Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Giobbe 29


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BIBBIA RICCIOTTILA SACRA BIBBIA
1 - E continuò Giobbe, riprendendo la sua sentenza, e disse:1 Giobbe riprese a pronunciare i suoi versi dicendo:
2 «Oh! se io potessi tornare come ai mesi di prima, come ai giorni in cui Dio mi custodiva!2 "Chi mi renderà come ai giorni antichi, quando Dio mi proteggeva,
3 Allorchè splendeva la sua lucerna sul mio capo, e alla sua luce camminavo fra le tenebre!3 quando la sua lucerna brillava sopra il mio capo e alla sua luce camminavo in mezzo alle tenebre?
4 Com'ero ai giorni di mia giovinezza, allorchè Dio segretamente stava nella mia tenda;4 Com'ero ai giorni del mio autunno, quando l'amicizia di Dio riposava sulla mia tenda,
5 quando l'Onnipotente era meco, e attorno a me stavano i miei ragazzi;5 quando l'Onnipotente era ancora con me e i miei figli mi stavano intorno!
6 quando i miei piedi guazzavano nella pannae dal sasso scaturivano per me ruscelli d'olio;6 Lavavo i piedi nel latte e la roccia mi versava ruscelli d'olio.
7 quando, incamminandomi verso la porta della città, mi preparavano il seggio sulla piazza!7 Quando uscivo verso la porta della città e disponevo il mio seggio in piazza,
8 Vedendomi, i giovani si nascondevano, i vecchi s'alzavano e rimanevano in piedi;8 i giovani, vedendomi, si tiravano in disparte, gli anziani si alzavano rimanendo in piedi.
9 i maggiorenti cessavano di parlare, mettendosi il dito sulla bocca:9 I notabili si astenevano dal parlare e si ponevano la mano alla bocca.
10 i nobili ritenevano la lor voce, e la lor lingua s'attaccava al palato.10 La voce dei capi si smorzava e la loro lingua si incollava al palato.
11 L'orecchio che udiva mi proclamava beato, e l'occhio che vedeva mi testimoniava [la lode];11 L'orecchio che mi ascoltava, mi proclamava felice, e l'occhio che mi vedeva, mi rendeva testimonianza;
12 giacchè io liberavo il povero che gridava [al soccorso], e l'orfano che non aveva difensore:12 soccorrevo il povero che chiedeva aiuto e l'orfano che nessuno assisteva.
13 la benedizione del pericolante veniva su di me, e al cuor della vedova porgevo io conforto;13 La benedizione del morente scendeva su di me e rendevo la gioia al cuore della vedova.
14 di giustizia io m'ammantavo, e mi rivestivocome di manto e diadema del mio diritto.14 Mi ero rivestito di giustizia come di un vestimento, la mia equità era come mantello e turbante.
15 L'occhio io fui per il cieco, e il piede fui per lo storpio;15 Ero occhi per il cieco e piedi per lo zoppo;
16 dei poveri ero io il padre, e la difesa di chi m'era ignoto io m'assumevo con zelo;16 ero padre per i poveri ed esaminavo la causa dello sconosciuto.
17 spezzavo io le zanne del malvagio, e da' suoi denti cacciavo fuori la preda.17 Spezzavo le mascelle dell'iniquo e dai suoi denti strappavo la preda.
18 E dicevo: - Nel mio niduccio io morirò, e come la palma moltiplicherò i miei giorni;18 E pensavo: "Spirerò nel mio nido; aumenterò i miei anni come la sabbia.
19 La mia radice s'espande verso l'acque , e la rugiada dimora sui miei rami;19 La mia radice si alimenterà alle acque e la rugiada cadrà di notte sul mio ramo.
20 la mia gloria sempre si rinnova, e l'arco mio in mia mano ringiovanisce! -20 Il mio prestigio sarà sempre nuovo e il mio arco si rinforzerà nella mia mano".
21 Coloro che mi ascoltavano aspettavano la decisione, e tacevano intenti al mio consiglio;21 Mi ascoltavano in fiduciosa attesa e tacevano per udire il mio consiglio.
22 dopo le mie parole non ardivano replicare, e su di essi cadeva a stille il mio discorso:22 Dopo che avevano parlato, non replicavano; su di loro cadevano goccia a goccia i miei detti.
23 aspettavano me come la pioggia, aprendo la loro bocca come [terreno] a pioggia tardiva.23 Li attendevano come si aspetta la pioggia, e li bevevano come acqua di primavera.
24 Se talvolta io sorridevo loro, ad essi non pareva vero, e lo splendore del mio volto non cadeva invano.24 Se scherzavo, non credevano, e non lasciavano cadere nemmeno un gesto del mio favore.
25 Quando gradivo andare da loro, mi assidevo per primo: e pur sedendo qual re in mezzo alle schiere, ero tuttavia consolatore degli afflitti.25 Seduto come capo, fissavo loro la via, e vi rimanevo come un re fra le sue schiere; dove li guidavo, si lasciavano condurre.