Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Giobbe 29


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Monologo finale di Giobbe.

1- E continuò Giobbe, riprendendo la sua sentenza, e disse:2«Oh! se io potessi tornare come ai mesi di prima, come ai giorni in cui Dio mi custodiva!3Allorchè splendeva la sua lucerna sul mio capo, e alla sua luce camminavo fra le tenebre!4Com'ero ai giorni di mia giovinezza, allorchè Dio segretamente stava nella mia tenda;5quando l'Onnipotente era meco, e attorno a me stavano i miei ragazzi;6quando i miei piedi guazzavano nella pannae dal sasso scaturivano per me ruscelli d'olio;7quando, incamminandomi verso la porta della città, mi preparavano il seggio sulla piazza!8Vedendomi, i giovani si nascondevano, i vecchi s'alzavano e rimanevano in piedi;9i maggiorenti cessavano di parlare, mettendosi il dito sulla bocca:10i nobili ritenevano la lor voce, e la lor lingua s'attaccava al palato.11L'orecchio che udiva mi proclamava beato, e l'occhio che vedeva mi testimoniava [la lode];12giacchè io liberavo il povero che gridava [al soccorso], e l'orfano che non aveva difensore:13la benedizione del pericolante veniva su di me, e al cuor della vedova porgevo io conforto;14di giustizia io m'ammantavo, e mi rivestivocome di manto e diadema del mio diritto.15L'occhio io fui per il cieco, e il piede fui per lo storpio;16dei poveri ero io il padre, e la difesa di chi m'era ignoto io m'assumevo con zelo;17spezzavo io le zanne del malvagio, e da' suoi denti cacciavo fuori la preda.18E dicevo: - Nel mio niduccio io morirò, e come la palma moltiplicherò i miei giorni;19La mia radice s'espande verso l'acque , e la rugiada dimora sui miei rami;20la mia gloria sempre si rinnova, e l'arco mio in mia mano ringiovanisce! -21Coloro che mi ascoltavano aspettavano la decisione, e tacevano intenti al mio consiglio;22dopo le mie parole non ardivano replicare, e su di essi cadeva a stille il mio discorso:23aspettavano me come la pioggia, aprendo la loro bocca come [terreno] a pioggia tardiva.24Se talvolta io sorridevo loro, ad essi non pareva vero, e lo splendore del mio volto non cadeva invano.25Quando gradivo andare da loro, mi assidevo per primo: e pur sedendo qual re in mezzo alle schiere, ero tuttavia consolatore degli afflitti.