Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Salmi 88


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NOVA VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Canticum. Psalmus. Filiorum Core. Magistro chori.
Secundum " Mahalat ". Ad cantandum. Maskil. Heman Ezrahitae
.
1 Canto. Salmo. Dei figli di Core. Al maestro di coro. Secondo "Macalat". Maskil. Di Eman l'ezraita.
2 Domine, Deus salutis meae,
in die clamavi et nocte coram te.
2 Signore, Dio della mia salvezza, ho gridato di giorno e di notte rimango davanti a te.
3 Intret in conspectu tuo oratio mea;
inclina aurem tuam ad precem meam.
3 Giunga al tuo cospetto la mia preghiera; tendi il tuo orecchio al mio lamento.
4 Quia repleta est malis anima mea,
et vita mea inferno appropinquavit.
4 Poiché sazia di sventura è l'anima mia; ed è giunta la mia vita sulla soglia degli inferi.
5 Aestimatus sum cum descendentibus in lacum,
factus sum sicut homo sine adiutorio.
5 Sono annoverato ormai fra quelli che scendono nella fossa, sono nello stato di un uomo che è privo di vigore.
6 Inter mortuos liber,
sicut vulnerati dormientes in sepulcris;
quorum non es memor amplius,
et ipsi de manu tua abscissi sunt.
6 Fra i morti è la mia dimora, come quelli che sono stati trafitti e riposano nei sepolcri: di essi tu non hai più alcun ricordo, sono tagliati fuori, lontano dalla tua mano.
7 Posuisti me in lacu inferiori,
in tenebrosis et in umbra mortis.
7 Mi hai collocato nella fossa sotterranea, nelle tenebre e nelle profondità dell'abisso.
8 Super me gravatus est furor tuus,
et omnes fluctus tuos induxisti super me.
8 Su di me s'è abbattuto il tuo furore, hai fatto venire su di me tutti i tuoi flutti.
9 Longe fecisti notos meos a me,
posuisti me abominationem eis;
conclusus sum et non egrediar.
9 Hai allontanato da me i miei conoscenti, mi hai reso per loro un oggetto d'orrore. Sono rinchiuso, senza via di scampo.
10 Oculi mei languerunt prae afflictione.
Clamavi ad te, Domine, tota die,
expandi ad te manus meas. -
10 Si consuma il mio occhio a causa dell'afflizione. Ti ho invocato, Signore, ogni giorno, ho teso verso di te le mie mani.
11 Numquid mortuis facies mirabilia,
aut surgent umbrae et confitebuntur tibi?
11 Forse tu compi prodigi per i morti? O sorgono le ombre a celebrare le tue lodi?
12 Numquid narrabit aliquis in sepulcro misericordiam tuam
et veritatem tuam in loco perditionis?
12 Si parlerà forse nel sepolcro della tua misericordia? O della tua fedeltà nel luogo della distruzione?
13 Numquid cognoscentur in tenebris mirabilia tua,
et iustitia tua in terra oblivionis?
13 Forse nelle tenebre si annunzieranno le tue meraviglie? O la tua giustizia nella terra dell'oblìo?
14 Et ego ad te, Domine, clamavi,
et mane oratio mea praeveniet te.
14 Ma io a te, o Signore, grido aiuto, e al mattino giunga a te la mia preghiera.
15 Ut quid, Domine, repellis animam meam,
abscondis faciem tuam a me?
15 Perché, o Signore, rigetti l'anima mia e nascondi il tuo volto da me?
16 Pauper sum ego et moriens a iuventute mea;
portavi pavores tuos et conturbatus sum.
16 Io sono misero e moribondo fin dalla giovinezza; porto il peso dei tuoi terrori fino a restarne smarrito.
17 Super me transierunt irae tuae,
et terrores tui exciderunt me.
17 Sopra di me è passata la tua ira, i tuoi spaventi mi hanno annientato;
18 Circuierunt me sicut aqua tota die,
circumdederunt me simul.
18 mi avvolgono come acqua tutto il giorno; tutti insieme si riversano su di me.
19 Elongasti a me amicum et proximum,
et noti mei sunt tenebrae.
19 Hai allontanato da me amici e compagni, miei conoscenti sono solo le tenebre.