Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Salmi 141


font

Privo d'ogni umano soccorso implora l'aiuto divino contro i persecutori. Conviene a Cristo, e alla Chiesa.

1Salmo di intelligenza di Davidde, quand' era nella spelonca. Orazione.
Alzai il suono delle mie grida al Signore: alzai la mia voce per chieder soccorso al Signore:
2Spando dinanzi a lui la mia orazione: ed espongo a' suoi occhi la mia tribolazione.3Mentre vien meno in me il mio spirito, e le mie vie son conosciute da te.4In questa via, per cui io camminava, hanno occultato per me il laccio.5Me ne stava pensoso mirando a destra, e non era chi avesse di me conoscenza.6Ogni scampo mi è tolto, e non havvi chi abbia pensiero dell'anima mia.7Alzai le mie grida a te, o Signore: dissi: Tu se' mia speranza, mia porzione nella terra de' vivi.8Da udienza alle mie suppliche, perch'io son formisura umiliato.9Liberami da coloro, che mi perseguitano, perché sono più forti di me.10Traggi dal carcere l'anima mia, affinchè io dia lode al tuo nome: i giusti stanno aspettando il momento, in cui tu mi sarai propizio.

Note:

141,1:Quand'ero nella spelonca. Intendesi comunemente della spelonca di Engaddi: vedi 1. Reg. XXIV. In questa spelonca Davidde parla, ovver profetizza sopra i patimenti di Cristo. Così s. Agostino, Cassiodoro, ec.

Alzai il suono delle mia grida ec. Queste grida rispetto a Davidde sono gli affetti e le grida del cuore, col quale a Dio chiedeva soccorso; perocchè le grida, e i clamori delle labbra sarebbero stati propri a scoprirlo, e a farlo cadere nelle mani de' nemici. Così il Mosè, che non fiatava, disse Dio una volta: Perché alzi a me le grida? Exod. XIV. Ma dell'unico Figlio le preghiere e le suppliche esposte con forti grida e con lacrime son rammentato da Paolo Heb. V. 7., ed ancor nel Vangelo.

141,3:E le mie vie son conosciute da te. Ti è nota la mia innocenza, e sai con quanta ingiustizia costoro mi perseguitano. Tu sai, che le mie vie sono state vie di verità e di giustizia.

141,4:In questa via, ec. In questa via medesima di verità e di giustizia i miei nemici mi hanno tesi de' segreti lacci per farmi cadere.

141,5-6:Mirando a destra, ec. Stare alla destra di uno, come si e veduto di sopra Psal. XV. 8, vuol dire prestargli difesa e soccorso. Osservava tacito, e pensoso se alcuno si moveva a soccorrermi, ma nissuno volea mostrar neppure di conoscermi, quando uno de' miei più intimi famigliari avvilito nel suo timore ha detto: non conosco quest'uomo, Matth. XXVI.72., e gli altri amici miei si son fuggiti: così ogni scampo mi è tolto, perchè non v' ha chi pensi a salvare la mia vita.

141,7:Tu se' mia speranza, mia porzione ec. Abbandonato da tutti gli uomini, io non son però senza speranza; perocchè mia speranza se' tu, tu se' la mia eredità nella terra beata di quelli, che sempre e felicemente vivono con te.

141,10:Traggi dal carcere l'anima mia, affinchè io dia lode ec. Riguardo a Cristo la preghiera, ch'ei fa al Padre riguarda la sua liberazione dalla morte e dal sepolcro: Liberami per tua gloria dalla carcere, risuscitami a nuova vita immortale, affinchè io annunzi il nome tuo ai miei fratelli, Psal. XII. Tutti i giusti, che sono nel seno di Abramo aspettano con impazienza di vedermi glorifirato da te, e rimunerato per le umiliazioni e pe' patimenti sofferti da me con perfetta obbedienza fino alla morte, e morte di croce. Ciò aspettano i giusti, e per l'amore, che portano a me, e perché dalla mia glorificazione dipende anche la loro felicità. Applicando il salmo alla Chiesa, il carcere da cui chiede di essere sciolta sono le afflizioni e gli affanni della vita presente. I giusti tutti e del cielo e della terra aspettano questa liberazione della loro madre, e per essa pregano continuamente, perché nella felicità di lei trovano essi la propria felicità.