Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Salmi 40


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1Al maestro del coro. Di Davide. Salmo.
2Ho sperato, ho sperato nel Signore,ed egli su di me si è chinato,ha dato ascolto al mio grido.
3Mi ha tratto da un pozzo di acque tumultuose,dal fango della palude;ha stabilito i miei piedi sulla roccia,ha reso sicuri i miei passi.
4Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,una lode al nostro Dio.Molti vedranno e avranno timoree confideranno nel Signore.
5Beato l’uomo che ha posto la sua fiducia nel Signoree non si volge verso chi segue gli idoliné verso chi segue la menzogna.
6Quante meraviglie hai fatto,tu, Signore, mio Dio,quanti progetti in nostro favore:nessuno a te si può paragonare!Se li voglio annunciare e proclamare,sono troppi per essere contati.
7Sacrificio e offerta non gradisci,gli orecchi mi hai aperto,non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
8Allora ho detto: «Ecco, io vengo.Nel rotolo del libro su di me è scritto
9di fare la tua volontà:mio Dio, questo io desidero;la tua legge è nel mio intimo».
10Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea;vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai.
11Non ho nascosto la tua giustizia dentro il mio cuore,la tua verità e la tua salvezza ho proclamato.Non ho celato il tuo amoree la tua fedeltà alla grande assemblea.
12Non rifiutarmi, Signore, la tua misericordia;il tuo amore e la tua fedeltà mi proteggano sempre,
13perché mi circondano mali senza numero,le mie colpe mi opprimono e non riesco più a vedere:sono più dei capelli del mio capo,il mio cuore viene meno.
14Dégnati, Signore, di liberarmi;Signore, vieni presto in mio aiuto.
15Siano svergognati e confusiquanti cercano di togliermi la vita.Retrocedano, coperti d’infamia,quanti godono della mia rovina.
16Se ne tornino indietro pieni di vergognaquelli che mi dicono: «Ti sta bene!».
17Esultino e gioiscano in tequelli che ti cercano;dicano sempre: «Il Signore è grande!»quelli che amano la tua salvezza.
18Ma io sono povero e bisognoso:di me ha cura il Signore.Tu sei mio aiuto e mio liberatore:mio Dio, non tardare.

Note:

Sal 40:L'inno di ringraziamento (vv 2-12) è seguito da un grido di angoscia (vv 14-18), divenuto il Sal 70 . Nell'insieme attuale, la prima parte appare come un ritorno al passato, opposto alle miserie del presente e che giustifica l'appello a Jahve.

Sal 40,7:hai aperto: alla lettera «hai scavato». Dio fa intendere al fedele la sua volontà (cf. Is 50,5). Una variante dei LXX («tu mi hai formato un corpo») fu interpretata in senso messianico e applicata al Cristo (Eb 1O,5s).

Sal 40,9:L'obbedienza vale più del sacrificio (1Sam 15,22). I profeti hanno messo spesso Israele in guardia contro pratiche che non impegnavano il cuore (Am 5,21+ ; cf. Gen 8,21+) o contro una fiducia presuntuosa nella presenza di Dio nel suo tempio (cf. Ger 7,3-4+). Nel giudaismo che segue l'esilio, qualunque sia ancora l'importanza del tempio come segno di salvezza (Zc 1,16), il culto interiore si affina sempre più e le stesse disposizioni del cuore, la preghiera, l'obbedienza, l'amore, assumono il valore di culto (Sal 50; Sal 51,19; Sal 69,31-32; Sal 141,2; Pr 21,3 ; cf. anche Sir 34,18; Sir 35,10; Tb 4,11). Questa evoluzione prepara la sopravvivenza del giudaismo dopo la distruzione del tempio e continuerà nel NT (Rm 1,9+; Rm 12,1+).

Sal 40,10(a):BJ ha spostato qui «Jahve» dall'ultimo stico per seguire il ritmo del resto del salmo.