Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Giobbe 31


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1- Un patto io conchiusi con gli occhi miei, di neppur pensare a una vergine:2giacchè qual parte avrebbe avuto in me Dio dall'alto, e quale eredità l'Onnipotente dall'eccelso?3La ruina non è forse per il disonesto, e la sventura per chi commette ingiustizia?4non vede forse [Dio] le mie strade, e tutti i passi miei non conta Egli?5Se ho proceduto con falsità, e s'affrettò verso la frode il mio piede,6che Egli mi pesi pure in bilance giuste, e Dio conoscerà la mia schiettezza.7Se il mio passo si scostò dalla [retta] via, e dietro agli occhi miei andò il mio cuore, e qualche macchia s'attaccò alle mie mani:8quando io seminerò, un altro mangi [il frutto], e i miei proventi vadano divelti.9Se il mio cuore fu sedotto per una donna, e alla porta del mio compagno stetti a spiare:10diventi mia moglie donna di piacere per altri, ed altri si curvino su lei.11Poichè è ben quella un'infamiae un'iniquità grandissima;12è un fuoco che fino alla ruina divora, e che sradica ogni rampollo.13Se sdegnai di venire a giudizio col mio servoe con la mia ancella, che si querelano contro di me:14che cosa potrei fare quando Dio sorgesse a giudicare, e quando facesse un'inchiesta che cosa gli risponderei?15Non mi ha forse formato nell'utero chi formò anche quello, e non ci ha fatti dentro al seno Uno stesso?16Se negai ai poverelli quel che chiedevano, e gli occhi della vedova feci aspettare [invano],17e se mangiai il mio boccone da me solo, senza che ne mangiasse anche l'orfano18- poichè fin dalla mia infanzia crebbe insiem con me la compassione, e dal seno di mia madre era uscita meco -19se disprezzai uno sventurato perchè non aveva veste, e il povero ch'era senza coperta:20se non mi hanno benedetto i fianchi di questo tale, e se dalla lana delle mie pecore egli non si scaldò:21se alzai la mano contro l'orfano, anche quando mi vedevo superiore nella porta;22caschi pur l'omero mio dalla sua giuntura, ed il mio braccio con l'ossa sue si spezzi,23poichè sempre temetti Dio come flutto rigonfio su me, e la maestà di lui io non potei sostenere.24Se stimai l'oro come mia fortezza, e verso l'oro puro esclamai: - O mia fiducia! -25se mi rallegrai per le molte mie ricchezze, e perchè molti beni stringeva la mia mano:26se contemplai il sole che fulgeva, e la luna che splendida incedeva,27e s'allietò in segreto il mio cuore, e portai la mano alla bocca per inviar baci:28questa sarebbe stata un'iniquità somma, e un rinnegare l'altissimo Dio;29se mi rallegrai della sventura di chi m'odiava, ed esultai perchè l'incolse un male,30e non impedii che la mia lingua peccassefacendo imprecazioni all'anima sua;31se non esclamarono i miei compagni di tenda: Chi c'è che delle sue vivande non si sia saziato?32poichè il pellegrino non rimase al di fuoriessendo aperta la mia porta al viandante:33se nascosi, come fa l'uomo, la mia mancanza, e celai nel mio petto la mia iniquità;34se ebbi timore della gran moltitudine, e lo sprezzo delle famiglie m'intimidì, e non piuttosto serbai il silenzioe non uscii dalla mia porta:35Oh! s'io avessi chi m'ascoltasse, sì che l'Onnipotente esaudisse il mio desiderio! Oh! se Egli che giudica scrivesse il libello [d'accusa]!36Sulla mia spalla [come trofeo] lo porterei, e me ne cingerei come fosse una corona!37A Lui di tutti i miei passi io darei conto, e [fiero] qual principe gli andrei incontro.38Se contro di me il mio terreno grida, ed insiem con esso i suoi solchi piangono;39se i suoi frutti mangiai senza pagarli, e l'anima degli agricoltori afflissi:40invece di frumenti mi nascano triboli, e invece di orzo, spine!»