della Chiesa contro i fedeli, parte pe' prodigi, che tu opererai in favore dei tuoi servi. Spanderai l'allegrezza, e dove nasce il mattino, ec. Un piccolissimo errore, che per colpa de' copisti è avvenuto nella nostra volgata ne rendeva qui inintelligibile il sentimento: leggasi adunque: exitus matultini, et vesperae delectabis, come porta il Greco dei LXX, dal quale viene la nostra volgata, e allora si avrà il senso, che abbiamo espresso. Ma tu in mezzo a tanti tumulti spanderai l'allegrezza della buona novella, o sia del tuo Vangelo, e dove il sol nasce e dove tramonta: vale a dire: tu finalmente tutta la terra rallegrerai colla predicazione di tua parola: perocchè da tutta la terra sarà ella finalmente riconosciuta e amata come parola di salute.

64,9:Tu hai visitato la terra, ec. Descrive con bella figura la pienezza dei doni e delle grazie spirituali, onde fu arricchita oltre modo la Chiesa nascente, talmente che, come dice l'Apostolo, nulla mancasse a' fedeli di nessuna specie di grazia, I. Cor. 1.

64,10:Il fiume di Dio è ripieno di acque. Questa terra ad accrescere e mantenere la sua fecondità ha un gran fiume, che la inonda, e questo fiume egli è Cristo, il quale fu dal Padre ripieno di tutte le grazie dello spirito senza misura, affinchè della pienezza di lui ricevessero tutti i figliuoli di Dio. Vedi Joan. I. 16. Altri per questo fiume intendono la stessa parola Evangelica, lo che non varia il senso: hai preparato il cibo per essi: per quelli, che in questa terra felice dimorano, per quelli che sono nel numero de' figliuoli della Chiesa, per mezzo di questo fiume tu hai preparato a' tuoi fedeli lo spirituale sostentamento, e particolarmente il frumento degli eletti, la divina Eucaristia. Vedi S. Ilario. Atanasio ec. Perocchè così la terra è preparata. Così, o buon Padre, e preparata da te, questa terra, onde è vera terra di pane, ed ha in copia il cibo per tutti i famelici, e bevanda per gli assetati, e cosi volesti tu, che ella fosse visitata e ristorata e renduta oltre modo feconda.

64,11:Inebriai i rivi di lei. I LXX: Inebria i solchi di lei: ma forse fu tradotto rivi in vece di solchi per rendere più facile a intendersi l'allegoria; perocchè per questi rivi, o canali, che le acque ricevono dal gran fiume, si ntendono i santi Apostoli e i loro successori, i quali ripieni dell'acque della grazia dello spirito, e della salutare dottrina, arricchiranno continuamente la Chiesa di nuovi germogli di nuove piante. Moltiplica i suoi germogli dell'innaffiamento di lei (delle acque, che sopra di lei tu spanderai) si allegrerà (prenderà vita e vigore), tutto quello, che germina: vale a dire, tutti i germi, tutte le piante, che sono piantate in questa terra beata, goderanno il benefizio delle acque, onde tu la irrighi. La voce germinans della volgata si prende in neutro: quello che germina.

64,12:Tu benedirai la corona dell'anno di tuo benignità. Ovvero: benedirai il giro dell'anno ec.. o più semplicemente come ha l'Ebreo: tu coroni l'anno di tua benignità. Per quest'anno di benignità s'intende tutto il tempo dalla venuta di Cristo fino alla consumazione de' secoli, tempo di benignità e di misericordia. In tutto questa tempo tu non cesserai, o Signore, di spendere sopra la Chiesa le tue misericordia, e di benedirla, e di esser sempre con essa, onde i tuoi campi, cioè le Chiese particolari, ond'ella è composta, saranno sempre feconde di virtù, e abbondanti di beni spirituali.

64,13:S'impingueranno i monti del deserto. In vece di speciosa deserti, che non fa qui un buon senso, ho creduto di poter seguire la lezione dei LXX dell'edizione di Roma, s. Agostino, s. Ilario, s. Ambrogio, Cassiodoro, e gli antichi Salteri, che leggono montana deserti: l'affinità tra due parole Greche probabilmente in causa del cambiamento, che si trova adesso nella Volgata. I monti stessi de' più sterili e abbandonati deserti diverranno grassi e fecondi, e daranno frutti degni di Dio mediante la sua benedizione. Così sono allegoricamente descritti i paesi piu barbari e corrotti di religione e di costumi. E di letizia cinte saranno le pendici: ornate mirabilmente di lieti e copiosi frutti saran le pendici; s'intendono i colli e le pendici del deserto, come sopra.

64,14:Gli arieti de' greggi son ben vestiti. Gli arieti, che servono alla moltiplicazione del gregge, son vestiti di puro e candido e fino vello: per questi arieti sono significati i ministri delia Chiesa, i quali colla parola, e coll' esempio guidano il gregge, e a Cristo generano dei figli per mezzo della parola del Vangelo: questi in particolare saran cinti e ornati d'innocenza e di perfetta santità di costumi. E le valli abbonderanno ec. i fedeli degli ordini inferiori nella Chiesa di Cristo porteranno copioso frutto di buone opere. Alzeranno le voci, ec. Questa è come la conclusione di tutto quello che finora si è letto. Tutti i figliuoli della Chiesa considerata l'immensa copia di benefizi a lei fatti da Dio, considerata la bontà e l'amore, con cui l'assiste, e la conserva, alzino concordemente le loro voci, e lieti inni cantino di ringraziamento e di laude al sovrano beneficentissimo Signore.