Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Salmi 145


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Deesi confidare in Dio, e non negli uomini, e chi così fa è beato.

1Alleluia. Di Aggeo, e di Zacharia.
Loda, o anima mia, il Signore: loderò il Signore, mentre avrò vita: canterò inni al mio Dio, finché io sarò.
2Non ponete vostra fidanza ne' grandi, ne' figliuoli degli uomini, nei qual non è salute.3Il loro spirito se n'andrà, ed e ritorneranno nella loro terra: allora andranno in fumo tutti i lor pensamenti.4Beato chi ha per suo aiuto il Dio di Giacobbe, ha sua speranza nel Signore Dio suo, il quale fè il cielo, e la terra, il mare, e tutte le cose, che sono in essi.5Egli, che mantiene la verità in eterno: fa giustizia a que', che soffrono ingiuria: da cibo ai famelici.6Il Signore scioglie gl' incatenati, il Signore illumina i ciechi.7Il Signore rialza i caduti, il Signore ama i giusti.8Il Signore è il custode de' forestieri: difenderà il pupillo, e la vedova, e sperderà i disegni de' peccatori.9Regnerà pe' secoli il Signore: il tuo Dio, o Sionne, per tutte le generazioni.

Note:

145,1:Di Aggeo e di Zacharia. Credesi, che da questi due profeti fosse cantato nel tempo della ristorazione di Gerusalemmme, e non che lo abbian essi composto.

Mentre avrò vita...fin ch'io sarò. E vivo, e morto loderò Dio: lo loderò nel tempo di questa vita; lo loderò con cuore più libero dopo la morte, quando la misericordia di lui mi accolga e mi dia luogo tra' suoi eletti.

145,2:Ne' figliuoli degli uomini, ne' quali non è salute. Ei non hanno potestà di salvare se stessi, molto meno possono salvare gli altri. I grandi della terra essendo uomini sono soggetti a mille pericoli, e a mille disastri, da' quali Dio solo può liberarli, ed è follia il por fidanza in un braccio di carne trascurando Dio, nelle mani del quale è la vita e in morte, il bene e il male dell'uomo.

145,3:Il loro spirito se n'andrà, ed ei ritorneranno nella loro terra: allora andranno ec. Un'altra ragion fortissima di non fidarsi tanto degli uomini qualunque ei sieno, ella e perchè sono tutti mortali, e passano in un momento; la loro anima se ne va al soggiorno, che ha meritato nell'altra vita, il corpo loro torna alla terra donde fu tratto, e tutti i disegni, tutte le immaginazioni e dei grandi stessi, e di quegli, che in essi si confidavano, si risolvono in fumo.

145,4:Beato chi ha per suo aiuto ec. In questo e nei seguenti versetti sono grandiosamente spiegate le ragioni, che ha ogni uomo di confidar nel Signore. In primo luogo egli è potentissimo. Egli è il potente di Giacobbe. Vedi Gen. XLIX. 29., egli è il Creatore di tutte le cose.

145,5:Mantiene la verità in eterno. In secondo luogo egli è fedele in eterno nel mantenere ed eseguire le sue promesse: Fa giustizia a quei, che soffrono ingiuria. in terzo luogo egli è giusto, e non lascia opprimere i suoi amici: da cibo a' famelici. Egli in quarto luogo è benefico e liberale de' beni suoi con quelli, che li desiderano, e a lui li chiedono.

145,6-7:Scioglie gl'incatenati... illumina i Ciechi... rialza i caduti. Quinto egli è pieno di compassione pe' bisogni, e pelle miserie e corporali e spirituali degli uomini; ma singolarmente egli è sempre pronto a liberargli da' mali spirituali, che sono peggiori e più funesti; scioglie perciò le catene onde dalle proprie passioni, e dal demonio eran tenuti schiavi. Illumina gli occhi del loro cuore, e dalle loro cadute li rialza, affinché in esse non periscano, e il ravvedimento li conduce. Perocchè la loro conversione egli vuole, e la loro vita, e giusti li brama per farli felici; conciossiachè egli ma tutti quelli, i quali, odiando il male, e facendo il bene, del suo amore si rendono degni.

145,8:Il Signore è il custode de' forestieri. Sesto, Dio è il difensore sicurissimo e amorosissimo di tutti quelli, che sono senza difesa, e senza patrocinio, che dalle ingiurie altrui li mette al coperto. Così egli custodisce il forestiere, il quale in paese estranio si trova sempre bisognoso d' aiuto, protegge la vedova e il pupillo esposti alle violenze del malvagi, i disegni de' quali egli sventa.

145,9:Regnerà pe secoli il Signore: ec. Settimo, finalmente il regno di Dio è eterno com'egli è eterno; e la sua possanza, la sua verità, la sua beneficenza, la sua giustizia, la sua misericordia durano eternamente. Beato adunque chi ha speranza nel Signore Dio suo.