Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Baruc 1


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A' quali funerali possano intervenire i sacerdoti, e quali donne non debbano sposare. Quali uomini siano inetti al sacerdozio. Della figliuola del sacerdote, che cade in grave fallo.

1Disse ancora il Signore a Mosè: Parla a' sacerdoti figliuoli di Aronne, e dì loro: Il sacerdote non contragga immondezza nella morte de’ suoi concittadini,2Eccettuati gli stretti parenti, e propinqui, vale a dire, il padre, e la madre, il figliuolo, e la figlia, e anche il fratello,3E la sorella fanciulla non ancor maritata.4Del resto si guarderà da contrarre immondezza nella morte dello stesso principe del suo popolo.5Non si raderanno il capo, e la barba, e non faranno incisioni sulle loro carni.6Si serberanno santi al Dio loro, e non profaneranno il suo nome: perocché eglino offeriscono l’incenso del Signore, e il pane del loro Dio; e perciò saranno santi.7Non sposeranno una donna disonorata, né una vil meretrice, né quella che fu ripudiata dal marito: perocché sono consacrati al loro Dio,8E offeriscono i pani della proposizione. Sien eglino dunque santi, perché santo son io il Signore, che li santifico.9Se la figlia d'un sacerdote è còlta in peccato, onde ha disonorato il nome del padre suo, sarà bruciata.10Il pontefice, vale a dire il sacerdote sommo tra' suoi fratelli, sulla testa del quale fu versato l’olio d'unzione, e le mani del quale furono consacrate per le funzioni sacerdotali, che è vestito delle vestimenta sante, non iscoprirà la sua testa, non istraccerà le vesti:11Non entrerà in alcuna casa, dove sia cadavere: non contrarrà immondezza neppur per ragion di suo padre, o della madre.12E non si partirà da' luoghi santi per non contaminare il santuario del Signore; perché egli ha sopra di sé l’olio della unzione santa del suo Dio. Io il Signore.13Egli sposerà una vergine:14Non isposerà una vedova, né una ripudiata, né una donna diffamata, né una meretrice; ma una fanciulla del popol suo.15Egli non mescolerà il sangue della sua stirpe col volgo del popol suo: perocché io il Signore son quegli che lo santifico.16E il Signore parlò a Mosè, e disse:17Di' ad Aronne: Se v'ha uomo di tua stirpe in qualche famiglia, il quale abbia qualche difetto, ei non offerirà i pani al Dio suo.18E non si accosterà a servirlo: se è cieco, se zoppo, se di troppo piccol naso, o troppo grande, o torto,19Se ha un piede rotto, o una mano,20Se gobbo, se losco, se ha nell'occhio una macchia, se ha una rogna pertinace, o scabbia pel corpo, o allentato.21Qualunque uomo della stirpe d'Aronne sacerdote, che avrà qualche difetto, non s'accosterà ad offerire ostie al Signore, né pani al suo Dio:22Mangerà nondimeno dei pani offerti nel santuario;23Con questo però che non entrerà dentro il velo, né si accosterà all’altare, perché è difettoso; e non dee profanare il mio santuario. Io il Signore, che Ii santifico.24Disse adunque Mosè ad Aronne, e a' suoi figliuoli, e a tutto Israele tutto quello che gli era stato comandato.

Note:

21,1:Il sacerdote non contragga immondezza ec. Si guardi il sacerdote dal contrarre im mondezza legale col toccare un cadavere, o aver cura del funerale, o accompagnandolo, o facendo duolo, o entrando nella casa del morto. Si parla qui de' sacerdoti inferiori, del sommo Sacerdote al verso 10.

21,3:E la sorella fanciulla non ancor maritata. Se avesse avuto marito, allora non le mancava chi avesse cura del suo funerale.

21,5:Non si raderanno la barba. Queste parole dimostrano, che fuori del lutto gli Ebrei se la radaano, e che lo proibizione, che si è letta nel capo precedente, riguarda qualche superstiziosa maniera di raderla.

21,10:Non straccerà le vesti. Rito usato ne' funerali. I Rabbini dicono, ch'ei poteva stracciare le vesti (non le sacre usate nelle funzioni pontificali, ma le vesti ordinarie) in tempo di calamità, ovvero in udendo qualche motto di bestemmia; e questa seconda eccezione sembra inventata per giustificare il fatto di Calpha, Matth. XXVI. 65.

21,11:Neppur per ragione del suo padre. Benché il figliuolo non potesse essere sommo Sacerdote, se non dopo la morte del padre, potevano però darsi de' casi, pe' quali il figliuolo fosse consacrato prima che il padre morisse; per esempio in caso, che il padre fosse infermo e impotente a far le funzioni.

21,12:Non si partirà da' luoghi santi ec. Non uscirà dal Santuario per andare a provvedere a' funerali de' suoi parenti. Egli contrarrebbe innnondezza e non sarebbe nello stato, in cui dee sempre essere di poter servire dinanzi al Signore.

21,13:Sposerà una vergine. Ed ei non poteva avere più d'una moglie, nè potea ripudiarla, Giuseppe antiq. III. 10. Questa vergine doveva essere della stirpe d'Israele, e (secondo Filone) di stirpe sacerdotale.

21,15:Non mescolerà il sangue della sua stirpe col volgo. Ammogliandosi con una fanciulla, che non può essere sua moglie per la proibizione della legge, ovvero (com'altri intendono) spostando una fanciulla plebea.

21,23:Non entrerà dentro il velo. Non entrerà nel Santo: non passerà oltre il velo, che separa il Santo dall'atrio. Dio voleva, che i suoi sacerdoti, i quali non immolavano se non de' tori, delle pecore che non avessero difetto, che potesse renderli men rispettati dal popolo. Qual perfezione, santità e virtù soprumana non ha egli diritto di chiedere de' sacerdoti della nuova legge, i quali il corpo stesso e il sangue gli offeriscono del suo Figliuolo?