Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Salmi 130


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Insegna col suo esempio la umiltà.

1Cantico dei gradi.
Signore, non si è insuperbito il mio cuore: ed alti non portai gli occhi miei.
2Né aspirai a cose grandi, né a cose meravigliose sopra la mia capacità.3Se io (dando luogo al fasto nell'anima mia) non ebbi bassi sentimenti,4Quali son quei d'un fanciullo divezzato di fresco verso sua madre; cosi sia data a me la mercede.5Nel Signore speri Israele da questo punto, e pe' secoli.

Note:

130,1:Signore, non si è insuperbito il mio cuore, ec. in questa prima parte del versetto si parla della superbia interiore; nella seconda parte della esteriore consistente nella maniere alte, e sprezzanti; e siccome negli occhi particolarmente si fa conoscere quest'altura. così dice, che ei non porto gli occhi alti e fastosi. Vedi Psal. XVII. 28. Prov. VI. 16. Eccles. XXIII.5.

130,2:Nè vi aspira, a cose grandi. ec. Ne tentai di alzarmi a cose grandi e maggiori di me, come se volessi essere piu grande, o sapiente di quello, che bisognava, nè mi credetti capace di cose meravigliose, ne mi gloriai falsamente di aver fatte cose tali; ne finalmente mi e paruto di essere qualche cosa, mentre io son niente. Gal. VI.

130,3-4:Se io (dando luogo al fasto nell'anima mia) non ebbi ec. Ho cambiato l'ordine delle parole nel versetto 3 affin di rendere più chiaro il sentimento: se io divenuto superbo mi allontanai da quei sentimenti di umiltà, che tanto a Dio piacciono, e se io nella semplicità, nella modestia, nella dipendenza non mi diportai come un fanciullo divezzato di fresco si diporta verso della sua madre; se tale non è stata la mia condotta, sia reuduta da Dio mercede condegna alla mia superbia, da lui, che resiste ai superbi, e agli umili dà la grazia. L'esempio di un tenero bambino è attissimo a spiegare la vera cordiale umiltà, onde Gesù Cristo medesimo disse: Se non diventerete come piccoli fanciulli, non entrerete nel regno de' cieli. Matth. XVIII. 3. E da forza alla comparazione la circostanza dell'essere questo bambino divenuto di fresco, perché, vuol significare, che quantunque egli non sia più nudrito alle mammelle della genitrice, non ha però minor rispetto, e riverenza, e dipendenza da lei: e nel rispetto del fanciullo verso la madre si accenna la venerazione, che dee avere l'uomo fedele verso la chiesa, di cui e figliuolo.

130,5:Nel Signore ec. Non nelle proprie forze, non nella propria virtù, ma in Dio solo confidi, e si glori il popol fedele.