Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Salmi 88


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1Canto. Salmo. Dei figli di Core. Al maestro del coro. Sull’aria di «Macalàt leannòt». Maskil. Di Eman, l’Ezraita.
2Signore, Dio della mia salvezza,davanti a te grido giorno e notte.
3Giunga fino a te la mia preghiera,tendi l’orecchio alla mia supplica.
4Io sono sazio di sventure,la mia vita è sull’orlo degli inferi.
5Sono annoverato fra quelli che scendono nella fossa,sono come un uomo ormai senza forze.
6Sono libero, ma tra i morti,come gli uccisi stesi nel sepolcro,dei quali non conservi più il ricordo,recisi dalla tua mano.
7Mi hai gettato nella fossa più profonda,negli abissi tenebrosi.
8Pesa su di me il tuo furoree mi opprimi con tutti i tuoi flutti.
9Hai allontanato da me i miei compagni,mi hai reso per loro un orrore.Sono prigioniero senza scampo,
10si consumano i miei occhi nel patire.Tutto il giorno ti chiamo, Signore,verso di te protendo le mie mani.
11Compi forse prodigi per i morti?O si alzano le ombre a darti lode?
12Si narra forse la tua bontà nel sepolcro,la tua fedeltà nel regno della morte?
13Si conoscono forse nelle tenebre i tuoi prodigi,la tua giustizia nella terra dell’oblio?
14Ma io, Signore, a te grido aiutoe al mattino viene incontro a te la mia preghiera.
15Perché, Signore, mi respingi?Perché mi nascondi il tuo volto?
16Sin dall’infanzia sono povero e vicino alla morte,sfinito sotto il peso dei tuoi terrori.
17Sopra di me è passata la tua collera,i tuoi spaventi mi hanno annientato,
18mi circondano come acqua tutto il giorno,tutti insieme mi avvolgono.
19Hai allontanato da me amici e conoscenti,mi fanno compagnia soltanto le tenebre.