Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Salmi 66


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Orazione a Dio, affinchè si faccia conoscere a tutta la terra. Profezia della Chiesa delle Nazioni.

1Sopra gli inni: salmo, o cantico di David.
Iddio abbia pietà di noi, e ci benedica: faccia splendere la luce della sua faccia sopra di noi, e abbia di noi pietà.
2Affinchè la tua via conosciamo sopra la terra, e la salute tua (che è) per tutte le genti.3A te dian laude, o Dio, i popoli: a te diano laude i popoli tutti.4Li rallegrino, ed esultino le genti, perché tu governi i popoli nell'equità, e se' duce delle nazioni sulla terra.5Te confessino, o Dio, i popoli: te confessino i popoli tutti, la terra ha dato il suo frutto.6Ci benedica Dio, il nostro Dio, Dio ci benedica, e lo temano tutte le estremità della terra.

Note:

66,1:Sopra gl'inni. È lo stesso, che sopra i cantici, Psal. IV.

Iddio abbia pietà di noi. Iddio ci perdoni i nostri peccati, e ci dia la sua grazia. E ci benedica: sparga sopra di noi i suoi doni. Faccia splendere la luce della sua faccia ec. Ci si dimostri favorevole e benigno: per lo contrario si dice nelle Scritture, che Dio nasconde ad alcuno la sua faccia quando è irata. Ma in questo luogo forse meglio per la luce della faccia di Dio alcuni intendono il Cristo splendor della gloria, e figura della ec. stanza del Padre, Hebr. I. 3., onde la preghiera sarà; fa', o Signore, finalmente risplendere sopra di noi il tuo Cristo. E siccome i nostri peccati posson forse ritardare la sua venuta, abbi pietà di noi, e perdonaci i nostri peccati.

66,2:Affinchè la tua via conosciamo sopra la terra. Affinchè conosciamo le tue volontà sopra la terra, affinchè ci sia insegnato tutto quello, che tu vuoi dagli uomini nel tempo che vivono sopra la terra; e a' tuoi voleri ci contormiamo. Ma in un senso più alto è piu adattato a questo luogo la via è il Cristo: io son via, e verità, e vita e al Padre nissun perviene se non per me, Joan. XIV.6. Così la seconda parte del versetto sarà una repetizione della prima parte in tal guisa; affinchè conosciamo sulla terra il Cristo, che è la via, per cui possiam giungere a te, conosciamo quel Salvatore, che tu nella misericordia tua manderai a benefizio di tutte le genti.

66,3:A te dian laude ec. A te rendano grazie tutti i popoli per l'eccessiva carità, con cui tu gli ami fino a mandare il proprio figliuolo vestito della carne dell'uom peccatore a redimerli e salvarli.

66,4:E se' duce delle nazioni sulla terra. Tu governi i popoli con equità, e i tuoi doni distribuisci senza accettazione di persone, e se' divenuto tu stesso il condottiero degli uomini tutti per l'acquisto della salute.

66,5:La terra ha dato il suo frutto. Diano laude a te tutti i popoli, perché la terra ha dato finalmente quel frutto di vita si lungamente aspettato: frutta sublime della terra è chiamato il Cristo in Isaia IV. 2. La terra, che ha prodotto questo frutto ella è la Vergine, che lo concepì e lo partorì per virtù dello Spirito santo senza lesione della sua Verginità.

66,6:Ci benedica Dio, il nostro Dio, Dio ci benedica. La repetizione del nome di Dio per tre volte, unita al verbo singolare ci benedica e attissima ad accennare il mistero della augustissima Trinità delle persone in una sola essenza. Or questo mistero fu chiaramente ed espressamente manifestato per mezzo del Vangelo. Onde è come sedicesse: ci salvi la santissima Trinità, e sia da tutti adorata. E quell'aggiunto del pronome nostro fatta la seconda volta che Dio è nominato, è destinata a indicare il particolare affetto e fidanza nel Figliuolo, il quale essendosi incarnato, e fattosi simile all'uomo contrasse una strettissima relazione con noi, qual'è quella, che il capo ha colle membra, e il Re co' suoi sudditi, e il Pastore colle sue pecorelle e il Salvatore del mondo con tutti quelli, per riscatto de' quali diede la propria vita.