Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Salmi 102


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Esorta se stesso, gli Angeli, e tutte le creature a benedire il Signore per i suoi benefizj.

1Dello stesso Davidde.
Benedici, o anima mia il Signore, e tutte le mie interiora (benedicano) il nome santo di lui.
2Benedici, o anima mia il Signore, e non volere scordarti d'alcuno de' suoi benefizj.3Egli, che perdona tutte le tue iniquità, che tutte sana le tue infermità.4Che riscatta la tua vita da morte: e di misericordie ti circonda, e di grazie.5Che sazia co' beni suoi il tuo desiderio: si rinnovellerà com'aquila la tua giovinezza.6Il Signore fa misericordia, e fa ragione a tutti quei, che soffrono ingiuria:7fè conoscere le sue vie a Mosè; le sue volonta di a' figliuoli d'Israele.8Il Signore misericordioso, e benigno: paziente, e misericordioso grandemente.9Non sarà irato per sempre, e non minaccierà eternamente.10Non ha fatto a noi secondo i nostri peccati, nè ci ha data retribuzione secondo le nostre iniquità.11Imperocché quanto è alto il cielo dalla terra, tanto egli ha fatta grande la sua misericordia verso di quei, che lo temono.12Quanto è lontano l'Oriente dall'Occidente, tanto egli ha rimossi da noi i nostri peccati.13Come un padre ha compassione de' figliuoli, cosi il Signore ha avuto compassione di quei, che lo temono, perché egli conosce di che siamo formati.14Si è ricordato, che noi siam polvere: i giorni dell'uomo sono come l'erba: egli sboccerà come il fiore dal campo.15Imperocché lo spirito sarà in lui di passaggio, ed ei più non sarà: e non discernerà più il luogo dov'era.16Ma la misericordia del Signore ab eterno, e fino in eterno sopra color, che lo temono,17E la giustizia di lui sopra i figliuoli de' figliuoli di quelli, che mantengono la sua alleanza;18E de' comandamenti di lui si ricordano per adempirli.19Il Signore ha preparato in cielo il suo trono, e al regno di lui tutti saranno soggetti.20Benedite il Signore voi tutti, Angeli di lui, possenti in virtù, esecutori di sua parola, ubbidienti alla voce de' suoi comandi.21Benedite il Signore voi schiere di lui tutte quante: ministri di lui, che fate la sua volontà.22Voi opere di Dio quante siete in qualunque luogo del suo impero bene dite il Signore: benedici il Signore, o anima mia.

Note:

102,1:E tutte le mie interiora (benedicano) ec. Il mio cuore, le mie viscere, le mie ossa e i miei pensieri tutti, e tutti li miei affetti benedicano il Signore. Tutte queste cose son comprese, e s' intendono per quella parola: le mie interiora.

102,2:Di alcuno de' suoi benefizi. Benefizi corporali, benefizi spirituali, antichi, recenti, di tutti ricordati e rendi grazie.

102,3:Egli, che perdona tutte le tue iniquità. La remissione dei peccati e posta con ragione, come il benefizio massimo di Dio, e questa si ha per Gesù Cristo, il quale morì pei nostri delitti, e risuscitò per nostra giustificazione. Vedi Rom. IV. 25. Che tutte sana le tue infermità: si può intendere anche delle infermità del corpo, ma meglio si intenderà delle malattie dell'anima, delle inclinazioni prove, delle male abitudini, de' vizi e delle debolezze dell'animo e della natura, mali, che non posson sanarsi, se non da Dio, mediante la grazia di Gesù Cristo.

102,4:Che riscatta la tua vita da morte. Ti libera dalla eterna morte. Così il Caldeo; perocchè non vi è dubbio, che tutti gli uomini l'han meritata. E invece dell'eterna punizione ti ricolma e ti circonda senza alcun tuo merito di benefizi e di doni, che son senza numero.

102,5:Che sazia co' beni suoi il tuo desiderio. In vece di desiderium tuum: s. Girolamo ed altri traducono ornamentum mura, che è una frase Ebrea significante l'anima, la quale è l'ornamento e la gloria dell'uomo, perche secondo questa egli è fatto a immagine e somiglianza di Dio. Per questi beni di Dio si possono intendere i beni esteriori necessari alla conservazione della vita, i quali tutti sono doni di Dio, ed anche i beni spirituali, i doni celesti, dei quali egli è stato si liberale co' suoi fedeli. Si rinovellerà com'aquila la tua giovinezza. Il rinnovellamento dell'aquila non e altro probabilmente, se non il cambiare di penne, lo che in essa come negli altri volatili si fa tutti gli anni. Ma il Profeta per esprimere un rinnovellamento grande di forza e di virtù e di vigore lo paragona al rinnovellamento di una giovine aquila, la quale diviene più robusta e più forte dopo aver mutate le penne. Questo spirituale interior rinnovellamento si fa nell'uomo mediante la grazia del santo Battesimo, il quale è chiamato lavanda di rigenerazione e di rinnovellamento. Tit. III. 5.

