Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Salmi 17


font

1Preghiera. Di Davide.Ascolta, Signore, la mia giusta causa,sii attento al mio grido.Porgi l’orecchio alla mia preghiera:sulle mie labbra non c’è inganno.
2Dal tuo volto venga per me il giudizio,i tuoi occhi vedano la giustizia.
3Saggia il mio cuore, scrutalo nella notte,provami al fuoco: non troverai malizia.La mia bocca non si è resa colpevole,
4secondo l’agire degli uomini;seguendo la parola delle tue labbra,ho evitato i sentieri del violento.
5Tieni saldi i miei passi sulle tue viee i miei piedi non vacilleranno.
6Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole,
7mostrami i prodigi della tua misericordia,tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra.
8Custodiscimi come pupilla degli occhi,all’ombra delle tue ali nascondimi,
9di fronte ai malvagi che mi opprimono,ai nemici mortali che mi accerchiano.
10Il loro animo è insensibile,le loro bocche parlano con arroganza.
11Eccoli: avanzano, mi circondano,puntano gli occhi per gettarmi a terra,
12simili a un leone che brama la preda,a un leoncello che si apposta in agguato.
13Àlzati, Signore, affrontalo, abbattilo;con la tua spada liberami dal malvagio,
14con la tua mano, Signore, dai mortali,dai mortali del mondo, la cui sorte è in questa vita.Sazia pure dei tuoi beni il loro ventre,se ne sazino anche i figli e ne avanzi per i loro bambini.
15Ma io nella giustizia contemplerò il tuo volto,al risveglio mi sazierò della tua immagine.

Note:

Sal 17,11:Eccoli, avanzano: BJ con volg. traduce: «marciano contro di me»; il TM ha: «i nostri passi».

Sal 17,14:non hanno più parte: testo incerto. Si può ugualmente comprendere: «mortali che hanno in sorte una vita non duratura». L'ambiguità è forse voluta. - dei tuoi beni: alla lettera «ciò che tu nascondi». Piuttosto che di castighi, deve trattarsi dei beni perituri ai quali il fedele preferisce l'amicizia divina.

Sal 17,15:L'ora del risveglio mattutino è il momento privilegiato delle elargizioni divine (Sal 5,4; Sal 30,6; Sal 46,6; Sal 49,15; Sal 57,9; Sal 73,20; Sal 90,14; Sal 130,6; Sal 143,8). E anche il tempo della giustizia (Sal 101,8+). L'aurora e la luce simboleggiano la salvezza (Is 8,20; Is 9,1; Is 33,2; Is 58,10; Sof 3,5; Lam 3,23 ; cf. Gv 1,4-5+; Gv 8,12+). La sera e l'oscurità simboleggiano invece la prova e l'infelicità (qui, v 3; Is 17,14; Is 50,10; Sal 30,6; Sal 59,7; Sal 88,19; Sal 107,10). La parola «risveglio» è stata talvolta considerata come una allusione velata alla resurrezione (cf. 2Re 4,31; Is 26,19; Dn 12,2; Sal 16,10+).