Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Amos 1


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1Parole di Amos, che era allevatore di pecore, di Tekòa, il quale ebbe visioni riguardo a Israele, al tempo di Ozia, re di Giuda, e al tempo di Geroboamo, figlio di Ioas, re d’Israele, due anni prima del terremoto.
2Egli disse:
«Il Signore ruggirà da Sion
e da Gerusalemme farà udire la sua voce;
saranno avvizziti i pascoli dei pastori,
sarà inaridita la cima del Carmelo».
3Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Damasco
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno trebbiato Gàlaad
con trebbie ferrate.
4Alla casa di Cazaèl manderò il fuoco
e divorerà i palazzi di Ben-Adàd;
5spezzerò il catenaccio di Damasco,
sterminerò chi siede sul trono di Bikat-Aven
e chi detiene lo scettro di Bet-Eden,
e il popolo di Aram sarà deportato in esilio a Kir»,
dice il Signore.
6Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Gaza
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno deportato popolazioni intere
per consegnarle a Edom.
7Manderò il fuoco alle mura di Gaza
e divorerà i suoi palazzi,
8sterminerò chi siede sul trono di Asdod
e chi detiene lo scettro di Àscalon;
rivolgerò la mia mano contro Ekron
e così perirà il resto dei Filistei»,
dice il Signore.
9Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Tiro
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno deportato popolazioni intere a Edom,
senza ricordare l’alleanza fraterna.
10Manderò il fuoco alle mura di Tiro
e divorerà i suoi palazzi».
11Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Edom
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché ha inseguito con la spada suo fratello
e ha soffocato la pietà verso di lui,
perché la sua ira ha sbranato senza fine
e ha conservato lo sdegno per sempre.
12Manderò il fuoco a Teman
e divorerà i palazzi di Bosra».
13Così dice il Signore:
«Per tre misfatti degli Ammoniti
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno sventrato le donne incinte di Gàlaad
per allargare il loro confine.
14Darò fuoco alle mura di Rabbà
e divorerà i suoi palazzi,
tra il fragore di un giorno di battaglia,
fra il turbine di un giorno di tempesta.
15Il loro re andrà in esilio,
egli insieme ai suoi comandanti»,
dice il Signore.

Note:

Am 1,1:Pecoraio di Tekòa: si tratta più precisamente di un allevatore di bestiame (cf. 2Re 3,4) e non d'un semplice guardiano di greggi. - Tekòa è un villaggio di Giuda, 9 Km a sud-est di Betlemme. - Geroboàmo è Geroboàmo II, re d'Israele (783-743). - terremoto: questo terremoto è forse testimoniato dagli scavi archeologici di Cazor nell'alta Galilea: sarebbe da far risalire alla metà dell'VIII sec. a.C. Stando a Zc 14,5 (LXX), in seguito a questo terremoto alcune valli furono ostruite. Non si tratta d'un semplice punto di riferimento cronologico: gli editori del libro, responsabili di questa notizia, vi hanno forse visto una manifestazione divina a conferma del messaggio di Amos (cf. Am 9,5; Sal 75,4; Mi 1,4 , ecc.).

Am 1,2:da Sion e da Gerusalemme: risalga ad Amos stesso o sia una rilettura giudea (cf. Os 1,7+), tale testo manifesta che, nonostante lo scisma, è Gerusalemme, dove il Signore risiede, il centro unificatore del popolo di Dio.

Am 1,3-2,16:Questa sezione riassume gli oracoli pronunziati in tempi diversi contro sette nazioni (più l'oracolo contro Giuda, forse posteriore). Gli oracoli hanno un'identica struttura e riprendono le stesse formule stereotipe. Sottolineano la giustizia del Signore che castiga ogni ingiustizia presso tutti i popoli. Israele viene per ultimo, per dimostrare che il castigo, al quale pensa così poco, lo colpirà come gli altri e sarà la manifestazione suprema della giustizia divina.

Am 1,3:Per tre... e per quattro: le due cifre consecutive designano una quantità indeterminata, piccola o grande secondo il contesto (cf. Am 4,8; Is 17,6; Ger 36,23 e i «proverbi numerici», Pr 30,15+). - non revocherò, alla lettera «non lo ritirerò» suffisso «lo» designa il decreto del castigo. - trebbie ferrate: strumento utilizzato per trebbiare il frumento sull'aia. L'immagine è usata per descrivere l'annientamento del vinto (Is 21,10; Is 41,15; Mi 4,12s ; cf. l'annunzio profetico d'Eliseo, 2Re 8,12).

Am 1,4:Cazaèl e Ben-Adàd III, suo figlio, re aramei, furono i nemici accaniti d'Israele.

Am 1,5:Biqat-Avèn e Bet-Eden, difficilmente identificabili, sono forse solo nomi simbolici dati a Damasco («valle d'iniquità» e «casa del piacere»). - a Kir: da dove secondo Am 9,7 è originario il popolo di Aram. Secondo 2Re 16,9 , la profezia si è realizzata in seguito alla campagna di Tiglat-Pilezer nel 733-732. Kir è forse dalla parte dell'Elam (cf. Is 22,6).

Am 1,8:Ekròn: Gat, la quinta città filistea, non è nominata: distrutta da Cazael (2Re 12,18), non figurava più nella lista (cf. Am 6,2). - il resto: questa parola, che avrà in seguito un senso teologico molto forte (cf. Is 4,3+), qui è usata nella sua prima accezione: ciò che sussiste d'un gruppo decimato da una catastrofe.

Am 1,9:l'alleanza fraterna: si tratta forse dei buoni rapporti che, dal tempo di Salomone in poi, c'erano tra Tiro e Israele (cf. 1Re 5,26 e Am 9,13 , dove Chiram di Tirochi ama Salomone suo «fratello»); tali rapporti erano stati rafforzati dal matrimonio di Acab con Gezabele (1Re 16,31), figlia di EtBàal, re di Tiro e Sidòne.

Am 1,11:suo fratello: Israele, «fratello» di Edom (Gen 25,21-24; Gen 25,29-30). - ha continuato l'ira senza fine: con sir. e volg.; il TM legge: «la sua ira strazia senza fine».

Am 1,12:Teman: designazione poetica di Edom (cf. Ger 49,7; Ger 49,21; Abd 1,9).

Am 1,14:Rabbà: città principale del paese, oggi Amman (cf. 2Sam 11-12).