Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Giobbe 14


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1- L'uomo generato da donna, breve tempo vive, di molte miserie è ripieno:2qual fiore egli spunta e si spezza, sfugge qual'ombra e mai non resta in uno stesso stato.3E tu ti degni d'aprir gli occhi tuoi sopra tale essere, e condurlo a giudizio con te?4Chi potrà rendere mondo chi fu concepito da seme immondo? Non tu forse, che sei solo?5Brevi sono i dì dell'uomo, il numero dei mesi suoi è presso di te:gli ponesti dei termini che non si potranno oltrepassare.6Allontanati alquanto da lui, sì ch'ei si riposi, fino a che giunga bramata come d'un mercenario, la sua giornata.7V'è per l'albero una speranza: qualor venga reciso, ancor rinverdisce, e i suoi rami germogliano;8se invecchi nel terreno la sua radice, e nella polvere perisca il suo ceppo,9ad un vapor d'acqua rigèrmina, e getta la chioma come quando fu piantato in principio.10Ma l'uomo quando sia morto, e spogliato e consunto - ov'è mai egli?11Come se si partissero le acque del mare, e il fiume si vuotasse e inaridisse,12così l'uomo, poi che giacque, non sorgerà: finchè non s'infranga il cielo, egli non si sveglierà, nè si leverà su dal suo sonno.13Oh! se tu negl'inferi mi nascondessi, mi occultassi fino al passar dell'ira tua, e mi stabilissi un tempo in cui ti ricordassi di me!14Che forse un uomo morto potrà rivivere? In tutti i dì della mia milizia aspettofino a che venga la mia muta [di guardia].15Tu mi chiamerai ed io ti risponderò, all'opera delle tue mani stenderai la mano.16Bensì tu hai contato i miei passi; ma perdona ai miei peccati!17Sigillasti come in una borsa i miei delitti; ma avesti cura della mia iniquità.18Il monte cadendo frantumasi, e la rupe si sposta dal suo luogo.19Le acque corrodono i macigni, e dall'alluvione a poco a poco la terra è consumata: così pure tu distruggerai l'uomo.20Per poco gli desti vigore, affinchè passasse via per sempre, sfigurerai il suo volto e lo scaccerai via.21Che i suoi figli siano onorati, ovvero inonorati - egli l'ignora;22ma, mentre vive, la sua carne fa doglia, e l'anima sua addosso a lui fa lutto.»