Salmi 138

NOVA VULGATA	BIBBIA MARTINI
1 David. Confitebor tibi, Domine, in toto corde meo, quoniam audisti verba oris mei. In conspectu angelorum psallam tibi,	1 Salmo di David. Signore, tu hai fatto saggio di me, e mi hai conosciuto: tu hai conosciuto il mio stare, e il mio andare.
2 adorabo ad templum sanctum tuum; et confitebor nomini tuo propter misericordiam tuam et veritatem tuam, quoniam magnificasti super omne nomen eloquium tuum.	2 Tu da lungi vedesti i miei pensieri: osservasti il filo de' passi miei.
3 In quacumque die invocavero te, exaudi me; multiplicabis in anima mea virtutem.	3 E le mie vie tutte tu prevedesti; anche quando parola non è sulla mia lingua.
4 Confitebuntur tibi, Domine, omnes reges terrae, quia audierunt eloquia oris tui.	4 Ecco che tu, o Signore, le cose tutte hai conosciute, le ultime, e le antiche: tu mi formasti, e ponesti sopra di me la tua mano.
5 Et cantabunt vias Domini, quoniam magna est gloria Domini;	5 Mirabile si è rendnta in me la tua sapienza: ella è molto elevata, e ad essa non potrò io aggiungere.
6 quoniam excelsus Dominus et humilem respicit et superbum a longe cognoscit.	6 Dove anderò io lontan dal tuo spirito, e dove fuggirò io lontano dalla tua faccia?
7 Si ambulavero in medio tribulationis, vivificabis me; et contra iram inimicorum meorum extendes manum tuam, et salvum me faciet dextera tua.	7 Se salirò al cielo ivi se' tu; se scenderò nell'inferno, tu se' presente.
8 Dominus perficiet pro me; Domine, misericordia tua in saeculum: opera manuum tuarum ne despicias.	8 Se io prenderò le ali al mattino, e anderò a stare nelle ultime parti del mare:
	9 Colà pure mi guiderà la tua mano, e sarò sotto il potere della tua destra.
	10 E io dissi: Forse mi occulteranno le tenebre: ma la notte è luce, che mi disvela ne' miei piaceri.
	11 Perocché le tenebre non sono oscure per te, e la notte sarà illuminata come il giorno: il buio, e la luce son la stessa cosa per lui.
	12 Perocché tu se' padrone de' miei affetti: prendesti cura di me fin dal seno di mia madre.
	13 Darò lode a te, perché sommamente grande ti se' dimostrato: le opere tue son mirabili, e troppo bene il conosce l'anima mia.
	14 Non sono ignote a te le mie ossa lavorate, nel segreto, la mia sostanza lavorata nelle viscere della terra.
	15 Gli occhi tuoi mi videro quand'io era informe: or tutti nel tuo libro saranno scritti: nuovi giorni si formeranno, e neppur uno ne mancherà.
	16 Ma sono grandemente onorati da me, o Dio, gli amici tuoi: grandemente possente è divenuto il loro impero.
	17 Se vorrò contarli saran più che l'arene del mare: mi alzai, e sono ancora con te.
	18 Se tu, o Dio, porrai a morte i peccatori: ritiratevi da me, o uomini sanguinarj:
	19 Perché voi dite drento di voi: inutilmente si farann' eglino padroni di tue cittadi.
	20 E non ho io odiati, o Signore, quelli, che ti odiano? E mi struggeva a cagione de' tuoi nemici?
	21 Con odio perfetto io gli odiava, e ni si son fatti nemici.
	22 Provami, o Signore, e il mio cuore disamina: interrogami, e riconosci i miei andamenti.
	23 E vedi se per la via di iniquità io cammini: e per la via dell'eternità mi conduci.