Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Salmi 5


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1Al maestro del coro. Per flauti. Salmo. Di Davide.
2Porgi l’orecchio, Signore, alle mie parole:intendi il mio lamento.
3Sii attento alla voce del mio grido,o mio re e mio Dio,perché a te, Signore, rivolgo la mia preghiera.
4Al mattino ascolta la mia voce;al mattino ti espongo la mia richiestae resto in attesa.
5Tu non sei un Dio che gode del male,non è tuo ospite il malvagio;
6gli stolti non resistono al tuo sguardo.Tu hai in odio tutti i malfattori,
7tu distruggi chi dice menzogne.Sanguinari e ingannatori, il Signore li detesta.
8Io, invece, per il tuo grande amore,entro nella tua casa;mi prostro verso il tuo tempio santonel tuo timore.
9Guidami, Signore, nella tua giustiziaa causa dei miei nemici;spiana davanti a me la tua strada.
10Non c’è sincerità sulla loro bocca,è pieno di perfidia il loro cuore;la loro gola è un sepolcro aperto,la loro lingua seduce.
11Condannali, o Dio,soccombano alle loro trame,per i tanti loro delitti disperdili,perché a te si sono ribellati.
12Gioiscano quanti in te si rifugiano,esultino senza fine.Proteggili, perché in te si allietinoquanti amano il tuo nome,
13poiché tu benedici il giusto, Signore,come scudo lo circondi di benevolenza.

Note:

Sal 5,4:Al mattino: momento dei favori divini (Sal 17,15+). - t'invoco: le traduzioni divergono: «io espongo la mia richiesta»; «offro i miei voti»; «preparo la mia offerta».

Sal 5,11:Tali appelli alla vendetta divina contro i nemici di Dio e del fedele ritornano molto spesso nei salmi (cf. per esempio Sal 9,36; Sal 31,18; Sal 54,7; Sal 58,7s; Sal 59,12s; Sal 69,23-29; Sal 79,12; Sal 83,10-19; Sal 104,35; Sal 109,6-20; Sal 125,5; Sal 137,7-9; Sal 139,19-22; Sal 140,10-12). Sotto il regime della retribuzione temporale, quale era ancora quello dell'antica alleanza, essi traducono un bisogno di giustizia, che le smentite dell'esperienza immediata e il progresso della rivelazione affineranno confrontandolo con il mistero della giustizia trascendente di Dio (cf. Gb), attendendo che il NT lo inviti a superarsi nella carità (Mt 5,43-48). Così purificati dal risentimento personale, salmi di vendetta restano l'espressione di questo stesso bisogno di giustizia, di fronte alle potenze del male sempre attive nel mondo.