Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Salmi 36


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Esorta alla pietà, ed alla pazienza, e dice, che non dee invidiarsi la apparente, e breve prosperità degli empj, perchè un premio eterno riserbato ai buoni, e un eterno gastigo ai peccatori. E salmo alfabetico, in cui per ogni coppia di versetti ha una lettera dell' alfabeto Ebreo.

1Salmo dello stesso Davidde.
Non voler imitare i maligni, e non portar invidia a coloro, che operano l'iniquità.
2Perocché seccheranno ben presto, come il verde fieno, e come la tenera, erbetta appassiranno velocemente.3Spera nel Signore, ed opera il bene, e abiterai la terra, e sarai pasciuto di sue ricchezze.4Metti la tua consoluzione nel Signore, ed ei ti darà quello, che il tuo cuore domanda.5Esponi al Signore il suo stato, e in lui confida, e farà egli.6E renderà manifesta come la luce, la tua giustizia, e la tua virtù come il mezzodì:7Sta Soggetto al Signore, e pregalo. Non riscaldarti per ragion di colui, che è prosperato nelle sue vie; dell'uomo, che fa ingiustizie.8Lascia andare lo sdegno, e metti da parte l'impazienza: non averne invidia per poi fare il male.9Imperocché saranno sterminati i maligni: ma quelli, che aspettano in pazienza il Signore, saranno eredi della, terra.10E un po' di pazienza, e il peccatore più non sarà; e cercherai del luogo dov'ei si stava, e nol troverai.11I mansueti poi saranno eredi della terra, e goderanno abbondanza di pace.12Il peccatore mirerà di mal occhio il giusto, e digrignerà i denti contro di lui.13Ma il Signore si farà beffe di lui, perché vede, che il suo giorno verrà.14I peccatori sguainaron la spada, tesero il loro arco,
Per abbattere il povero, e il miserabile, per trucidare gli uomini di retta cuore.
15La loro spada trapassi i loro cuori, e l'arco loro si spezzi.16Più giova il poco al giusto, che le molte ricchezze al peccatore.17Perocché le braccia del peccatore saranno rotte; ma il Signore corrobora i giusti.18Il Signore ha cura de' giorni degli uomini senza macchia; e la eredità loro sarà eterna.19Non saranno confusi nel tempo cattivo, e ne' giorni di carestia saranno satollati:20Imperocché i peccatori periranno; E i nemici del Signore appena saranno stati messi in onore, ed esaltati, mancheranno, e spariran come fumo.21Il peccatore prenderà in prestito, e non restituirà: ma il giusto è misericordioso, e donerà.22Perocché quelli, che a lui danno benedizione, saranno eredi della terra: ma quei, che lo maledicono, andranno in perdizione.23Dal Signore saran diretti i passi dell'uomo, e le sue vie saranno approvate da lui.24Se egli cadrà non sarà infranto, perché il Signore pone sotto di lui la sua mano.25Sono stato giovane, perocché son già vecchio, e non ho veduto derelitto il giusto, né la stirpe di lui cercante del pane.26Ogni giorno egli è liberale, e da in prestito: in benedizione sarà la sua stirpe.27Fuggi il male, e opera il bene, ed avrai un'abitazione sempiterna.28Imperocché il Signore ama la rettitudine, e non abbandonerà i suoi santi: eglino saran conservati in eterno.
Gli ingiusti saran puniti, e perirà la stirpe degli empj.
29Ma i giusti saranno eredi della terra, e la abiteranno in perpetuo.30La bocca del giusto parlerà meditazioni di saggezza, e la lingua di lui di buone cose ragionerà.31La legge del suo Dio egli ha nel suo cuore, e i piedi di lui non saran vacillanti.32Il peccatore adocchia il giusto, e cerca di ucciderlo,33Ma il Signore non lo abbandonerà nelle mani di colui, né lo condannerà, quando di lui farassi giudizio.34Aspetta il Signore, e osserva sua legge, ed egli ti esalterà, affinchè erede tu sii della terra: quando i peccatori siano periti allor vedrai.35Io vidi l'empio a grande altezza innalzato, come i cedri del Libano.36E passai, ed ei più non era, e ne cercai, e non si trovò il luogo dov'egli era.37Custodisci l'innocenza, e osserva la rettitudine, perocché qualche cosa rimane per l'uomo di pace.38Ma gli iniqui tutti periran malamente; quel che resta degli empj andrà in perdizione.39La salute de' giusti vien dal Signore, ed egli è lor protettore nel tempo della tribolazione.40E il Signore gli aiuterà, e gli libererà, e li trarrà dalle mani de' peccatori, e li salverà, perché in lui hanno sperato.

