Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Abdia 1


font

Predice la rovina degli Idumei, i quali aveano afflitto, e insultato i figliuoli d'Israele. Questi, liberati, dalla cattività, avranno dominio di sopra quelli, che gli afflissero.

1Visione di Abdia. Queste cose dice il Signore Dio ad Edom: (Noi udimmo già dal Signore, com'ei mandò ambasciadore a dire alle genti: Venite, andiamo a fargli guerra.)2Tu vedi, com'io ti ho fatto piccolino tralle nazioni, e che tu se' assai dispregevole.3La superbia del tuo cuore ti ha levato in altura, perchè tu abiti nelle buche de' massi, e in luoghi alti hai collocato il tuo trono, e dici in cuor tuo: Chi di quassù tirerammi al basso?4Quando tu t'innalzassi com' aquila, e tralle stelle ponessi il tuo nido, di lassù io ti caverei, dice il Signore.5Se i ladri, e gli assassini fossero entrati di nottetempo in tua casa, come saresti tu stato cheto? Non è egli vero, che avrebber rubato quanto loro bastasse? Se fossero entrati nella tua vigna a vendemmiare, non avrebber almeno lasciato per te qualche grappolo?6Ma in qual modo costoro han frugata la casa di Esaù, e son'iti cercando ne' luoghi più riposti?7Ti hanno cacciato sino ai confini; tutti i tuoi confederati si son burlati di te: i tuoi amici si sono alzati contro di te, quelli, che mangiavano alla tua mensa, ti tesero insidie. Non è in Edom prudenza.8Non tonò io in quel giorno i saggi all'Idumea, dice il Signore, e i prudenti al monte di Esaù?9E i tuoi campioni di mezzogiorno saranno paurosi, onde non resterà uomo forte del monte di Esaù.10Per le uccisioni, e per le ingiustizie commesse contro Giacobbe tuo fratello, tu sarai coperto di confusione, e perirai in eterno.11In quel giorno, in cui tu portasti le armi contro di lui, quando gli stranieri facevano prigioni i suoi soldati, ed entravano nelle sue porte, e sopra Gerusalemme gettavan le sorti, tu pur eri come uno di loro.12Or tu non guarderai d'alto in basso il tuo fratello, quand'ei sarà in afflizione, quando se n'anderà pellegrino; e non ti allegrerai della sorte de' figliuoli di Giuda nel dì della lor perdizione; e non insulterai superbamente ad essi nel giorno di angoscia.13E non entrerai nella porta del popol mio nel giorno di sua rovina; e non ti farai beffe de' suoi mali anche tu nel giorno di sua desolazione; e non sarai spedito contro le sue schiere nel giorno di loro sconfitta,14E non istanti ai posti per uccidere i fuggitivi, e non chiuderai i suoi avanzi nel dì dell'afflizione:15Perocché vicino egli è il dì del Signore per tutte le genti: quello, che tu facesti, sarà fatto a te: sulla tua testa farà Dio cadere la tua mercede;16Perocché come beveste voi, che state sul mio monte santo, cosi beranno tutte costantemente le genti: beranno, e tracanneranno, e saranno come se non fossero.17E sul monte di Sion sarà salvazione, ed ei sarà santo; e la casa di Giacobbe sarà signora di quei, che la signoreggiarono.18La casa di Giacobbe sarà fuoco, e la casa di Giuseppe sarà fiamma, e la casa di Esaù sarà paglia, e questa sarà bruciata da quelle, e divorata, e avanzo non resterà della casa di Esaù, perchè il Signore l'ha detto.19E quelli, che stanno da mezzodì, occuperanno il monte di Esaù, e quelli della pianura si faranno signori de' Filistei; e possederanno il paese di Ephraim, e fa provincia di Samaria; e Beniamin sarà padrone di Galaad.20E l'esercito de' figliuoli d'Israele, che fu menato in ischiavitù, avrà tutti luoghi de' Chananei fino a Sarepta: e quelli di Gerusalemme menati schiavi nel Bosphoro, possederanno le città di mezzogiorno.21E saliranno al monte di Sion i salvatori a giudicare il monte di Esaù. E il regno sarà del Signore.

