Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Salmi 150


font

Esorta a cantare le lodi di Dio al suono de' musicali strumenti.

1Alleluia. Lodate Dio.
Lodate il Signore nel suo santuario: lodatelo nel fortissimo suo firmamento.
2Lodatelo per le opere sue: lodatelo secondo la sua molta grandezza.3Lodatelo al suon della tromba: lodatelo sul saltero, e sulla cetra.4Lodatelo al suon del timpano, e del flauto: lodatelo sugli strumenti a corda, e a fiato.5Lodatelo co' sonori cimbali: lodatelo co' cimbali di lieta armonia: ogni spirito dia laude al Signore. Lodate il Signore.

Note:

150,1:Nel suo santuario. Lodate il Signore, che risiede nel vero santuario suo, che è il cielo. Col nome di luogo santo, o sia santuario è chiamato il cielo. psal. XIX. 7. CI.20.

Nello stabilissimo suo firmamento. Lodate lui, che dimora nel firmamento del cielo, che è come la sua fermissima eterna regata. Dice suo santuario, suo firmamento, non solo perché opera di lui sono i cieli, ma più specialmente perché ivi egli si comunica agli spiriti beati in tutta la sua gloria, e fa mostra di sue grandezze.

150,2:Per le opere sue. Pe' prodigi grandissimi operati a favore del popol suo. Secondo la sua molta grandezza. Lodatelo quanto potete: perocchè di giungere a celebrarlo quanto egli merita, non è cosa possibile a lui: ma siccome voi conoseete, che d'infinita laude egli è degno, cosi dovete almeno dal canto vostro lodarlo con tutte le vostre forze.

150,3:Al suon della tromba. La tromba suonavasi dai soli sacerdoti. Vedi Num. X. 8. Seguono in questo e nei seguenti versetti a nominarsi varie specie di strumenti musicali, dei quali non mi fermerò a discorrere; perocchè ne ciò potrebbe farsi in poche parole, ne sufficienti, e certe notizie si hanno intorno ad essi. Dirò solamente, che la chiesa Cristiana non ha rigettato l'uso di questi strumenti nelle sacre funzioni, ma che ella ha sempre desiderato, e desidera, che avendolo essa permesso, come mezzo proprio a ravvivare lo spirito, e a disporlo a meglio lodare il Signore, e a meditare le sue grandezze, servir non si faccia alla distrazione, alla dissipazione e allo scandalo de' fedeli: che quest' uso in una parola sia diretto, e moderato dallo spirito di pietà, secondo i principii stabiliti dall'incomparabile Vescovo e Cardinale della santa Romana chiesa S. Carlo Borromeo, ed esposti ultimamente e illustrati da un dottissimo, e piissimo Prelato in una sua lettera pastorale, la quale è degna di essere su questo punto norma di tutte le chiese d'Italia (a).

150,5:Ogni spirito dia laude al Signore. Ogni anima razionale dotata d'intelligenza dia lande al Signore. Così si termina non sol questa salmo, ma tutto ancora il libro dei salmi, e di poi si aggiunge: Alleluia: lodate Dio, parola, che e il principio, e il mezzo, e la fine di tutti i salmi, ne'quali non altro s'insegna, se non a lodare Dio, a lodarlo (dice s. Agostino) colla voce e colla vita, vale a dire colla parità e santità de' costumi. E molto bene e qui posta questa parola per farci intendere, che arrivati alla fine dobbiamo ricominciare la stessa opera di lodare, e benedire Dio. Lodate il Signore. E piaccia a lui, che questa esortazione penetri i nostri cuori, e sia in essi fissa talmente, che lodandolo, e glorificandolo noi per tutti i giorni della vita presente, siamo fatti degni di cantare insieme co' beati spiriti l'eterno Alleluia al cospetto di Dio, e dell'Agnello, a cui col Padre e collo Spirito santo gloria sia, ed onore per tutti i secoli. Così sia.