Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Salmi 144


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NOVA VULGATADIODATI
1 David.
Benedictus Dominus, adiutor meus,
qui docet manus meas ad proelium
et digitos meos ad bellum.
1 Salmo di Davide. BENEDETTO sia il Signore, mia Rocca, Il quale ammaestra le mie mani alla battaglia, E le mie dita alla guerra.
2 Misericordia mea et fortitudo mea,
refugium meum et liberator meus;
scutum meum, et in ipso speravi,
qui subdit populum meum sub me.
2 Egli è la mia benignità e la mia fortezza; Il mio alto ricetto ed il mio liberatore; Egli è il mio scudo, ed io mi confido in lui; Egli è quello che abbatte i popoli sotto me.
3 Domine, quid est homo, quod agnoscis eum,
aut filius hominis, quod reputas eum?
3 O Signore, che cosa è l’uomo, che tu ne abbi cura? Che cosa è il figliuol dell’uomo, che tu ne faccia conto?
4 Homo vanitati similis factus est,
dies eius sicut umbra praeteriens.
4 L’uomo è simile a vanità; I suoi giorni son come l’ombra che passa.
5 Domine, inclina caelos tuos et descende;
tange montes, et fumigabunt.
5 Signore, abbassa i tuoi cieli, e scendi; Tocca i monti, e fa’ che fumino.
6 Fulgura coruscationem et dissipa eos;
emitte sagittas tuas et conturba eos.
6 Vibra il folgore, e dissipa quella gente; Avventa le tua saette, e mettili in rotta.
7 Emitte manum tuam de alto;
eripe me et libera me de aquis multis,
de manu filiorum alienigenarum,
7 Stendi le tue mani da alto, E riscuotimi, e trammi fuor di grandi acque, Di man degli stranieri;
8 quorum os locutum est vanitatem,
et dextera eorum dextera mendacii.
8 La cui bocca parla menzogna; E la cui destra è destra di frode
9 Deus, canticum novum cantabo tibi,
in psalterio decachordo psallam tibi,
9 O Dio, io ti canterò un nuovo cantico; Io ti salmeggerò in sul saltero ed in sul decacordo.
10 qui das salutem regibus,
qui redimis David servum tuum de gladio maligno.
10 Tu, che dài vittoria ai re; Che riscuoti Davide, tuo servitore, dalla spada scellerata;
11 Eripe me et libera me
de manu filiorum alienigenarum,
quorum os locutum est vanitatem,
et dextera eorum dextera mendacii.
11 Liberami, e riscuotimi dalla mano degli stranieri. La cui bocca parla menzogna, E la cui destra è destra di frode.
12 Filii nostri sicut novellae crescentes
in iuventute sua;
filiae nostrae sicut columnae angulares,
sculptae ut structura templi.
12 Acciocchè i nostri figliuoli sieno come piante novelle, Bene allevate nella lor giovanezza; E le nostre figliuole sieno come i cantoni intagliati Dell’edificio d’un palazzo;
13 Promptuaria nostra plena,
redundantia omnibus bonis;
oves nostrae in milibus
innumerabiles in campis nostris,
13 E le nostre celle sieno piene, E porgano ogni specie di beni; E le nostre gregge moltiplichino a migliaia, e a diecine di migliaia, Nelle nostre campagne;
14 boves nostrae crassae.
Non est ruina maceriae neque egressus
neque clamor in plateis nostris.
14 E i nostri buoi sieno grossi e possenti; E non vi sia per le nostre piazze nè assalto, Nè uscita, nè grido alcuno.
15 Beatus populus, cui haec sunt;
beatus populus, cui Dominus est Deus.
15 Beato il popolo che è in tale stato; Beato il popolo, di cui il Signore è l’Iddio