Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Aggeo 1


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In qual tempo Aggeo profetasse. Sgrida. Giudei, perchè, negletta la casa di Dio, erano tutti intenti a rifabbricare le proprie case: e per questo Dio mandò loro la sterilità. Zorobabel capo del popolo, Gesù sommo sacerdote insieme col popolo danno principio alla fabbrica della casa di Dio.

1L'anno secondo del re Dario, il sesto mese, il dì primo del mese, il Signore parlò per mezzo di Aggeo profeta a Zorobabele figliuolo di Salathiel principe di Giuda, e a Gesù Figliuolo di Josedec sommo sacerdote, ed egli disse:2Queste cose dice il Signore degli eserciti: Questo popolo dice: Non è ancor venuto il tempo di rifabbricare la casa del Signore.3Ma il Signore ha parlato ad Aggeo profeta, ed ha detto:4E' egli adunque tempo per voi di abitare in case di belle soffitte, e questa casa è deserta?5Ora adunque così dite il Signore degli eserciti: Applicatevi col vostro cuore a riflettere sopra i vostri andamenti.6Voi avete seminato molto, e fatta tenue raccolta: avete mangiato, e non vi siete saziati: avete bevuto, e non vi siete esilarati: vi siete coperti, e non vi siete riscaldati: e colui, che ragunava i suoi salari gli ha messi in una tasca rotta.7Così dice il Signore degli eserciti: Applicatevi col vostro cuore a riflettere sopra ì vostri andamenti.8Salite al monte, preparate i legnami, e rifabbricate la casa, e in essa io mi compiacerò, e sarò glorificato, dice il Signore.9Voi speravate il più, ed evvi toccato il meno; e lo portaste a casa, e io lo feci sparir con un soffio: e per qual ragione, dice il Signor degli eserciti? Perchè la mia casa è deserta, e ciascuno i voi ha avuto gran fretta per la casa propria.10Per questo fu proibito a' cieli di darvi ruggiada, e fu proibito alla terra di produrre i suoi frutti.11E mandai l'asciuttore sopra la terra, e sui monti, e a' danni del grano, e del vino, e dell'olio, e di tutti i prodotti delle campagne, e degli uomini, e de' bestiami, e di tutti i lavori manuali.12E Zorobabel figliuolo di Salathiel, e Gesù figliuolo di Josedec sommo sacerdote, e tutte le reliquie del popolo udiron la voce del Signore Dio loro, e le parole di Aggeo profeta mandato ad essi dal Signore Dio loro: e il popolo temè il Signore.13E Aggeo, uno dei nunzi del Signore, disse al popolo: Il Signore ha detto: Io sono con voi.14E il Signore avvivò lo spirito di Zorobabel figliuolo di Salathiel principe di Giuda, e lo spirito di Gesù figliuolo di Josedec sommo sacerdote, e lo spirito di tutto il rimanente del popolo, e andarono, e lavoravano attorno alla casa del Signor degli eserciti Dio loro.

Note:

1,1:L'anno secondo del re Dario, ec. Il secondo anno di Dario figliuolo di Histaspe veniva ad essere il sedicesimo dopo il ritorno dalla cattività, e il quattordicesimo dopo la interruzione della fabbrica del tempio, la qual fabbrica era stata sospesa per ordine di Ciro, e dopo Ciro per ordine di Cambise. Vedi I. Esd. IV. 5. Zorobabel era principe della tribù di Giuda; ed egli era della stirpe di David, nipote del re Jechonia, e figliuolo di Salathiel. Quanto al sommo sacerdote Gesù egli era della stirpe di Eleazaro, e figliuolo di Josedec, che era sommo Sacerdote prima della cattività. Vedi I. Paral. VI. 15. Il sesto mese chiamavasi Elul, dico sesto dell'anno sacro, ed ultimo dell'anno comune.

1,2:Non è ancora venuto il tempo di rifabbricare la casa del Signore. Gli Ebrei, che avean veduto come era stato lor proibito di continuare quella gran fabbrica, credettero, che Dio ancora non volesse, ch'ei vi accudissero, e tanto più perchè veramente non erano ancora compiuti interamente i settanta anni della desolazione del tempio secondo la predizione di Geremia XXV. II. 12.; ma Dio vedeva, che queste loro ragioni non erano se non pretesti per nascondere la loro negligenza, e il timore della fatica, e del dispendio, e il desiderio di pensar frattanto a tirar su le proprie lor case, e di ornarle ancora più del convenevole.

1,5-6:Applicatevi col vostro cuore ec. Disaminatevi ben bene, affin di conoscere qual sia il vero motivo, per cui non vi movete a por la mano a questa edificazione del tempio di Dio; e ancora riflettete a quello, che è avvenuto nelle vostre campagne, mentre dopo una buona sementa, avete avuto magra raccolta, e in tutto il resto ancora le cose vostre non sono andate se non poco bene. Ciò è spiegato dal Profeta con varie maniere di parlare, che sono tanti proverbi. Vedi Levit. XXVI. 26.

1,8:Salite al monte. Al monte Libano a tagliare i legna mi per questa fabbrica. Vedi I. Esd. III. 7. Di là pure trasse Salomone i cedri, e altri alberi per la edificazione del primo tempio. E in essa io mi compiacerò, e sarò glorificato. La espressa permissione data poco dopo da Dario, dimostrò come Dio voleva, che il tempio fosse ristorato, e la stessa permissione facea vedere, come in mano di lui sono i cuori dei re.

1,9:E lo portaste a casa, e io lo feci sparir con un soffio: ec. Voi speravate copiosa raccolta: la raccolta scemò grandemente; e il grano, che raccoglieste, portato nelle vostre case io lo feci sparire, perchè non dette se non poca farina. Vedi s. Girolamo.

1,11:E' di tutti i lavori manuali. Mancando l'acque ne vennero a patire gran danno non solo i prodotti delle campagne, ma anche molti mestieri, e molte opere dell'umana industria.

1,13:Uno dei nunzi del Signore. Vale a dire, uno de' profeti: sembra che il Profeta voglia indicare, come erano altri Profeti del Signore; e questi predicavano le stesse cose. I LXX tradussero: Uno degli Angeli del Signore, che è lo stesso, perchè Angelo vuol dir nunzio. Origene dubitò se Aggeo fosse uomo, ovvero Angelo, e ciò egli bevve dagli Ebrei, i quali dissero, che Aggeo, e Malachia erano veri Angeli.