Isaia 51
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BIBBIA MARTINI | BIBBIA CEI 1974 |
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1 Udite me voi, che seguite la giustizia, e cercate il Signore: ponete mente alla pietra, donde voi foste tagliati, e alla sorgiva, donde voi foste tratti. | 1 Ascoltatemi, voi che siete in cerca di giustizia, voi che cercate il Signore; guardate alla roccia da cui siete stati tagliati, alla cava da cui siete stati estratti. |
2 Ponete mente ad Abramo padre vostro, e a Sara, la quale vi partorì: e perocché lui, che era solo chiamai, e lo benedissi, e lo moltiplicai. | 2 Guardate ad Abramo vostro padre, a Sara che vi ha partorito; poiché io chiamai lui solo, lo benedissi e lo moltiplicai. |
3 Il Signore adunque consolerà Sionne, e tutte le sue rovine ristorerà, fe i suoi deserti renderà come luoghi di delizia, e la sua solitudine come giardino del Signore. Gaudio, e letizia sarà con lei, rendimento di grazie, e voci di laude. | 3 Davvero il Signore ha pietà di Sion, ha pietà di tutte le sue rovine, rende il suo deserto come l'Eden, la sua steppa come il giardino del Signore. Giubilo e gioia saranno in essa, ringraziamenti e inni di lode! |
4 Badate a me, popol mio, e ascoltami, o mia tribù: perocché da me uscirà la legge, e la mia giustizia ad illuminazione de' popoli poserà sopra di essi. | 4 Ascoltatemi attenti, o popoli; nazioni, porgetemi l'orecchio. Poiché da me uscirà la legge, il mio diritto sarà luce dei popoli. |
5 Sta per venire il mio giusto, il Salvatore, ch'io mando, s'è messo per istrada, e le braccia mie reggeranno i popoli: me aspetteranno le isole, e nel braccio mio spereranno. | 5 La mia vittoria è vicina, si manifesterà come luce la mia salvezza; le mie braccia governeranno i popoli. In me spereranno le isole, avranno fiducia nel mio braccio. |
6 Alzate al cielo gli occhi vostri, e mirate giù in terra: perocché i cieli svaniranno come fumo, e la terra si consumerà come una veste, e i suoi abitatori periranno com'ella. Ma la salute ch'io mando, starà in sempiterno, e non verrà meno la mia giustizia. | 6 Alzate al cielo i vostri occhi e guardate la terra di sotto, poiché i cieli si dissolveranno come fumo, la terra si logorerà come una veste e i suoi abitanti moriranno come larve. Ma la mia salvezza durerà sempre, la mia giustizia non sarà annientata. |
7 Udite me voi, che sapete quello, che è giusto, popolo mio, nel cuor di cui è la mia legge: Non temete gli obbrobri degli uomini, non temete le loro bestemmie; | 7 Ascoltatemi, esperti della giustizia, popolo che porti nel cuore la mia legge. Non temete l'insulto degli uomini, non vi spaventate per i loro scherni; |
8 Imperocché gli consumerà il venne come una veste, e come lana saran divorati dalla tignuola: ma la salute, ch'io mando, starà in sempiterno, e la mia giustizia per tutte le generazioni. | 8 poiché le tarme li roderanno come una veste e la tignola li roderà come lana, ma la mia giustizia durerà per sempre, la mia salvezza di generazione in generazione. |
9 Alzati, alzati, ammantati di fortezza, o braccio del Signore: alzati come negli antichi giorni, e alle passate etadi. Non se' tu quello, che percuotesti il superbo, feristi il dragone! | 9 Svegliati, svegliati, rivestiti di forza, o braccio del Signore. Svegliati come nei giorni antichi, come tra le generazioni passate. Non hai tu forse fatto a pezzi Raab, non hai trafitto il drago? |
10 Non se' tu quello, che seccasti il mare, le acque dell'abisso tempestoso, che nel profondo del mare facesti strada, per cui passassero i deliberati? | 10 Forse non hai prosciugato il mare, le acque del grande abisso e non hai fatto delle profondità del mare una strada, perché vi passassero i redenti? |