102,6:Il Signore fu misericordia, ec. Celebra la carità di Dio particolarmente verso de' piccoli esposti a' torti dei prepotenti.

102,7-8:Fe' conoscere le sue vie a Mosè; ec. Fe' conoscere i suoi precetti, secondo i quali debbon vivere gli uomini per piacere a lui, e meritare la sua protezione; il fe' conoscere a Mosè, e per mezzo di lui a' figliuoli d'Israele, i quali per tal modo conobbero le volontà del Signore, quel ch'ei comandava, e quello, ch'ei proibiva. Ma con vantaggio infinitamente grande lo spirito, e la perfezione della legge fece Dio conoscere agli uomini per Gesù cristo; per la qual cosa paragonando la luce, onde Dio ci ha arricchiti coll'orror delle tenebre, nelle quali saremmo rimasi se Dio non ci avesse mandato un tal Precettore, dobbiamo confessarci impotenti a comprendere la grandezza di benefizio si eccelso, e mai da noi meritato. Ma il Signore è misericordioso e benigno: ed a questa misericordia siam debitori di tanto bene.

102,9:Non sarà irato per sempre, ec. Benché gli uomini meritassero il suo sdegno, non ha però lasciato di far loro misericordia e di beneficarli.

102,13:Conosce di che siamo formati. Conosce la corrotta origine nostra, il vizio di nostra natura inclinata al male per effetto della colpa di Adamo; conosce, che noi portiamo un corpo di morte, e come nelle membra di questo corpo, si trova un'altra logge ripugnante alla legge della mente, la qual legge porta l'uomo al peccato. Vedi Rom. VII. 23.

102,14:Si è ricordato, che noi siam polvere: i giorni dell'uomo ec. Si ricorda della sentenza intimata da lui all'uomo peccatore: Tu sei polvere, e in polvere tornerai. Quindi la vita dell'uomo è come l'erba, che presto nasce, e presto muore: ed è come un fiore del campo, che sboccia, e appassisce e si sperde.

102,15:Lo spirito sarà in lui di passaggio. L'anima dell'uomo non ha di presente ferma stanza, e abitazione nel corpo dell'uomo; quest' anima passerà ad altro luogo, se n' anderà lungi dall'uomo, e l'uomo più non sussisterà, e non occuperà più il luogo, dov' egli gia abitava. Abitazione stabile avra l'anima nel corpo dell'uomo dopo la risurrezione.

102,16-18:Ma la misericordia del Signore ec. Ma l'uomo che è un nulla considerato in se stesso, egli è qualche cosa di grande e di eccelso riguardo a Dio, il quale con eterna misericordia ha beneficato coloro, che lo temono, e con eterna misericordia li benefica nella vita futura; ed egli con giustizia, vale a dire con fedeltà eseguirà le promesse, fatte in pro' de' loro figliuoli. e in pro' de' figliuoli de' figli a' padri, che custodiscono il patto del Signore, e si ricordano de' suoi comandamenti, e gli osservano. È dimostrata la somma carità di Dio, il quale non solo corona i genitori fedeli, ma per amore di essi in misericordia a' figliuoli ed a' posteri; onde si legge tante volte, che Dio per amore dei santi Patriarchi Abramo, Isacco ec. o non punì la loro posterità peccatrice, o la favorì e la protesse.

102,19:Il Signore ha preparato in cielo il suo trono. ec. Dimostra il Profeta la possanza e grandezza di Dio per fare intendere come egli può adempire a favore de' giusti le sue promesse. Egli ha stabilito il suo trono nel cielo, ma la sua potestà si estende a tutti gli uomini, che sono sopra la terra. Un antico Interprete spiega queste parole della potestà data dal Padre al Figliuolo, potestà, in virtu detta quale tutte le cose, e tutti gli uomini furono soggettnti al Figlio di Dio fatto uomo.

102,21:Schiera di lui tutte quante. Ovvero: eserciti di lui. Eserciti del Signore si dicono gli Angeli; perocchè sono in grandissimo numero, e distinti in molti ordini, come c'insegna l'Apostolo. Vedi Heb. XII. 22. Rom. VIII. 38. ec.

102,22:Voi opere di Dio, quante siete. Invita non solo gli Angeli e gli uomtni, ma tutte ancora le altre cose create, e te animate e le inanimate a benedire il Signore: Perocchè a tutte le creature, ed ogni particella del mondo creato si estendono i benefizi di Dio, e le cose tutte invitano l'uomo a conoscere e celebrare in ogni luogo la bontà e la misericordia di Dio. Esorta perciò finalmente se stesso il Profeta a render grazie pel bene fatto da Dio a quelle creature, le quali essendo prive di senso sono incapaci di render grazie. Ma il bene loro in vantaggio dell'uomo stesso ridonda, onde egli ne debbe a Dio perpetua riconoscenza.