Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Salmi 19


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Magistro chori. Psalmus. David.
1 'Al maestro del coro. Salmo. Di Davide.'
2 Caeli enarrant gloriam Dei,
et opera manuum eius annuntiat firmamentum.
2 I cieli narrano la gloria di Dio,
e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento.
3 Dies diei eructat verbum,
et nox nocti indicat scientiam.
3 Il giorno al giorno ne affida il messaggio
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

4 Non sunt loquelae neque sermones,
quorum non intellegantur voces:
4 Non è linguaggio e non sono parole,
di cui non si oda il suono.
5 in omnem terram exivit sonus eorum,
et in fines orbis terrae verba eorum.
5 Per tutta la terra si diffonde la loro voce
e ai confini del mondo la loro parola.

6 Soli posuit tabernaculum in eis,
et ipse, tamquam sponsus procedens de thalamo suo,
exsultavit ut gigas ad currendam viam.
6 Là pose una tenda per il sole
che esce come sposo dalla stanza nuziale,
esulta come prode che percorre la via.
7 A finibus caelorum egressio eius,
et occursus eius usque ad fines eorum,
nec est quod se abscondat a calore eius.
7 Egli sorge da un estremo del cielo
e la sua corsa raggiunge l'altro estremo:
nulla si sottrae al suo calore.

8 Lex Domini immaculata, reficiens animam,
testimonium Domini fidele, sapientiam praestans parvulis.
8 La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l'anima;
la testimonianza del Signore è verace,
rende saggio il semplice.
9 Iustitiae Domini rectae, laetificantes corda,
praeceptum Domini lucidum, illuminans oculos.
9 Gli ordini del Signore sono giusti,
fanno gioire il cuore;
i comandi del Signore sono limpidi,
danno luce agli occhi.
10 Timor Domini mundus, permanens in saeculum saeculi;
iudicia Domini vera, iusta omnia simul,
10 Il timore del Signore è puro, dura sempre;
i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti,
11 desiderabilia super aurum et lapidem pretiosum multum,
et dulciora super mel et favum stillantem.
11 più preziosi dell'oro, di molto oro fino,
più dolci del miele e di un favo stillante.

12 Etenim servus tuus eruditur in eis;
in custodiendis illis retributio multa.
12 Anche il tuo servo in essi è istruito,
per chi li osserva è grande il profitto.
13 Errores quis intellegit?
Ab occultis munda me
13 Le inavvertenze chi le discerne?
Assolvimi dalle colpe che non vedo.
14 et a superbia custodi servum tuum, ne dominetur mei,
Tunc immaculatus ero
et emundabor a delicto maximo.
14 Anche dall'orgoglio salva il tuo servo
perché su di me non abbia potere;
allora sarò irreprensibile,
sarò puro dal grande peccato.

15 Sint ut complaceant eloquia oris mei,
et meditatio cordis mei in conspectu tuo.
Domine, adiutor meus et redemptor meus.
15 Ti siano gradite le parole della mia bocca,
davanti a te i pensieri del mio cuore.
Signore, mia rupe e mio redentore.