Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Salmi 46


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Invita tutti i popoli a lodare il Signore per avergli aggregati alla società de' santi, e alla fede di Abramo.

1Ai figliuoli di Core.
Genti quante voi siete battete palma a palma: onorate Dio con voci di giubilo, e di allegrezza.
2Imperocché il Signore è eccelso, terribile; Re grande di tutta quanta la terra.3Ha soggettato a noi i popoli, e le nazioni sotto de' nostri piedi.4Noi egli elesse per sua eredità, la bella porzion di Giacobbe, la quale egli amò.5È asceso Dio tralle voci di giubilo, e il Signore al suono della tromba.6Cantate laudi al nostro Dio, cantate: cantate laudi al Re nostro, cantate.7Imperocché Die è il Re di tutta la terra: con saggezza cantate.8Il Signore regnerà sopra le nazioni: il Signore siede sopra il suo trono santo.9I principi de' popoli si son riuniti col Dio di Abramo, perché gli dei forti della terra sono stati grandemente esaltati.

Note:

46,1:Genti quante voi siete battete palma a palma. Il profeta adunque vede, e annunzia, che le genti tutte conosceranno, e adoreranno il vero Dio, mentre l'esorta tutte a rendere grazie a Dio, e a dimostrare con tutti i segni esteriori la riconoscenza, e il giubilo del loro cuore pe' benefizi ricevuti da lui.

46,2:Il Signore è eccelso, terribile; ec. Egli il Cristo terribile ai demoni e agli empi, esaltato dal padre dopo la sua passione al di sopra d'ogni principato e potestà e virtù e dominazione, e sopra qualunque nome, che sia nominato non solo in questa secolo, ma anche nel futuro, Ephes. I. 21. Onde nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio e in cielo, e in terra, Philip. II.10; perocchè egli ha scritto sulla sua veste e sopra il suo fianco, Re de' regi, e Signore di quei, che imparano, Apocal. XIX. 16.

46,3:Ha soggettalo a noi i popoli, ec. Gli altri profeti ancora predissero, che gli Ebrei avrebbero soggettati quegli stessi popoli, de' quali erano stati servi. Vedi Isai. LX. 14.. XIV. 2., Ezech. XXXIX. 10. Dice adunque il profeta, che il Signore ha soggettato alla religione degli Ebrei tutte le genti, soggettandole a Cristo discendente d'Abramo secondo la carne, il quale delle pecorelle della casa d'Israele formò da principio la sua Chiesa ingrandita dipoi e governata dagli Apostoli, che erano della stessa nazione.

46,4:Noi egli elesse per sua eredità, la bella porzione ec. Tutto quello, che era di più eccellente, di più perfetto nella famiglia di Giacobbe, nel popolo Ebreo. Se lo elesse egli per sua eredità, lo aggregò alla sua Chiesa. Elesse Cristo e introdusse nella Chiesa gli Apostoli e i Discepoli, e molti altri Giudei, gente semplice e di animo schietto e docile, e gli elesse perché gli amò.

46,5:È asceso Dio tralle voci di giubilo, ec. Dopo la sua vittoria, dopo aver ordinato a' suoi Apostoli di andare per tutto il mondo a predicare il Vangelo a tutti gli uomini per soggettarli tutti alla fede, egli è salito al cielo tralle voci di giubilo e tra' suoni e cantici de' santi Angeli, che lo accompagnavano celebrando il suo trionfo.

46,7:Con saviezza cantate. Accompagnate i canti di laude, e di ringraziamento co' sentimenti di fede, e di amore, e colla purità, e santità della vita: perocchè ciò vuol dire cantar con saviezza. Così il Grisostomo, e s. Agostino. Avvertimento importante pe' ministri del Signore destinati a lodare, e render grazie al Signore, e a pregarlo a nome di tutta la Chiesa.

46,8:Siede sopra il suo trono santo. Siede alla destra del Padre in trono di santità e di gloria: ma egli ha ancora suo trono nelle anime de' giusti, sopra le quali regna mediante la fede e l'amore.

46,9:I principi de' popoli si son ec. I regi delle nazioni, e i grandi del secolo si sono soggettati al regno di Cristo, e hanno riconosciuto il vero Dio adorato da Abramo, e quel figliuolo di Abramo secondo la carne, nel qual figliuolo doveano ottenere la benedizione tutte le genti.
Perché gli dei forti della terra ec. Comunemente per questi dei forti della terra s'intendono gli stessi regi, che hanno potestà e dominio sopra la terra, i quali sono stati grandemente esaltati, quando furono innalzati alla dignità di figliuoli di Dio aggregandosi alla Chiesa di Cristo, e divenendo membri dei corpo di lui. Il Caldeo favorisce questa esposizione dicendo: perché dinanzi a Dio gli scudi dello terra (i grandi della terra) sono stati grandemente esaltati: dove chiama scudi della terra (come sta anche nell'Ebreo) i regi, perché come lo scudo copriva il corpo del soldato, così debbon essi coprire e proteggere i loro popoli. Altri però trovano qui un altro senso più elevato, e per questi dii forti della terra intendono le tre divine persone, il Padre, il Figliuolo e lo Spirito santo, le quali sono state oltre modo giorificate nella vittoria riportata da Cristo, e nella riunione di tutte le genti e de' re della terra nella fede del vero Dio e del comun Salvatore Cristo Gesù. Finalmente alcuni per questi dii forti dello terra inteser gli Apostoli, la predicazione de' quali fu si possente e di tanta virtù, che cangiò la religione, i costumi, i sentimenti e le massime di tutta la terra, e la soggettarono con incredibil celerità al Vangelo e a Cristo, e apparvero sopra la terra armati di celeste virtù, avendo obbediente ai cenni loro la natura, e soggetti gli stessi demoni; onde direbbe il profeta: i principi delle nazioni si son riuniti col Dio d'Abramo, mediante l'altissima potestà, a cui Cristo innalzò i predicatori del Vangelo, facendoli quasi dii potenti della terra.