Note:

36,1-2:Non voler imitare i maligni. Perché tu vegga i peccatori in prosperità, non ti venisse mai la volontà di imitargli; non invidiare la presente loro sorte: aspetta un pò, e vedrai cangiamento grande di scena.

36,3:E abiterai la terra, ec. Quella, che altrove egli chiama terra de' vivi, di cui le ricchezze sono infinite ed eterne.

36,4:Ed ei ti darà quello, che il tuo cuore domanda. E che bramerà e domandera a Dio un uomo, il quale tutta la sua consolazione ripone nel Signore? Gli domandera le grazie, di cui ha bisogno per amarlo sempre più e servirlo con fedeltà nella vita presente, affin di goderlo nella futuro.

36,5:Esponi al Signore il tuo stato. Cioè i tuoi disegni e anche le mie miserie spirituali, e in lui confida, e farà egli quello che tu da te non puoi: ovvero raccomanda al Signore, e a lui riferisci le tue azioni, e spera in lui, ed egli ti assisterà.

36,6:E renderà manifesta ec. Vale a dire, Dio colla sua grazia farà, che la tua giustizia e la tua virtù crescendo ogni giorno arrivi a risplendere come la luce del mezzodì talmente, che lo splendore di tua giustizia rilucendo dinanzi agli uomini, e veggendo questi il tuo ben operare, ne daran gloria al Padre tuo, che e ne' cieli. Matth. XXIII.

36,7:Sta soggetto al Signore, e pregalo. Soggettati al Signore, prendi dalla mano di lui tutto quello che egli ti manda, non dolerti giammai, non far querele de' suoi giudizi, ma con lui tratta le cose tue nell'orazione. Si sta ancora soggetti al Signore col fare tutto quello che egli comanda, riconoscendoci come servi del gran Padre di famiglia, il quale se con amore adempiremo la sua volonta, se fedelmente ci occuperemo nella cultura della vigna, alla fine della giornata non ci negherà la mercede: perocchè fedele egli è nel mantenere le sue promesse. Non riscaldarti per ragione di colui, ec. Non lasciarti trasportare da uno zelo non secondo la scienza ad alterarti e impazientarti, perché un uomo ingiusto è prosperato ne' suoi disegni.

36,8:Lascia andare lo sdegno, ec. ho sdegno, che sta per venirti al vedere l'empio la fortuna. Non averne invidia ec. Guardati dall'invidiare la sorte di costoro: perocchè questo sarebbe una gran tentazione per te di fare anche tu il male com'essi lo fanno.

36,9:Saranno eredi della terra. Di quella terra, in cui regna l'eternità. S. Agostino: e certamente apparisce dal versetto seguente, che queste parole debbono intendersi del premio de' giusti; perocchè la sorte dei peccatore descritta in appresso riguarda la vita avvenire, quando non potrà più trovarsi dove siasi il peccatore.

36,11:I mansueti. Nell'Ebreo si ha gli umili. Gesù Cristo si servi di queste parole, Matth. V. 4. Abbondanza di pace: vuol dire dell'abbondanza di tutti i beni.

36,12:Digrignerà i denti contro di lui. Mostrando l'odio, che ha in cuore contro di essi.

36,13:Ma il Signore si farà beffe di lui, perchè ec. Il Signore renderà inutilii suoi tentativi, ed egli sa, che verrà pel peccatore il suo giorno cattivo, il giorno, in cui egli finirà e avranno fine con lui le insidie e le macchine, chi ei preparava contro gl'Innocenti.

36,15:La loro spada trapassi i loro cuori, ec. Vale a dire, trapasserà i loro cuori, periranno per le proprie loro mani convertendosi in loro perdizione tutti i tentativi e gli sforzi, che usano per far male agl'innocenti.

36,16:Più giova il poco al giusto, ec. Vive più contento il giusto nella mediocrità, che il peccatore nell'abbondanza, e di più quel poco, che avrà il giusto gli farà più frutto, che non il molto al peccatore: e finalmente nel poco il giusto trova tutto quello, che gli bisogna, perché alla natura e molto più alla virtù basta il poco: ma il peccatore nelle grandi ricchezze trova i mezzi di divenire sempre peggiore e più infelice.

