Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Giobbe 29


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BIBBIA RICCIOTTIDIODATI
1 - E continuò Giobbe, riprendendo la sua sentenza, e disse:1 E GIOBBE riprese il suo ragionamento, e disse:
2 «Oh! se io potessi tornare come ai mesi di prima, come ai giorni in cui Dio mi custodiva!2 Oh! fossi io pure come a’ mesi di prima, Come al tempo che Iddio mi guardava!
3 Allorchè splendeva la sua lucerna sul mio capo, e alla sua luce camminavo fra le tenebre!3 Quando egli faceva rilucere la sua lampana sopra il mio capo, E quando io camminava al suo lume, per mezzo le tenebre;
4 Com'ero ai giorni di mia giovinezza, allorchè Dio segretamente stava nella mia tenda;4 Come io era al tempo della mia giovanezza, Mentre il consiglio di Dio governava il mio tabernacolo;
5 quando l'Onnipotente era meco, e attorno a me stavano i miei ragazzi;5 Mentre l’Onnipotente era ancora meco, E i miei famigli mi erano d’intorno;
6 quando i miei piedi guazzavano nella pannae dal sasso scaturivano per me ruscelli d'olio;6 Mentre io lavava i miei passi nel burro, E le rocce versavano presso di me de’ ruscelli d’olio
7 quando, incamminandomi verso la porta della città, mi preparavano il seggio sulla piazza!7 Quando io andava fuori alla porta per la città, O mi faceva porre il mio seggio in su la piazza,
8 Vedendomi, i giovani si nascondevano, i vecchi s'alzavano e rimanevano in piedi;8 I fanciulli, veggendomi, si nascondevano; E i vecchi si levavano, e stavano in piè;
9 i maggiorenti cessavano di parlare, mettendosi il dito sulla bocca:9 I principali si rattenevano di parlare, E si mettevano la mano in su la bocca;
10 i nobili ritenevano la lor voce, e la lor lingua s'attaccava al palato.10 La voce de’ rettori era celata, E la lor lingua era attaccata al lor palato;
11 L'orecchio che udiva mi proclamava beato, e l'occhio che vedeva mi testimoniava [la lode];11 L’orecchio che mi udiva mi celebrava beato; L’occhio che mi vedeva mi rendeva testimonianza;
12 giacchè io liberavo il povero che gridava [al soccorso], e l'orfano che non aveva difensore:12 Perciocchè io liberava il povero che gridava, E l’orfano che non avea chi l’aiutasse.
13 la benedizione del pericolante veniva su di me, e al cuor della vedova porgevo io conforto;13 La benedizione di chi periva veniva sopra me; Ed io faceva cantare il cuor della vedova.
14 di giustizia io m'ammantavo, e mi rivestivocome di manto e diadema del mio diritto.14 Io mi vestiva di giustizia, ed ella altresì mi rivestiva; La mia dirittura mi era come un ammanto, e come una benda.
15 L'occhio io fui per il cieco, e il piede fui per lo storpio;15 Io era occhi al cieco, E piedi allo zoppo.
16 dei poveri ero io il padre, e la difesa di chi m'era ignoto io m'assumevo con zelo;16 Io era padre a’ bisognosi, E investigava la causa che mi era sconosciuta.
17 spezzavo io le zanne del malvagio, e da' suoi denti cacciavo fuori la preda.17 E rompeva i mascellari al perverso, E gli faceva gittar la preda d’infra i denti
18 E dicevo: - Nel mio niduccio io morirò, e come la palma moltiplicherò i miei giorni;18 Onde io diceva: Io morrò nel mio nido, E moltiplicherò i miei giorni come la rena.
19 La mia radice s'espande verso l'acque , e la rugiada dimora sui miei rami;19 La mia radice era aperta alle acque, E la rugiada era tutta la notte in su i miei rami.
20 la mia gloria sempre si rinnova, e l'arco mio in mia mano ringiovanisce! -20 La mia gloria si rinnovava in me, E il mio arco si rinforzava in mano mia.
21 Coloro che mi ascoltavano aspettavano la decisione, e tacevano intenti al mio consiglio;21 Altri mi ascoltava, ed aspettava che io avessi parlato; E taceva al mio consiglio.
22 dopo le mie parole non ardivano replicare, e su di essi cadeva a stille il mio discorso:22 Dopo che io avea parlato, niuno replicava; E i miei ragionamenti stillavano sopra loro.
23 aspettavano me come la pioggia, aprendo la loro bocca come [terreno] a pioggia tardiva.23 Essi mi aspettavano come la pioggia, Ed aprivano la bocca, come dietro alla pioggia della stagione della ricolta.
24 Se talvolta io sorridevo loro, ad essi non pareva vero, e lo splendore del mio volto non cadeva invano.24 Se io rideva verso loro, essi nol credevano, E non facevano scader la chiarezza della mia faccia.
25 Quando gradivo andare da loro, mi assidevo per primo: e pur sedendo qual re in mezzo alle schiere, ero tuttavia consolatore degli afflitti.25 Se mi piaceva d’andar con loro, io sedeva in capo, Ed abitava con loro come un re fra le sue schiere, E come una persona che consola quelli che fanno cordoglio