Note:

1,1:Visione di Abdia.
Profezia di Abdia. (Noi udimmo . .. com' ei mandò ec.) Abbiam chiuso in parentesi dal principio di queste parole sino alla fine del versetto per maggior chiarezza, perocchè le precedenti: Queste cose dice il Signore,uniscono col versetto 2. Il Profeta adunque prima di esporre quello, che Dio vuol, ch'ei faccia sapere a Edom, ci rappresenta lo stesso Signore, il quale ha già mandato ambasciadore alle genti per muoverle ad andare con lui a far guerra a Edom. Egli ha fatto dire alle genti: venite, andiamo a far guerra a Edom. Edom sono gli Idumei; le genti, che Dio fa andare contro gl' Idumei sono i Caldei: perocchè si parla qui della guerra fatta da Nabuchodonosor alla Idumea, e ad altri popoli vicini alla Giudea, guerra che fu fatta cinque anni in circa dopo la espugnazione, e l'incendio di Gerusalemme, guerra descritta da Geremia, e da Ezechie le. Vedi Jerem. XXV. XXVII. ec. Ezech. XXV. XXXV. ec.; e alle predizioni di questi potrebbe alludere Abdia, quando dice: noi udimmo dal Signore, intendendo, come non a lui solamente, ma anche a quei profeti avea il Signore rive lata la stessa guerra. L'ambasciadore mandato a far muo vere i Caldei contro l'Idumea, non è altro, che la stessa mozione degli animi di costoro a eseguire la ad essi ignota volontà del Signore nel tempo stesso, ch'ei credono di non far altro, che servire alla propria gloria, e al proprio loro interesse.

1,2-3:Tu vedi, com'io ti ho fatto piccolino ec. Il Signore adunque dice ad Edom: io ti feci assai piccolo, e abbietto in comparazione degli Egiziani, de' Soriani, ed anche degli stessi Giudei tuoi fratelli; ma tu colla tua superbia sei divenuto grande negli occhi tuoi, perchè abiti nelle buche de' massi, e hai tuo trono sulle vette de' monti, onde ti credi invincibile. L'Idumea è paese di montagna, e da s. Girolamo impariamo, che la parte meridionale di quel paese era piena di caverne, e di grotte sotterranee, nelle quali si ritiravano a vivere gli abitanti per fuggire gli ec cessivi calori. Vedi un luogo simile in Geremia. XLX. 16.

1,5-6:Se i ladri, e gli assassini fossero entrati ec. Se fosser venuti di notte i ladri per rubarti, e fossero stati in buon numero, non è egli vero, che tu pella paura non avresti fiatato? Quanto più dovrai tu e temere, e star cheto, quando verrà per rubarti un grosso esercito di Caldei? E i ladri entrando in tua casa, si sarebbono conten tati di rubar tanto, che lor bastasse; e se fossero andati a rubare nella tua vigna, avrebbon lasciato qualche grappolo anche per te; ma i Caldei con gran diligenza anderanno frugando tutta la tua casa, e vuota di ogni bene la lasceranno.

1,7-8:Ti hanno cacciato fino ai confini; ec. Ti cacceranno fuora del tuo paese. Quelli, che tu credevi tuoi amici, e confederati, i Caldei, coi quali ti unisti a far guerra ai Giudei, e a Gerusalemme, si son burlati di te; questi amici, questi che parevano tuoi famigliari, e tuoi confidenti, mangiando teco alla stessa mensa, questi stessi si leveranno a' tuoi danni, e ti tenderanno insidie per farti cadere. Edom non sa prevedere quello, che gli avverrà, perchè Edom è privo di saviezza. Io in fatti farò, che in quel tempo l'Idumea non abbia più un uomo sapiente, e il monte di Esaù resti senza uomo, che abbia prudenza. Torrò la sapienza, la prudenza, il consiglio a quei suoi sapienti sì rinomati. Vedi Jerem. XLIX. 7.

1,9:E i tuoi campioni di mezzogiorno saranno paurosi, ec. L'Ebreo dice: i Campioni di Theman, città famosa dell'Idumea, ed è l'istesso senso della Volgata, supponendo, che questa città fosse la più meridionale di quel paese. E se Dio empierà di paure i cuori dei campioni di Theman, questo vuol dire, che non resterà nei monti di Esaù nella Idumea, un uomo forte, un uomo di petto da resistere a' Caldei.