36,17:Perocchè le braccia del peccatore ec. Le braccia dinotano la potenza: ed è qui posta una nuova ragione, per cui il poco giova al giusto più, che al peccatore non giovano le molte ricchezze, perché Dio da benedizione al giusto e gli da virtù e forza per ben condursi, ma Dio stesso strugge la potenza del peccatore, gli rompe le braccia, onde nulla può far di utile: se il Signore non edifica, inutilmente lavora chi edifica, Psal. 126.

36,18:Il Signore ha cura de giorni. Il Signore ha cura della vita del giusto, sede e considera le loro afflizioni, i pericoli, i bisogni; li consola, gli assiste, li soccorre nel tempo della vita, e li rimunera nella morte con una eredità incorruttibile e incontaminata e immarcescibile riserbata loro ne' cieli, 1. Pet. I. 4.

36,19:Nel tempo cattivo, ec. Il cattivo tempo egli è il dì del giudizio, cattivo tempo, calamitoso pei peccatori. In quel tempo i giusti non avran confusione, ma onore e laude, e mentre i cattivi patiranno carestia di ogni bene, i giusti saranno saziati dell'abbondanza della casa di Dio.

36,21:Il peccatore prenderà in prestito, ec. Viene a illustrare quello, che avea detto vers. 16. Più giova il poco al giusto, ec. Il peccatore seguendo le sue passioni, per le quali dissipa e profonde in mille maniere il suo patrimonio, si trova in necessità e prende in imprestito, e o non si trova in istato giammai di restituire, o non vuole restituire, perché non vuole moderare il suo lusso e le sue profusioni, e aggiunge agli altri peccati l'ingiustizia. Il giusto avendo misericordia e compassione de' fratelli, che sono in bisogno donerà con cuor grande tutto quel che potta donare del poco, che ha. Abbiamo di ciò un bellissimo esempio delle Chiese di Macedonia, le quali essendo molto povere soccorsero con gran generosità la Chiesa di Gerusalemme in tempo, che la Giudea era angustiata dalla fame, come narra l'Apostolo, 2. Cor. VIII, dove degli stessi Macedoni dice: in mezzo alle molte afflizioni, colle quali sono stati provati... la profonda loro povertà ha sfoggiato in ricchezza del lor buon cuore. Vers. 2. Vedi questo luogo.

36,22:Perocchè quelli, che a lui danno benedizione, ec. Benedicono il Signore i giusti non tanto colla loro voce, quanto colla loro vita, lo maledicono gli empi colle opere loro e colla pessima vita, perché, come dice l'Apostolo, quand'anche facciano professione di conoscere Dio, e di crederlo, lo rinnegan co' fatti. Ora in questo versetto rende ragione, di quel che ha detto di sopra. Il peccatore prenderà in prestito ec. Meraviglia non è se nella sua mediocrità il giusto dona e usa liberalità, e se l'empio nella sua abbondanza non rende quello che dee, perche quelli che onorano Dio son destinati ad esser padroni della terra de' vivi e de' frutti di questa terra, cioe de' beni tutti di Dio; quei che lo disonorano son destinati alla perdizione eterna, e i giusti cominciano a provare in questo mondo gli effetti della benedizione del Signore; i malvagi gli effetti della sua maledizione: I benedetti da lui saranno eredi della terra, i maledetti da lui periranno. Hieron.

36,23:Dal Signore saran diretti i passi dell'uomo. Il Signore indirizzerà al bene i passi dell'uomo, e allora tutti gli andamenti, tutte le azioni di esso meriteranno l'approvazione e la benedizione di Dio.

36,24:Se egli cadrà non sarà infranto, perché ec. Molti Interpreti antichi intendono questo luogo delle cadute spirituali del giusto: se egli come uomo cadrà, non sarà mortale la sua caduta, il suo peccato non sarà peccato, che meni a morte, 1. Joan. V. 1. Egli adunque non sarà infranto, perché il Signore che lo ama, colla stessa mano sua lo sostiene, onde egli tosto si rialza e nuove forze acquista colla sua penitenza.

