Salmi 138

BIBBIA MARTINI	DOUAI-RHEIMS
1 Salmo di David. Signore, tu hai fatto saggio di me, e mi hai conosciuto: tu hai conosciuto il mio stare, e il mio andare.	1 Upon the rivers of Babylon, there we sat and wept: when we remembered Sion:
2 Tu da lungi vedesti i miei pensieri: osservasti il filo de' passi miei.	2 On the willows in the midst thereof we hung up our instruments.
3 E le mie vie tutte tu prevedesti; anche quando parola non è sulla mia lingua.	3 For there they that led us into captivity required of us the words of songs. And they that carried us away, said: Sing ye to us a hymn of the songs of Sion.
4 Ecco che tu, o Signore, le cose tutte hai conosciute, le ultime, e le antiche: tu mi formasti, e ponesti sopra di me la tua mano.	4 How shall we sing the song of the Lord in a strange land?
5 Mirabile si è rendnta in me la tua sapienza: ella è molto elevata, e ad essa non potrò io aggiungere.	5 If I forget thee, O Jerusalem, let my right hand be forgotten.
6 Dove anderò io lontan dal tuo spirito, e dove fuggirò io lontano dalla tua faccia?	6 Let my tongue cleave to my jaws, if I do not remember thee: If I make not Jerusalem the beginning of my joy.
7 Se salirò al cielo ivi se' tu; se scenderò nell'inferno, tu se' presente.	7 Remember, O Lord, the children of Edom, in the day of Jerusalem: Who say: Rase it, rase it, even to the foundation thereof.
8 Se io prenderò le ali al mattino, e anderò a stare nelle ultime parti del mare:	8 O daughter of Babylon, miserable: blessed shall he be who shall repay thee thy payment which thou hast paid us.
9 Colà pure mi guiderà la tua mano, e sarò sotto il potere della tua destra.	9 Blessed be he that shall take and dash thy little ones against the rock.
10 E io dissi: Forse mi occulteranno le tenebre: ma la notte è luce, che mi disvela ne' miei piaceri.
11 Perocché le tenebre non sono oscure per te, e la notte sarà illuminata come il giorno: il buio, e la luce son la stessa cosa per lui.
12 Perocché tu se' padrone de' miei affetti: prendesti cura di me fin dal seno di mia madre.
13 Darò lode a te, perché sommamente grande ti se' dimostrato: le opere tue son mirabili, e troppo bene il conosce l'anima mia.
14 Non sono ignote a te le mie ossa lavorate, nel segreto, la mia sostanza lavorata nelle viscere della terra.
15 Gli occhi tuoi mi videro quand'io era informe: or tutti nel tuo libro saranno scritti: nuovi giorni si formeranno, e neppur uno ne mancherà.
16 Ma sono grandemente onorati da me, o Dio, gli amici tuoi: grandemente possente è divenuto il loro impero.
17 Se vorrò contarli saran più che l'arene del mare: mi alzai, e sono ancora con te.
18 Se tu, o Dio, porrai a morte i peccatori: ritiratevi da me, o uomini sanguinarj:
19 Perché voi dite drento di voi: inutilmente si farann' eglino padroni di tue cittadi.
20 E non ho io odiati, o Signore, quelli, che ti odiano? E mi struggeva a cagione de' tuoi nemici?
21 Con odio perfetto io gli odiava, e ni si son fatti nemici.
22 Provami, o Signore, e il mio cuore disamina: interrogami, e riconosci i miei andamenti.
23 E vedi se per la via di iniquità io cammini: e per la via dell'eternità mi conduci.