1,10:Per le uccisioni, e per le ingiustizie ec. Gli Idumei più, e più volte esercitarono la lor crudeltà contro i Giudei (vedi particolarmente II. Paral. XXVIII. 17. 18.); ma soprattutto nella guerra dei Caldei, e nella espugnazione di Gerusalemme. Per questo il Profeta dice, che Edom sarà coperto di confusione, e perirà in eterno; viene a dire: sarà ridotto a tanta miseria, che appena dopo lun ghissimo tratto di tempo potrà riaversi, e rialzarsi. Vedi vers. 18. Ezech. XXXV. 9.

1,11:In quel giorno, in cui tu portasti le armi contro di lui, ec. Tu fosti crudele verso i figliuoli di Giacobbe al pari di qualunque Caldeo in quel giorno, in cui questi fecer prigioniero Sedecia co' suoi cortigiani e soldati, che fuggivano dalla infelice città verso Jerico, e quando quegli stranieri entrarono nelle porte di Gerusalemme, e le spoglie di lei tiravansi a sorte. Ha qui molta forza il nome di stranieri, quali erano i Caldei, messo in confronto di Edom fratello di Giacobbe, il quale fu empio, e crudele contro di uomini del suo stesso sangue.

1,12:Or tu non guarderai d'alto in basso il tuo fratello, ec. Verrà il giorno, in cui oppresso da sciagure ancor più grandi, tu non avrai più voglia di farti beffe delle calamità, e della schiavitù dei tuoi fratelli, i figliuoli di Giuda. Questa sposizione è di s. Girolamo, di Teodoreto, e di molti altri. Un'altra potrebbe essere: or tu non dovevi guardar d'alto in basso il tuo fratello ec., perocchè nell'Ebreo una cosa, che non dee farsi, si dice, una cosa, che non si farà, maniera di parlare non affatto inusi tata anche nella nostra lingua: e questa seconda sposizio ne può ancora ottimamente convenire a tutto quello, che segue fino al vers. 15.

1,13:E non sarai spedito contro le sue schiere ec. Non sarai spedito dietro alle schiere fuggitive degli Ebrei.

1,14:E non chiuderai i suoi avanzi ec. Ovvero: Non chiuderai la strada agli avanzi. In vece di dar ricetto a' miseri Ebrei, che fuggivano,gli Idumei gli uccidevano, e li facevano prigioni.

1,15:Vicino egli è il di del Signore per tutte le genti ec. Nabuchodonosor portò la guerra nello stesso tempo contro gl'Idumei, contro i Moabiti, e Ammoniti, e contro Tiro ec., Vedi Jerem. XXV. XXVII.

1,16:Come beveste voi, ec. Si intende: come beveste al calice dell'ira mia. Vedi la stessa frase Jerem. XLIX. 12. Il mio popolo, che abitava il mio monte santo, ha bevuto, benchè fosse meno reo, e peccatore delle altre genti: beranno adunque anche queste genti, e beranno a proporzione delle maggiori loro iniquità, e saranno quasi anni chilate.

1,17:E sul monte di Sion sarà salvazione, ec. Da questo luogo fino al fine la felicità promessa agli Ebrei dopo il ritorno dalla cattività di Babilonia non è, se non tipo e figura della spirituale felicità portata allo spirituale Israele da Cristo. Nel monte di Sion sarà salvazione, ec. Gli Ebrei liberati dalla cattività, e ristabiliti nella città santa, saranno in ogni tempo protetti, e salvati da Dio: ed ei sarà santo, il monte sarà santo per ragione del tempio, che ivi sarà riedificato. Ma potrebbe anche tradursi: E ivi sarà il santo; vi abiterà il Signore. Le quali cose ognun vede, quanto meglio si applichino alla chiesa di Cristo, nella quale è vera salute, quella salute, la quale, come disse Cristo, venne da' Giudei, da' quali nacque il Salvatore; e questa chiesa è il vero spirituale tempio di Dio, che è con essa fino alla consumazione de' secoli. E la casa di Giacobbe sarà signora ec. Gli Ebrei dopo la cattività si rendetter padroni del paese degli Idumei, Moabiti, Ammoniti, Filistei, Cuthei. Vedi II. Machab. X., e s. Girolamo. Ma non questi soli non grandissimi popoli, ma e l'Egitto, e la Siria, e la Caldea (donde una volta uscivano i tiranni degli Ebrei) e tutte le genti della terra furono soggettate a Cristo, e agli Apostoli, i quali, usciti da Sionne, riunirono nel nuovo regno, nella nuova Chiesa ogni specie d'uomini.

