Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Giobbe 23


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Terza risposta di Giobbe ad Elifaz.

1- Ma Giobbe rispose e disse:2«Anche adesso è d'amarezza il mio discorso, e la mano che mi colpisce s'è aggravata sul mio gemito.3Oh! se io sapessi come ritrar Lui, e giungere fino al suo soglio!4Disporrei avanti a Lui la mia causa, e riempirei la mia bocca di querele;5saprei le parole ch'egli mi risponderebbecapirei ciò che mi direbbe.6Vorrei solo che con molta possanza non discutesse meco, nè con la grandezza della sua maestà m'opprimesse,7che usasse equità a mio riguardo, e la mia causa sarebbe vincitrice.8Se io vado verso oriente, egli non compare, se verso occidente, non lo scorgo:9se verso sinistra, che farò? non lo raggiungo, se mi volgo a destra, non lo vedo.10Eppur egli conosce la mia condotta, mi ha saggiato come oro che passa al fuoco.11All'orme di lui s'attenne il mio piede, la sua vita ho seguìto senza declinarne;12dai comandi delle sue labbra non mi dilungai, nel mio seno nascosi le parole della sua bocca.13Poichè egli è solo, e nessuno può impedire il suo progetto, e l'anima sua fa tutto ciò che vuole.14Quand'egli avrà compiuto la sua volontà a mio riguardo, anche molte altre cose simiglianti egli ha pronte.15E per questo della sua presenza io pavento, e riflettendo su lui sono assalito da timore.16Dio ha reso flaccido il mio cuore, e l'Onnipotente mi ha conturbato;17io invero non perisco per le imminenti tenebre, nè dalla caligine è ricoperto il mio volto.