Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Salmi 73


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Orazione a Dio nelle calamità del popolo, essendo profanato il tempio.

1Salmo di intelligenza: di Asaph.
E perchè, o Dio ci hai tu rigettati per sempre, si è infiammato il tuo sdegno contro le pecorelle della tua greggia?
2Ricordati della tua congregazione, che tua fu fin da principio. Tu comperasti il dominio di tua eredità: il monte di Sion fu il luogo di tua abitazione.3Alza per sempre il tuo braccio contro la loro superbia: quanti mali ha commesso il nemico nel santuario!4E color che ti odiano se ne vantarono nel luogo stesso delle tue sommita.5Hanno poste (e non v' han fatto riflessione) le loro insegne; le insegne sulla sommità del tempio, come ad un capo di strada.6Hanno similmente spezzate con accette le sue porte, come si fa degli alberi nella foresta: colle scure, e colle accette lo hanno atterrato.7Han dato fuoco al tuo santuario: han profanato il tabernacolo, che tu avevi sopra la terra.8Ha detto in cuor suo tutta la loro nazione: Leviam di sopra la terra tutti i giorni consagrati al culto di Dio.9E noi non veggiam que' nostri prodigj, né v' ha pia alcun profeta, ed egli più non ci riconosce.10E fino a quando, o Dio, insulterà l'inimico, e l'avversario bestemmierà continuamente il tuo nome?11E perché ritiri tu la tua mano? tira fuor dal tuo seno la tua destra una volta per sempre.12Ma Dio, il quale da' secoli è nostro Re ha operato salute nel mezzo della terra.13Tu desti col tuo potere saldezza al mare: tu le teste de' dragoni conculcasti nelle acque.14Tu spezzasti le teste del dragone; gli facesti preda de' popoli dell'Etiopia.15Tu apristi le rupi in fontane, e torrenti: tu asciugasti i fiumi nella loro forza.16Tuo è il giorno e tua è la notte: tu creasti l'aurora, ed il sole.17Tu facesti la terra, e i suoi confini: opera tua sono e l'estate, e la primavera.18Di queste cose ricordati. Il nemico ha detti improperj contro il Signore: e un popolo stolto ha bestemmiato il tuo nome.19Non dare in poter delle bestie le anime di quelli, che te onorano, e non ti scordar per sempre dell'anime de' tuoi poveri.20Volgi lo sguardo alla tua alleanza; perocché i più oscuri nomini della terra hanno copia di case iniquamente occupate.21L'uomo umiliato non si parta (da te) svergognato: il povero, e il bisognoso daran lodi al tuo nome.22Levati su, o Signore, giudica la tua causa: ricordati degli oltraggi fatti a te, di quelli, che un popolo stolto ti fa tutto giorno.23Non ti scordare delle voci de' tuoi nemici: la soperbia di color, che ti odiano va sempre in su.

Note:

73,1:Salmo d'intelligenza. Vedi Psalm. XXXL

Ci hai tu rigettati per sempre. Tu stai in silenzio, non ci dai segno di salute, come se ci avessi rigettati per sempre. Alcuni riferiscono questo salmo alla presa di Gerusalemme sotto Nabuchodonosor: altri alle profanazioni di Antioco.

73,2:Che tua fu fin da principio. Dai tempi di Abramo, che fu lo stipite di tua famiglia, e del popolo a te consacrato.
Tu comperasti il dominio di tua eredità: ec. Affinchè Israele fosse tuo popolo, tua eredità, tu lo comperasti co' tuoi prodigi, lo riscattasti dalla schiavitudine dell'Egitto, e il monte di Sion fu il luogo, che tu per tua abitazione scegliesti, e dove avesti il tuo trono.

73,3:Alza per sempre il tuo braccio ec. Punisci fino al l'ultimo esterminio costoro per la loro arroganza; perocche se la son presa con te, e grandi cose e orribili hanno fatte contro il tuo Santuario.

73,4:Nel luogo stesso ec. Nel tempio, dove si celebravano le tue feste co' sacrifizi e col canto delle tue lodi, ivi coloro che hanno in odio il tuo nome, si gloriarono superbamente delle profanazioni fatte in disprezzo del medesimo tempio.