11 Adesso pure quei, che il Signore ha redenti ritorneranno, e verranno a Sionne cantando laude, coronati di sempiterna allegrezza, gaudio, e allegrezza avran costante, e fuggirà il dolore, e i gemiti. | 11 I riscattati dal Signore ritorneranno e verranno in Sion con esultanza; felicità perenne sarà sul loro capo; giubilo e felicità li seguiranno; svaniranno afflizioni e sospiri. |
12 Io, io stesso vi consolerò: chi se' tu, che tema un uom mortale, e un figliuolo dell'uomo, che seccherà come l'erba? | 12 Io, io sono il tuo consolatore. Chi sei tu perché tema uomini che muoiono e un figlio dell'uomo che avrà la sorte dell'erba? |
13 E ti se' scordato del Signor, che ti fece, che distese i cieli, e fondò la terra: e tutto di hai avuto paura del furor di colui, che ti affliggeva, e si preparava a sterminarti: dov'è adesso il furor del tiranno? | 13 Hai dimenticato il Signore tuo creatore, che ha disteso i cieli e gettato le fondamenta della terra. Avevi sempre paura, tutto il giorno, davanti al furore dell'avversario, perché egli tentava di distruggerti. Ma dove è ora il furore dell'avversario? |
14 Presto verrà colui, che viene ad aprire: egli non farà morire fino allo esterminio, e il pane di lui non verrà meno. | 14 Il prigioniero sarà presto liberato; egli non morirà nella fossa né mancherà di pane. |
15 Ed io sono il Signore Dio tuo che sconvolgo il mare, e gonfiano i suoi flutti. Signor degli eserciti è il nome mio. | 15 Io sono il Signore tuo Dio, che sconvolge il mare così che ne fremano i flutti, e si chiama Signore degli eserciti. |
16 A te ho poste in bocca le mie parole, e ti ho custodito all'ombra della mia mano, affinchè tu pianti i cieli, e fondi la terra, e dica a Sionne: Tu se' il mio popolo. | 16 Io ho posto le mie parole sulla tua bocca, ti ho nascosto sotto l'ombra della mia mano, quando ho disteso i cieli e fondato la terra, e ho detto a Sion: "Tu sei mio popolo". |
17 Alzati, alzati, levati su, o Gerusalemme, tu che dalla man del Signore hai bevuto il calice dell'ira sua, hai bevuto il calice sonnifero fino al fondo, lo hai succhiato sino alla feccia. | 17 Svegliati, svegliati, alzati, Gerusalemme, che hai bevuto dalla mano del Signore il calice della sua ira; la coppa della vertigine hai bevuto, l'hai vuotata. |
18 Tra tutti i figli, che ella ha generati, non è chi sia a lei di sostegno, e tra tutti i figliuoli, che ella ha allevati, non è chi la prenda per mano. | 18 Nessuno la guida tra tutti i figli che essa ha partorito; nessuno la prende per mano tra tutti i figli che essa ha allevato. |
19 Due son le sciagure, che hai in contrate. Chi si affliggerà per te? Devastazione, e sterminio, e fame, e spada. Chi ti consolerà? | 19 Due mali ti hanno colpito, chi avrà pietà di te? Desolazione e distruzione, fame e spada, chi ti consolerà? |
20 I tuoi figliuoli giaccion per terra, stanno assopiti a' capi di tutte le strade, come un orige preso alla rete: satolli d'ira del Signore, e di sua vendetta. | 20 I tuoi figli giacciono privi di forze agli angoli di tutte le strade, come antilope in una rete, pieni dell'ira del Signore, della minaccia del tuo Dio. |
21 Per questo ascolta tu poverina, ed ebbra, ma non di vino. | 21 Perciò ascolta anche questo, o misera, o ebbra, ma non di vino. |
22 Queste cose dice il tuo Dominatore, il Signore, e Dio tuo, che combatterà pel suo popolo: Ecco che io ho a te tolto di mano il calice sonnifero, la feccia del calice dell'ira mia, tu nol beverai mai più. | 22 Così dice il tuo Signore Dio, il tuo Dio che difende la causa del suo popolo: "Ecco io ti tolgo di mano il calice della vertigine, la coppa della mia ira; tu non lo berrai più. |
23 E porrollo in mano a quelli, che ti hanno umiliata, e hanno detto a te: prostrati, affinchè noi passiamo; e tu desti il tuo corpo come terra, e come strada a que', che passavano. | 23 Lo metterò in mano ai tuoi torturatori che ti dicevano: Cùrvati che noi ti passiamo sopra. Tu facevi del tuo dorso un suolo e come una strada per i passanti". |