Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Salmi 120


font

Il giusto, o sia la Chiesa ha Dio per aiutatore suo, e custode.

1Cantico dei gradi.
Alzai gli occhi miei verso de' monti, donde verrà a me soccorso.
2Il mio aiuto vien dal Signore, che fece il cielo, e la terra.3Non permetta egli, che vacilli il tuo piede: e non assonni colui, che è tuo custode.4Ecco che non assonnerà, né dormirà colui, che custodisce Israele.5Il Signore ti custodisce: il Signore è tua difesa al tuo destro fianco.6Non ti brugerà il sole di giorno, né la luna di notte.7Il Signore ti custodisce da ogni male: custodisca il Signore l'anima tua.8Il Signore ti custodisca all'entrare, e all'uscire, da questo punto, e per sempre.

Note:

120,1:Verso de' monti, donde ec. Allude al sito di Gerusalemme, e per essa e significato qui come in altri luoghi il cielo, la Gerusalemme celeste, onde un antico Interprete: Grida a noi l'Apostolo: cercate le cose di lassù (Colos. III. 1.), e la voce del sacerdote nel tempo, che debbon riceversi i sacri misteri a tutti grida: il cuore lassù. Dal cielo adunque aspetta soccorso il giusto, e per questo al cielo alza gli occhi e la voce. Notisi come questo salmo ha visibile relazione col precedente. Il giusto che si trova in tribolazione ed è afflitto dalle lingue malediche e con santa impazienza brama la fine del suo pellegrinaggio alza gli occhi ed il cuore al Dio del cielo, da cui aspetta consolazione ed aiuto.

120,2:Il mio aiuto vien dal Signore, ec. Ripeto a se stesso con grande e dolce fidanza, che il suo aiuto aspetta da Dio Creatore del cielo e della terra, e Signore, e conservatore dell'universo.

120,3:Non permetta egli, che vacilli il tuo piede. Parla il profeta con se medesimo, coll'anima sua. Non permetta Dio, che il tuo piede vacilli; ti tenga stabile e forte nella fede e nel suo amore.
E non assonni ec. La metafora è presa dalle sentinelle, che vegliano a guardia della città.

120,5:Il Signore è tua difesa al tuo destro fianco. Ovvero alla tua destra: sta alla tua destra sempre pronto in tua difesa.

120,6:Non ti brucerà il sole di giorno, ne la luna di notte. Nè l'eccessivo calore, ne il freddo ti nuocerà. Il caldo e il freddo sono simboli delle calamità, delle tentazioni ec. Il calore ardente del giorno dinota i pericoli manifesti; il freddo della notte i pericoli occulti. Gli scrittori e sacri e profani attribuirono e al freddo e al caldo lo stesso effetto di bruciare. Vedi. Gen. XXXI.40.; e siccome il caldo del giorno viene dal sole, così il freddo della notte si considera come effetto della luna.

120,8:All'entrare e all'uscire. E in casa e fuori, negli affari domestici e negli esterni: ovvero e nell'uscire della vita presente e nell'ingresso della futura.