Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Salmi 54


font
NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Magistro chori. Fidibus. Maskil. David,
1 Sopra i cantici, salmo di intelligenza, di Davidde.
Esaudisci, o Dio, la mia orazione, e non disprezzare le mie suppliche: volgi a me il tuo sguardo, ed esaudiscimi.
2 postquam Ziphaei ad Saul venerunt dicentes:
" Ecce David apud nos abditus latet ".
2 Mi son rattristato nella mia meditazione, e son rimaso conturbato alle, voci dell'inimico, e per la persecuzione, del peccatore.
3 Deus, in nomine tuo salvum me fac
et in virtute tua iudica me.
3 Imperocché mi hanno gettate addosso delle iniquità, e mi contrariano con isdegno.
4 Deus, exaudi orationem meam,
auribus percipe verba oris mei!
4 Il mio cuore mi trema nel petto, e un terrore di morte è caduto sopra di me.
5 Quoniam superbi insurrexerunt adversum me,
et fortes quaesierunt animam meam
et non proposuerunt Deum ante conspectum suum.
5 Il timore, e il tremore mi han sorpreso, e nelle tenebre sono involto:
6 Ecce enim Deus adiuvat me,
et Dominus susceptor est animae meae.
6 E ho detto: Chi mi darà ali come di colomba, e volerò, e avrò riposo?
7 Converte mala super inimicos meos et in veritate tua disperde illos.
7 Ecco, che io fuggirei lontano, e mi terrei nella solitudine.
8 Voluntarie sacrificabo tibi,
confitebor nomini tuo, Domine, quoniam bonum est;
8 Aspetto lui, che mi salvò dall'abbattimento di spirito, e dalle procelle.
9 quoniam ex omni tribulatione eripuit me,
et super inimicos meos despexit oculus meus.
9 Disperdigli, o Signore, confondi le loro lingue, perché io ho veduta l'ingiustizia, e la contraddizione nella città.
10 Dì, e notte va attorno sopra le mura di lei l'iniquità, e nel mezzo di essa la vessazione, e l'ingiustizia.
11 E non si parte dalle piazze di lei l'usura, e la frode.
12 Che se un mio nemico avesse parlato male di me, certamente avrei pazientato. E se uno di que', che mi odiavano avesse detto improperj grandi contro di me, avrei forse potuto guardarmi da lui.
13 Ma tu, o uomo, di un solo spirito con me, mio soprintendente, e mio familiare.
14 Tu, che insieme meco prendevi il dolce cibo, camminammo daccordo nella casa di Dio.
15 Venga sopra costoro la morte, e vivi scendano nell'inferno:
Perocché ogni malvagità è nei loro ridotti, e ne' cuori loro.
16 Ma io alzai a Dio le mie grida, e il Signore mi salverà.
17 Alla sera, e al mattino, e al mezzodì parlerò, e gemerò, ed egli esaudirà la mia voce.
18 Renderà la pace all'anima mia, liberandola da coloro, che mi assaliscono; perocché sono in compagnia di molti contro di me.
19 Dio mi esaudirà, e umilierà costoro quegli, che è prima de' secoli; Perocché eglino non si cangiano, e non hanno timore di Dio: egli ha stesa la mano per dare ad essi la retribuzione.
20 Han profanato il testamento di lui: saran dispersi dall'ira della sua faccia, e il cuore di lui già prende la pugna.
21 Le parole di lui sono più molli dell'olio, e pur sono saette.
22 Getta nel seno del Signore la tua ansietà, ed egli ti sostenterà: ei non farà, che il giusto ondeggi per sempre.
23 Ma tu, o Dio, condurrai coloro nella fossa di perdizione.
I sanguinari, e i fraudolenti non avran la metà de' loro giorni; ma io in te spererò, o Signore.