Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Salmi 122


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La Chiesa domanda aiuto a Dio contro la la malvagità degli empj.

1Cantico dei gradi.
Alzai gli occhi miei a te, che fai tuo soggiorno ne' cieli.
2Ecco che come gli occhi de' servi son fissamente rivolti alle mani de' padroni;3Come gli occhi dell'ancella son fissamente rivolti alle mani della padrona; così gli occhi nostri al Signore Dio nostro in aspettando, ch'egli abbia di noi pietà.4Abbi pietà di noi, o Signore, abbi di noi pietà; perocché siam satolli di disprezzo oìtre modo:5Perché molto ne è satolla l'anima nostra: ella oggetto di obbrobrio ai facoltosi, e di scherno ai superbi.

Note:

122,1:Che fai tuo ec. O Dio che maniiesti la tua maestà, la tua sapienza, e la tua possanza particolarmente ne' cieli.

122,2-3:Ecco che come gli occhi de servi son fieramente rivolti ec. come i servi e le serve (che nulla hanno di proprio in questo mondo non essendo nemmen padroni di loro stessi) tengono sempre volti gli occhi alla mano del padrone e della padrona, da cui aspettano e il vitto e il vestito, e tutto quello, ond' essi abbisognano. Così gli occhi nostri al solo Dio nostro son rivolti continuamente per impetrare da lui misericordia. Si danno anche altre sposizioni di questa similitudine, ma la sola veramente appropriata a questa luogo sembrami questa.

122,4:Siam satolli di disprezzo oltre modo. I nemici della verità e della pietà non fanno altro continuamente, che caricarci di dispregi.

122,5:Ella oggetto di obbrobrio ec. I ricchi del secolo ci vilipendono, e i superbi ci calpestano, perchè in te solo ponghiamo la nostra speranza, e non altro, che te bramiamo sopra la terra. Alcuni danno un altro senso a queste parole, supponendo che sieno una imprecazione, ovver minaccia del profeta: l'obbrobrio sia pe' ricchi, e lo scherno pe' superbi: vale a dire pe' ricchi e superbi, che ci affliggono. La prima sposizione pare, che sia più adattata, come è la più semplice.