Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Salmi 55


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NOVA VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Magistro chori. Fidibus. Maskil. David.
1 Al maestro di coro. Sulle corde. Maskil. Di Davide.
2 Auribus percipe, Deus, orationem meam
et ne abscondaris a deprecatione mea;
2 Ascolta, o Dio, la mia preghiera e non ti nascondere dalla mia implorazione;
3 intende mihi et exaudi me.
Excussus sum in meditatione mea et conturbatus sum
3 prestami attenzione ed esaudiscimi: sono in ansia nella mia tristezza e sono turbato
4 a voce inimici et a tribulatione peccatoris.
Quoniam devolverunt in me iniquitatem
et in ira molesti erant mihi.
4 alle grida del nemico, al clamore del malvagio; poiché essi fanno cadere su di me sventure e con rabbia mi avversano.
5 Cor meum torquetur intra me,
et formido mortis cecidit super me.
5 Il mio cuore trema nel mio petto, e terrori di morte si sono abbattuti su di me.
6 Timor et tremor venerunt super me, et contexit me pavor. -
6 Timore e tremore vengono dentro di me e l'orrore mi sommerge.
7 Et dixi: “ Quis dabit mihi pennas sicut columbae,
et volabo et requiescam?
7 Per questo dico: "Oh, se avessi le ali! Come aquila volerei in cerca di riposo.
8 Ecce elongabo fugiens
et manebo in solitudine.
8 Ecco: lontano fuggirei per starmene nel deserto.
9 Exspectabo eum, qui salvum me faciat
a spiritu procellae et tempestate ”.
9 Vorrei là fuggire dov'è per me uno scampo, al riparo dal vento che infuria, lontano da ogni tempesta".
10 Dissipa, Domine, divide linguas eorum,
quoniam vidi violentiam et contentionem in civitate.
10 Disperdili, o Signore, confondi le loro lingue, poiché violenza vedo e rissa nella città;
11 Die ac nocte circumeunt eam super muros eius,
11 giorno e notte la circondano al di sopra delle sue mura, in essa regnano malvagità e nequizia.
12 iniquitas et labor et insidiae in medio eius;
et non defecit de plateis eius fraudulentia et dolus.
12 Insidie regnano nel suo interno e non si allontanano dalla sua piazza oppressione e frode.
13 Quoniam si inimicus meus maledixisset mihi,
sustinuissem utique;
et si is qui oderat me, super me magnificatus fuisset,
abscondissem me forsitan ab eo.
13 Certo, non è un nemico che m'insulta: lo potrei sopportare. Non è chi mi odia che su di me s'inorgoglisce: mi potrei nascondere da lui.
14 Tu vero, homo coaequalis meus,
familiaris meus et notus meus,
14 Ma tu, uomo a me pari, a me amico e familiare...
15 qui simul habuimus dulce consortium:
in domo Dei ambulavimus in concursu.
15 Un dolce colloquio era fra noi, in letizia camminavamo nella casa di Dio.
16 Veniat mors super illos,
et descendant in infernum viventes,
quoniam nequitiae in habitaculis eorum,
in medio eorum.
16 S'abbatta la morte su di loro, scendano vivi negli inferi, poiché v'è nequizia dentro le loro dimore.
17 Ego autem ad Deum clamabo,
et Dominus salvabit me.
17 Io invoco il Signore ed egli mi salverà.
18 Vespere et mane et meridie meditabor et ingemiscam,
et exaudiet vocem meam.
18 Sera e mattino e mezzodì voglio gemere e sospirare, affinché oda la mia voce;
19 Redimet in pace animam meam ab his, qui impugnant me,
quoniam in multis sunt adversum me.
19 riscatterà in pace l'anima mia da coloro che mi assalgono, poiché in molti si sono levati contro di me.
20 Exaudiet Deus et humiliabit illos,
qui est ante saecula.
Non enim est illis commutatio,
et non timuerunt Deum.
20 Ascolterà Dio e li umilierà egli che troneggia dall'eternità; poiché non ci sono per loro mutamenti: non temono Dio.
21 Extendit manum suam in socios;
contaminavit foedus suum.
21 Alzò le sue mani contro i suoi alleati, infranse il suo patto.
22 Lene super butyrum est os eius,
pugna autem cor illius:
molliti sunt sermones eius super oleum,
et ipsi sunt gladii destricti. -
22 Morbida più che burro è la sua bocca, guerra è invece nel suo cuore; molli sono le sue parole più che olio, esse invece sono spade affilate.
23 Iacta super Dominum curam tuam,
et ipse te enutriet;
non dabit in aeternum fluctuationem iusto.
23 Getta sul Signore il tuo affanno, ed egli ti sosterrà: non lascerà che in eterno vacilli il giusto.
24 Tu vero, Deus, deduces eos in puteum interitus.
Viri sanguinum et dolosi non dimidiabunt dies suos;
ego autem sperabo in te, Domine.
24 E tu, o Dio, li farai discendere nel profondo della fossa, gli uomini di sangue e di frode non raggiungeranno la metà dei loro giorni. Io invece mi voglio rifugiare in te.