Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Salmi 7


font

1Lamento che Davide cantò al Signore a causa delle parole di Cus, il Beniaminita.
2Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio:salvami da chi mi perseguita e liberami,
3perché non mi sbrani come un leone,dilaniandomi senza che alcuno mi liberi.
4Signore, mio Dio, se così ho agito,se c’è ingiustizia nelle mie mani,
5se ho ripagato il mio amico con il male,se ho spogliato i miei avversari senza motivo,
6il nemico mi insegua e mi raggiunga,calpesti a terra la mia vitae getti nella polvere il mio onore.
7Sorgi, Signore, nella tua ira,àlzati contro la furia dei miei avversari,svégliati, mio Dio, emetti un giudizio!
8L’assemblea dei popoli ti circonda:ritorna dall’alto a dominarla!
9Il Signore giudica i popoli.Giudicami, Signore, secondo la mia giustizia,secondo l’innocenza che è in me.
10Cessi la cattiveria dei malvagi.Rendi saldo il giusto,tu che scruti mente e cuore, o Dio giusto.
11Il mio scudo è in Dio:egli salva i retti di cuore.
12Dio è giudice giusto,Dio si sdegna ogni giorno.
13Non torna forse ad affilare la spada,a tendere, a puntare il suo arco?
14Si prepara strumenti di morte,arroventa le sue frecce.
15Ecco, il malvagio concepisce ingiustizia,è gravido di cattiveria, partorisce menzogna.
16Egli scava un pozzo profondoe cade nella fossa che ha fatto;
17la sua cattiveria ricade sul suo capo,la sua violenza gli piomba sulla testa.
18Renderò grazie al Signore per la sua giustiziae canterò il nome di Dio, l’Altissimo.

Note:

Sal 7:Sono fuse qui due proteste di innocenza. La prima (vv 1-6.13b-17), di stile sapienziale, reclama la stretta applicazione del taglione; la seconda (vv 7-13a), ispirata da Geremia, scongiura il Signore d'intervenire. Il v 18 è conclusione liturgica.

Sal 7,1:Cus il Beniaminita: le versioni hanno «Kushita» (cf. 2Sam 18,21): è il messaggero che annunziò a Davide la morte di Assalonne. Ma l'epiteto «beniaminita» suggerisce piuttosto un nemico di Davide.

Sal 7,5:Il principio del taglione (cf. Es 21,25+) esigeva che si rendesse il bene per il bene e il male per il male. Non bisogna edulcorare il testo come le versioni che traducono: «rendere il male a chi me lo faceva» o comprendere (secondo l'aramaico): «spogliato (il mio oppressore)». Non Si è ancora alla morale evangelica (Mt 5,38s).

Sal 7,6:il mio onore: traduzione letterale, ma la parola designa anche il fegato, organo dei pensieri e dei sentimenti per i semiti. Questo termine può anche designare l'anima. - La polvere è quella della tomba.

Sal 7,7:per il: BJ con i LXX ha «mio Dio», `eli; il TM legge: «verso di me», `elaj.

Sal 7,9:Altissimo: conget.; il TM ha invece «su di me»; BJ omette.

Sal 7,12(a):BJ con i LXX aggiunge: «e lento all'ira»; omesso dal TM.

Sal 7,13:BJ supplisce il soggetto «il nemico» quanto al senso, essendo questo distico il seguito normale del v 6.

Sal 7,18:Dio, l'Altissimo: il TM ha: «Jahve l'Altissimo»; BJ conget.: «Altissimo». - Il verbo ebr. zamar, gr. psallein, abitualmente tradotto «salmodiare» (qui «canterò»), significa propriamente: «suonare uno strumento (a corde)» o «cantare con accompagnamento musicale».