Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Qoelet 1


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Titolo e argomento del libro: tutto è vanità.

1- Detti dell'Ecclesiaste, figliuolo di David, re di Gerusalemme.2Vanità delle vanità - dice l'Ecclesiaste - vanità delle vanità! e tutto è vanità.3Che vantaggio ha l'uomo di tutta la sua fatica con cui si travaglia sotto il sole?4Passa una generazione e ne succede un'altra, e la terra sussiste sempre.5Sorge il sole e tramontae s'affretta al suo posto, donde si leva ancora.6S'avanza verso mezzodì e volge a settentrione[e] va intorno il vento, girando per ogni dove, e torna quindi sui suoi giri.7Tutti i fiumi sboccano nel mare e il mare non trabocca: al luogo donde i fiumi scaturiscono, ivi fan ritorno per rifluir novamente.8Ogni cosa è in travaglio, nè può l'uomo spiegarlo a parole: l'occhio non si sazia di vedere, nè mai è pieno l'orecchio d'ascoltare.9[Eppure] che è ciò ch'è stato? quello stesso che sarà che è ciò ch'è accaduto? quello stesso che accadrà.10Non c'è nulla di nuovo sotto il sole, nè alcuno può dire:«Guarda, questa cosa è nuova!», poichè essa esisteva già ne' tempi andati, prima di noi.11Non resta memoria delle cose antiche!ma neppur di quelle che son per accadere vi sarà ricordopresso quei che verran più tardi.

Vanità dell'umana sapienza.

12Io, l'Ecclesiaste, fui re d'Israele in Gerusalemme.13E mi detti con tutto l'animo a cercare ed esplorar per mezzo della sapienzatutto quanto si fa sotto il sole. Questa triste occupazioneDio ha dato agli uomini, perché si travaglino in essa!14Tutto io vidi quel che si fa sotto il sole, ed ecco tutto è vanità e afflizione di spirito!15I perversi difficilmente si raddrizzano, e degli stolti il numero è infinito.16Dissi in cuor mio: «Ecco ch'io son diventato grande, e ho sorpassato in sapienza quanti furon prima di me in Gerusalemme. Molte cose ha approfondito con sapienza la mente mia, e ho imparato [molto].17Ho applicato il mio cuore ad apprender la saggezza, e a conoscer l'insipienza e la stoltezza, e mi sono accorto che anche in questo è travaglio e afflizione di spirito».18Perchè in molta sapienza, molta inquietudine, e chi aumenta il sapere, aumenta il travaglio.