1,18:La casa di Giacobbe sarà fuoco, e la casa di Giuseppe ec. Gli Ebrei tanto della tribù di Giuda, come delle altre tribù, i quali torneranno nella Giudea da Babilonia, metteranno a fuoco e fiamma l'Idumea, e la ridurranno all'esterminio. Quella forte espressione: E avanzo non resterà della casa di Esaù, la quale può intendersi del fatto di Giuda Maccabeo, il quale avendo costretti gl'Idumei a ricevere la circoncisione, ne fece tanti Giudei, molto meglio si intenderà del cambiamento avvenuto nella stessa nazione, allorchè abbracciato il Vangelo entrò nella Chiesa di Cristo, dove non è distinzione tra Giudeo e Gentile, Greco e barbaro, ma Cristo è ogni cosa, ed è in tutti quelli, che credono in lui.

1,19:E quelli, che stanno da mezzodì, ec. Specifica il Profeta i diversi paesi, che saranno occupati dagli Ebrei secondo la diversa loro posizione; perocchè quegli Ebrei, chè abiteranno la parte più meridionale della Palestina, occuperanno le vicine montagne dell'Idumea, ed ivi si stenderanno; e quelli, che abitano nel piano (nella pianura detta Sephala), che si stende da Eleuteropoli fino al mediterraneo, occuperanno le terre de' Filistei, e i paesi, che furon del regno di Ephraim, tra' quali la Samaria: e la tribù di Beniamin si stenderà nel vicino paese di Galaad. Ed è certamente cosa mirabile il vedere, come i profeti del Signore scendono fino a particoleggiare l'ordine, e il modo di eventi tanto rimoti. Riguardo poi all'altro senso più sublime, ecco la sposizione del dotto A. Castro. Gli Apostoli, e gli uomini Apostolici si divideranno i paesi circonvicini per acquistarli a Cristo, e quelli, che anderanno verso il mezzodì, convertiranno l'Idumea, que', che anderanno a occidente, porteranno la fede a tutto il paese de' Filistei, quelli, che anderanno verso il settentrione, fonderanno le Chiese della Galilea, e della Samaria, e quelli, che anderanno a levante, ridurranno a Cristo i Galaaditi e gli Arabi.

1,20:Averà tutti i tuoghi de' Chananei fino a Sarepta. Averanno gli Ebrei tornati dalla cattività tutto il paese dei Fenici fino a Sarepta dei Sidoni. Ciò avvenne sotto gli Assamonei.
E quelli di Gerusalemme menati schiavi nel Bosphoro ec. Non abbiamo verun certo lume, onde poter sapere, se s'intenda qui il Bosphoro Tracio, ovvero quello, che fu detto Cimmerio, come ancora intorno al trasporto di questi Giudei nell'uno, o nell'altro di que' paesi. Invece di Bosphoro nell'Ebreo è Sepharad, e i moderni Ebrei vogliono che s'intendano le Gallie, altri le Spagne; ma non è da fare gran capitale sopra l'erudizione di tali maestri.

1,21:E' saliranno al monte di Sion i salvatori a giudicare ec. Nel primo senso questi salvatori saranno i principi Assamonei, i quali conquistarono, e governarono l'Idumea. Vedi s. Girolamo, e Teodoreto. In un altro senso saranno Cristo e gli Apostoli, i quali superata la idolatria, e la infedeltà, soggettarono alla Chiesa Cristiana tutti i nemici della fede; e allora perfettamente si adempirà questa grande, e bella promessa: Il regno sarà del Signore, il quale dagli Ebrei, e da' Gentili sarà adorato; promessa somigliantissima a quella di Davidde: Regnerà il Signore pe' secoli, il tuo Dio, o Sionne, per generazioni, e generazioni: Psal. CXLV. 10. E di lui furono figura i principi Assamonei, ne' quali fu unito il sacerdozio col regno.