Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Giobbe 29


font
BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 1974
1 - E continuò Giobbe, riprendendo la sua sentenza, e disse:1 Giobbe continuò a pronunziare le sue sentenze e disse:

2 «Oh! se io potessi tornare come ai mesi di prima, come ai giorni in cui Dio mi custodiva!2 Oh, potessi tornare com'ero ai mesi di un tempo,
ai giorni in cui Dio mi proteggeva,
3 Allorchè splendeva la sua lucerna sul mio capo, e alla sua luce camminavo fra le tenebre!3 quando brillava la sua lucerna sopra il mio capo
e alla sua luce camminavo in mezzo alle tenebre;
4 Com'ero ai giorni di mia giovinezza, allorchè Dio segretamente stava nella mia tenda;4 com'ero ai giorni del mio autunno,
quando Dio proteggeva la mia tenda,
5 quando l'Onnipotente era meco, e attorno a me stavano i miei ragazzi;5 quando l'Onnipotente era ancora con me
e i giovani mi stavano attorno;
6 quando i miei piedi guazzavano nella pannae dal sasso scaturivano per me ruscelli d'olio;6 quando mi lavavo in piedi nel latte
e la roccia mi versava ruscelli d'olio!
7 quando, incamminandomi verso la porta della città, mi preparavano il seggio sulla piazza!7 Quando uscivo verso la porta della città
e sulla piazza ponevo il mio seggio:
8 Vedendomi, i giovani si nascondevano, i vecchi s'alzavano e rimanevano in piedi;8 vedendomi, i giovani si ritiravano
e i vecchi si alzavano in piedi;
9 i maggiorenti cessavano di parlare, mettendosi il dito sulla bocca:9 i notabili sospendevano i discorsi
e si mettevan la mano sulla bocca;
10 i nobili ritenevano la lor voce, e la lor lingua s'attaccava al palato.10 la voce dei capi si smorzava
e la loro lingua restava fissa al palato;
11 L'orecchio che udiva mi proclamava beato, e l'occhio che vedeva mi testimoniava [la lode];11 con gli orecchi ascoltavano e mi dicevano felice,
con gli occhi vedevano e mi rendevano testimonianza,
12 giacchè io liberavo il povero che gridava [al soccorso], e l'orfano che non aveva difensore:12 perché soccorrevo il povero che chiedeva aiuto,
l'orfano che ne era privo.
13 la benedizione del pericolante veniva su di me, e al cuor della vedova porgevo io conforto;13 La benedizione del morente scendeva su di me
e al cuore della vedova infondevo la gioia.
14 di giustizia io m'ammantavo, e mi rivestivocome di manto e diadema del mio diritto.14 Mi ero rivestito di giustizia come di un
vestimento;
come mantello e turbante era la mia equità.
15 L'occhio io fui per il cieco, e il piede fui per lo storpio;15 Io ero gli occhi per il cieco,
ero i piedi per lo zoppo.
16 dei poveri ero io il padre, e la difesa di chi m'era ignoto io m'assumevo con zelo;16 Padre io ero per i poveri
ed esaminavo la causa dello sconosciuto;
17 spezzavo io le zanne del malvagio, e da' suoi denti cacciavo fuori la preda.17 rompevo la mascella al perverso
e dai suoi denti strappavo la preda.
18 E dicevo: - Nel mio niduccio io morirò, e come la palma moltiplicherò i miei giorni;18 Pensavo: "Spirerò nel mio nido
e moltiplicherò come sabbia i miei giorni".
19 La mia radice s'espande verso l'acque , e la rugiada dimora sui miei rami;19 La mia radice avrà adito alle acque
e la rugiada cadrà di notte sul mio ramo.
20 la mia gloria sempre si rinnova, e l'arco mio in mia mano ringiovanisce! -20 La mia gloria sarà sempre nuova
e il mio arco si rinforzerà nella mia mano.
21 Coloro che mi ascoltavano aspettavano la decisione, e tacevano intenti al mio consiglio;21 Mi ascoltavano in attesa fiduciosa
e tacevano per udire il mio consiglio.
22 dopo le mie parole non ardivano replicare, e su di essi cadeva a stille il mio discorso:22 Dopo le mie parole non replicavano
e su di loro scendevano goccia a goccia i miei detti.
23 aspettavano me come la pioggia, aprendo la loro bocca come [terreno] a pioggia tardiva.23 Mi attendevano come si attende la pioggia
e aprivano la bocca come ad acqua primaverile.
24 Se talvolta io sorridevo loro, ad essi non pareva vero, e lo splendore del mio volto non cadeva invano.24 Se a loro sorridevo, non osavano crederlo,
né turbavano la serenità del mio volto.
25 Quando gradivo andare da loro, mi assidevo per primo: e pur sedendo qual re in mezzo alle schiere, ero tuttavia consolatore degli afflitti.25 Indicavo loro la via da seguire e sedevo come capo,
e vi rimanevo come un re fra i soldati
o come un consolatore d'afflitti.