73,5:Hanno poste (e non v'han fatto riflessione) le loro insegne; ec. Per maggior chiarezza ho chiuse in parentesi quelle parole: e non v'han fatto riflessione. I superbi vincitori entrati in Gerusalemme hanno poste le insegne loro militari; le insegne, dico, che portan l'immagini delle false loro divinità, le hanno poste sulla cima del tempio santo, come se fosse stato un capo di strada, e non hanno fatto riflessione alla santità del luogo abitato da te, non vi hanno badato, ne questa luogo han distinto da qualunque altro luogo profano. In vece di capo di strada si potrebbe tradurre: porta, intendendo le porte della città. La voce signa nel secondo luogo generalmente è spiegata in significazione di trofeo. Hanno poste le loro insegne per trofeo, per monumento della vittoria; lo che fa un debolissimo senso, e certo è piccol monumento di vittoria un' insegna militare, che si mette e si leva con tanta facilità. Ma questa voce ripetuta nello stesso senso ha un'enfasi grande per ragione delle ligure de' numi gentileschi dipinte, o ricamate nelle insegne, le quali figure non potean vedere senza orrore gli Ebrei afflisse al tempio del vero Dio e sulla cima di esso.

73,6:Le sue parte. Le porte del tempio; lo hanno atterrato, lo stesso tempio.

73,9:E noi non veggiam que' nostri prodigi. Noi frattanto non veggiamo alcuno di que' prodigi, che Dio soleva fare per noi, siamo senza profeti, per mezzo de' quali Dio ci istruiva e ci consolava, e Dio stesso non ci riconosce più per suo popolo.

73,10:Bestemmierà continuamente il tuo nome? Gloriandosi quasi di averti vinto, come se tu fossi impotente a difenderci.

73,11:Una volta per sempre. Non tenere la tua mano in seno oziosa: tirala fuori una volta per sempre, cioè, fino all'intiera distruzione dei nostri nemici.

73,12:Ma Dio, il quale da' secoli è nostro Re, ec. Dio però, il quale già da più secoli ei governa come nostro Re, opererà la salute degli uomini tutti in questa nostra terra, ovvero in Gerusalemme, la quale era comunemente creduta il punto di mezzo del mondo ancor conosciuto. Si consola il profeta nelle atroci calamità della patria colla rimembranza delle divine promesse e del Cristo, che dee nascere dalla sua nazione a salute di tutto il genere umano? Cristo medesimo disse: la salute viene dai Giudei, Joan. IV. 22.

73,13:Tu desti col tuo potere ec. Rammenta anche gli antichi prodigi operati a favor degli Ebrei, come segni di quel maggiori, che dovea operare il Messia a benefizio di tutti gli uomini. Tu al liquido elemento desti saldezza talmente, che per dare libero il passo al tuo popolo, le acque stettero salde come muro da destra e da sinistra, e nelle acque stesse schiacciasti le teste superbe degli Egiziani, i quali come dragoni crudeli voleano divorare. Vers 14 Tu spezzasti le teste del dragone. L'Ebreo dice del Leviathan. Con questo nome è indicato Faraone sotto figura di un pesce mostruoso, che alcuni credono il coccodrillo. Tu spezzasti le teste di questo orribil dragone, e lui e l'esercito di lui sommerso nelle acque facesti preda degli Arabi, i quali si arricchirono delle loro spoglie gettate dal mare sulle loro costiere. Abbiamo altrove notata, che gli Ebrei davano il nome di Etiopia all'una e all'altra parte liltorale del mare rosso.

73,15:Tu apristi le rupi in fontane e torrenti. Allude a quello, che sta scritto, Exod. XVII. 7., Num XX. 8., quando Mosè per dissetare il popolo fece colla sua verga sgorgare le acque in gran copia dal vivo masso. Tu asciugasti i fiumi nella loro forza: l'Arnon, l'Jabok e il Giordano. Vedi Jos. III. 15. 16., Num. XXI 13. 14. 15. Il Giordano quando lo passarono gli Ebrei a piedi asciutti, era nella sua maggiore gonfiezza. Vedi il libro di Giosuè.

73,18:Di queste cose ricordati. Di tutte queste opere di bontà fatte da te a vantaggio nostro e degli altri uomini. Il nemico ha detti improperi ec. Ma adesso i nostri nemici parlan male di te: questo popolo stolto senza religione e senza principii di ragione bestemmia il tuo santo nome.

73,19:Le anime di quelli, che te onorano. L'Ebreo: l'anima della tua tortorella, vale a dire la tua Chiesa, il tuo popolo, la tua eredità.

73,20:Alla tua alleanza. All'alleanza formata da te coi Padri nostri: obscurati terrae, vuol dire gente ignobile, dispregevole, che così il profeta chiama i nemici d'Israele, che si eran fatti padroni del paese dato da Dio ad Abramo, Isacco e Giacobbe e a' lor discendenti. Così può dolersi la Chiesa di tanti floridi paesi tolti al Cristianesimo, e occupati dalla maomettana empietà e dalla eresia.

73,21:Non si parta (da te) svergognato: ec. Non permettere, che l'uomo, ovvero il popolo tuo ridotto in tanta umiliazione si parta da te, esca dalla orazione svergogna to per non aver ottenuto l'effetto di sue preghiere.