Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Salmi 22


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Celebra i benefizj ricevuti dal Signore, dalla grazia del quale dice, ch'ei fu sempre custodito, e lo sarà sempre. È salmo profetico.

1Salmo di Davidde.
Il Signore mi governa, e niuna cosa a me mancherà:
2Egli mi ha posto in luoghi di pascolo abbondante. Mi ha condotto a un'acqua, che riconforta:3Richiamò a se l'anima mia. Mi ha condotto pe' sentieri della giustizia per amore del suo nome.4Imperocché quand'anche io camminassi in mezzo all'ombra di morto, non temerò disastri, perché meco sei tu. La tua verga stessa, e il tuo bastone mi han consolato.5Hai imbandita dinanzi a me una mensa, in faccia di quelli, che mi perseguitano.
Hai asperso il mio capo di unguento; ma quanto è mai buono il mio calice esilarante!
6E la tua misericordia mi seguirà, per tutti i giorni della mia vita. Affinchè io abiti nella casa del Signore pe' lunghi giorni.

Note:

22,1:Il Signore mi governa, ec. l'Ebreo propriamente significa è mio pastore, e così anche la versione del LXX: il Signore è mio pastore, e l'amorosa cura, che egli ha delle sue pecorelle mi renda certo, che nulla a me mancherà: egli in fatti mi ha posto in luogo di buona e abbondante pastura. Questi pascoli sono per una tal pecorella le divine Scritture, e la parola di Dio, e la grazia del sacramenti e la partecipazione del corpo e del sangue di Cristo nell'Eucaristia.

22,2:Mi ha condotto a un'acqua, ec. Le buone pasture e le acque salubri sono ogni cosa per le pecorelle. Quest'acqua dinota le grazie e le consolazioni dello Spirito santo. Vedi Joan. IV. 10. VII. 38. Richiamo a se l'anima mia: da' suoi traviamenti mi ridusse nella buona strada, come un buon pastore suoi ridurre la smarrita pecorella.

22,3:Per amor del suo nome. Non per li meriti miei, ma per se stesso, per sua bontà e misericordia mi ha messo nelle vie della giustizia. La nostra giustificazione, è senza alcun nostro merito: perocchè noi siamo gratuitamente giustificati, Rom. III. 24., gratuitamente, dico, riguardo a noi, non riguardo a quel buon pastore, che diede la vita propria per le sue pecorelle, pagando a prezzo, e prezzo grande il loro riscatto. I. Cor. VI. 20.

22,4:Quand' anche io camminaasi ec. Per l'ombra di morte intendonsi i luoghi pericolosi, dove è evidente il rischio di perdersi e di perire, in mezzo agli orrori de' precipizi, in mezzo agli stessi lupi io non temere verun male, ogni volta che un tal pastore sarà con me.
La tua verga ec. S. Girolamo distingue dal bastone la verga: questa è fatta per correggere, quello per sostegno ii pastore dell'anime usa a loro gran pro e l'una e l'altro: le gastiga o per punire i loro mancamenti, o per provarle e fortificarle nella virtù; sostiene cogli aiuti interiori la lor debolezza nelle tentazioni. Così la pecorella di Cristo in tutto quello, che la riguardo a lei il buon pastore, ritrova secondo i principii della fede una immanchevol consolazione, sapendo, come tutto coopera al suo bene.

22,5:Hai imbandita dinanzi a me ec. Dalla similitudine dei pastore e deiia pecorella passa ad un' altra di un buon amico, che riceve in sua casa un ospite amico, che e in afflizione, e lo tratta non solo con liberalità e con carità grande, ma anche con sontuosita e magnificenza. Questa mensa e questo convito (come dopo s. Cipriano spiegano s. Ambrogio, Teodoreto e altri) significa la mensa del Signore, nella quale egli dà a mangiare a' suoi amici il suo corpo divino, alla qual mensa l'anima fedele e impinguata dell'abbondanza delle grazie e delle consolazioni dello Spirito santo, per le quali si rende forte e animosa a resistere a tutti i nemici di sua salute. In faccia di quelli ec. come se dicesse: a tutte le tentazioni e tribolazioni, onde i miei spirituali nemici tentano di ahbattermi, tu hai contrapposta questa mensa celeste, dove sta la mia forza, la mia difesa, la mia sicurezza.
Hai asperso il mio capo ec. Allude all' usanza di ungere con preziosi unguenti la testa nei conviti. Vedi Luc. VII.40. Sono accennati qui gli altri sacramenti, come la confermazione e l'estrema unzione, nei quali si usa il Crisma.
Ma quanto è mai buono ec. Alla mensa aggiunge il cailce, perché sia perfetto il convito. E quanto o mai buono e prezioso questo calice, nel quale si da a bere il sangue del Signore, onde l'anima non solo è confortato, ma è inebriata di dolcezza e di gaudio: perocchè togliendole la memoria e la inclinazione alle precedenti vanità che ritenevano l'anima nel peccato, la rende capace di godere le consolazioni, e le delizie dello spirito.

22,6:E la tua misericordia mi seguirà ec. La tua misericordia verrà sempre con me, mi terrà dietro per essere sempre meco dovunque io volgerò i miei passi, nella stessa guisa, che un pastore, che ama le sue pecorelle va dietro ad esse, e non le lascia mai sole fin a tanto, che le abbia ricondotte all'ovile, affinché non si perdano per istrada, o sgraziatamente non cadano in qualche precipizio, e non sian divorato dai lupi. Così la tua misericordia mi custodirà per tutto il tempo di questa vita fin a tanto che m'abbia condotto a porre il piede nella tua casa, o Signore, dove in perpetua pace e felicità io sia per sempre con te per tutti i secoli. La grazia di Dia (dice s. Agostino), la quale previene l'uomo, che non voleva, affinchè egli voglia, lo seguita quand' ei già vuole, affinchè non voglia inutilmente. E un altro Padre dice: Ei previene col dono della fede, ci seguita, affinchè si osservino i comandamenti. Hieron.