36,25-26:Non ho veduto derelitto il giusto, ne la stirpe di lui cercante del pane: Ogni giorno egli e liberale, e dà in prestito: ec. Unisco questi due versetti, perché sembrami evidente, che l'uno pende dall'altro, e l'uno da luce all'altro; il secondo al primo. Nella seconda parte del primo versetto si può intendere ripetuta la parola derelictum. Ne derelitta la stirpe di lui cercante del pane. Or in primo luogo mi sembra chiaro, che parlisi in questo luogo dell'uomo elemosiniero, a cui in tutte le Scritture sono promesse le benedizioni e il favore divino anche per la vita presente. Vedi 2. Cor. IX. 6. 7. 8., e chi ha qualche pratica delle Scritture ben sa, che il limosiniere sovente è indicato colla parola iustus, e la limosina colla parola iustitia, Psal. III. 6. 8. Daniel. IV. 24. ec. Davidde adunque afferma, che in tutta la sua non breve vita non avea veduto derelitto il giusto limosiniere, non avea veduti derelitti i figliuoli di lui cercare del pane. Posta tale sposizione non ha qui luogo la difficoltà, che trovano molti Interpreti nel conciliare le parole del profeta col tutto e colla sperienza degli uomini timorati e pii ridotti in miseria. In secondo luogo que' Padri e interpreti, che hanno prese le parole di Davidde nel senso più generale, le espongono non del pane corporale, che può talora mancare al giusto, ma dell'alimento spirituale, col quale Dio lo sosterrà interiormente, il qual pane non mancherà mai al giusto, ne a' figliuoli del giusto imitatori della sua pietà e della sua fede. Vedi s. Basilio, de ieiun. Orat. 2.

36,27:Un'abitazione sempiterna. Perocchè ci è noto, che dove la terrestre rasa di quella nostro tabernacolo venga a disciogliersi, un edifizio abbiamo da Dio, una cosa non manufatta, eterna ne' cieli, 2. Cor. V. I.
Perirà la stirpe degli empi. I figliuoli dell'empio, che seguiranno i suoi mali esempi, periranno di morte eterna.

36,31:Non saran vacillanti. Saranno stabilmente fermi nelle vie di Dio, le quali il giusto batterà costantemente.

36,32:Cerca di ucciderlo. Non tanto della morte del corpo (lo che e più raro) ma della morte dell'anima. Tenta d'indurre il giusto a peccare per farlo simile a sè.

36,33-34:Né lo condannerà. Il Signore non permetterà, che l'empio possa fare al giusto il male che vorrebbe pur fargli: e il giusto non ha motivo di averne paura, perchè se l'empio lo giudica senza giustizia, Iddio, ch'è la stessa giustizia non io condanna, ma anzi lo assolve. Il giusto biasimato, vituperato dai cattivi, che iniquamente lo giudicano, trova in Dio un giudice retto, che non si unirà mai col mondo a condannare il medesimo giusto. Quindi consolando il giusto de' cattivi giudizi de' figliuoli degli uomini soggiunge il profeta: Aspetta il Signore, ec.
Vedrai. Vedrai l'aspettato da te, il tuo Dio, che vara a darti la mercede dell'opere tue.

36,36:E non si trovò il luogo ec. Non solo l'empio non era, ma neppur potea riconoscersi il luogo, dov'ei gia fu: non restava più segno, ne vestigia di tanta grandezza, di tanto fasto, quanto era quello, che in lui compariva.

36,37:Perocchè qualche cosa rimane per l'uomo di pace. Per l'uomo di pace, qual'è l'innocente e il giusto, riman qualche cosa in futuro; e sono i beni eterni, i quali lo consoleranno ampiamente e con grande usura di tutto quello, che avrà sofferto nella vita presente. Di tante maniere di spiegare le parole della nostra volgata, parmi questa la sola vera, ed è indicata nella versione di Simmaco, la quale porta; custodisci l'integrità e osserva la rettitudine; perocchè per l'uomo di pace sono le cose future, i beni futuri. Al contrario poi degli empi si dice: reliquiae impiorum interibunt: e non credo, che voglia qui dire: perirà la loro stirpe, la loro posterità ma bensì gli empi perdono il tutto, non rimane nulla da sperare per gli empi in futuro; gli empi periranno, e perirà per essi ogni speranza di bene, di riposo, di consolazione, rimanendo loro solamente una terribile aspettazione del giudizio, che Dio farà di essi alla fine della loro vita, Hebr. X. 27.

36,39:La saluto de' giusti vien dal Signore. Non dai loro meriti, ma dalla bontà del Signore viene la salute de' giusti; e la speranza in Dio sarà quella, che li condurra al porto della salute.