Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Tobia 1


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Meriti di Tobia.

1- Tobia, della tribù e della città di Neftali (che è nell'alta Galilea sopra Naasson, dopo la via che conduce ad occidente, ed ha a sinistra la città di Sefet),2fu fatto prigioniero al tempo di Salmanasar re degli Assiri. Ma pure essendo in schiavitù non lasciò la via della verità,3tanto che di tutto quel che poteva avere faceva parte ogni giorno ai fratelli compagni d'esilio della sua tribù.4Anche quand'era de' più giovani della tribù di Neftali, in tutte le sue azioni non si comportò mai da ragazzo.5Quando tutti andavano [a prestar culto] ai vitelli d'oro fatti fare da Geroboamo re d'Israele, egli solo fuggiva il consorzio degli altri;6se n'andava in Gerusalemme al tempio del Signore, ed ivi adorava il Signore Dio d'Israele, offrendo fedelmente tutte le sue primizie e decime,7tanto che ogni tre anni distribuiva ai proseliti ed ai forestieri tutta la loro decima.8Queste e le altre simili prescrizioni egli aveva osservate sin da fanciullo, secondo la legge di Dio.9Fatto poi uomo, aveva preso per moglie Anna, della sua tribù, e generato da lei un figlio, al quale aveva messo il suo stesso nome,10insegnandogli fin dall'infanzia a temere Dio, ed a fuggire ogni peccato.11Quando fu condotto in schiavitù con la moglie ed il figlio nella città di Ninive, insieme a tutta la sua tribù,12mentre gli altri mangiavano degli alimenti de' gentili, egli serbò pura la sua anima, e mai si contaminò co' loro cibi.13Ed essendo con tutto il suo cuore rimasto fedele a Dio, Dio gli fece trovar favore presso il re Salmanasar,14il quale gli dette facoltà d'andare ovunque volesse, e libertà di far tutto quel che voleva.15Si recava dunque da quelli ch'erano prigionieri, e dava a loro ammonimenti salutari.16Venuto poi in Rages, città de' Medi, avendo dieci talenti d'argento de' quali era stato regalato dal re,17visto tra i molti suoi connazionali Gabelo, della sua tribù, in bisogno, dette a lui quella somma d'argento, dietro ricevuta in scritto.

Sue tribolazioni.

18Dopo poi molto tempo, morto il re Salmanasar, regnando in sua vece Sennacherib suo figlio il quale aveva in odio i figli d'Israele,19Tobia ogni giorno andava a visitare quei della sua parentela, li consolava, e soccorreva ciascuno, come poteva, delle proprie sostanze,20Dava da mangiare agli affamati, vestiva gl'ignudi, seppelliva i morti, e gli uccisi.21Quando li re Sennacherib fu tornato dalla Giudea fuggendo il flagello che su di lui per la sua bestemmia aveva inviato il Signore, uccidendo egli per ira molti de' figli d'Israele, Tobia ne seppelliva i cadaveri.22Come ciò fu annunziato al re, comandò che egli fosse ucciso, e confiscò tutte le sue sostanze.23Tobia però col figlio e con la moglie, spogliato di tutto, fuggi, e potè nascondersi, perchè era amato da molti.24Ma quarantacinque giorni dopo, il re fu ucciso da' suoi propri figli;25e Tobia rientrò nella sua casa, e tutti i suoi averi gli furono restituiti.