Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Isaia 54


font

Invita la Chiesa a rallegrarsi, perchè colla aggregazione delle genti ella sarà più grande assai della sinagoga, e si stenderà pel mondo tutto, e sarà sempre protetta da Dio, e sarà edificata di pietre preziose, e fondata nella giustizia: e tutti i suoi figli saranno istruiti da Dio, e avranno gran pace.

1Rallegrati, o sterile, che non partorisci: canta inni di laude, e di gioia tu, che non eri feconda; perchè molti più sono i figliuoli della abbandonata, che di colei, che avea marito, dice il Signore.2Prendi più ampio sito per le tue tende, e dilata senza risparmio le pelli de' tuoi padiglioni: allunga le tue funi, e rinforza i tuoi chiodi;3Perocché tu ti farai largo a destra, ed a sinistra: e la tua prole signoreggerà le nazioni, e abiterà le città deserte.4Non temere: tu non sarai confusa né avrai da arrossire, né da vergonarti perchè della confusione di tua adolescenza non avrai più memoria, né dell'obbrobrio di tua vedovanza più ti sovverrà.5Imperocché tuo Signore sarà colui, che ti ha creata: il nome suo è, Signor degli eserciti, e il tuo Redentore, il Santo d'Israele sarà chiamato il Dio di tutta la terra.6Perocché come donna abbandonata, e afflitta di spirito ti ha chiamato il Signore, e come sposa repudiata ne' più verdi anni, dice il tuo Dio.7Per un punto, per poco tempo ti ho abbandonata, e con grandi misericordie ti accoglierò.8Nel momento dell'ira ascosi per poco a te il mio volto, e con sempiterna misericordia ho avuto di te pietà, dice il Signore, che t'ha redenta.9Questo è adesso per me come quando nei giorni di Noè io giurai di non mandar più sulla terra le acque: cosi ho giurato di non aver ira contro di te, e di non farti rimprovero;10Imperocché i monti saranno smossi, e i colli vacilleranno, ma la misericordia mia non ritirerassi da te, e la mia alleanza di pace sarà immobile: ha detto il Signore, che ha compassione di te.11Poverella sbattuta dalla tempesta, e priva d'ogni consolazione. Ecco, che io disporrò per ordine le tue pietre, e i fondamenti tuoi farò di saffiri.12E farò di jaspide i tuoi baluardi, e le tue porte di pietre scolpite, e tutto il tuo circuito di pietre preziose.13Tutti i tuoi figliuoli avranno il Signore per maestro, e abbondanza di pace.14E tu sarai fondata nella giustizia: tu sarai sicura dalla fraude, e non ne avrai da temere: e dallo spavento, che a te non si accosterà.15Ecco, che il forestiero, che non era con me, verrà, quegli, che una volta era straniero per te, si unirà teco.16Io ho creato il fabbro, che accende col soffio i carboni per formare uno strumento per l'opera sua, ed io ho creato l'uccisore, che stermina.17Nissun'arme preparata contro di te farà colpo, e giudicherai qualunque e lingua, che resisterà a te in giudizio.18Questa è l'eredità de' servi del Signore, e la loro giustizia è presso di me, dica il Signore.

Note:

54,1:Rallegrati, o sterile, che non partorisci: ec. Viene adesso il Profeta a dimostrare i frutti della passione e della morte di Cristo, e qual sia quella discendenza di lunga durata, di cui parlò cap. LIII. 10. Parla adunque Isaia alla nuova chiesa, alla chiesa di Cristo, la quale e di Giudei dovea esser formata e di tutti i popoli del gentilesimo: ma il gentilesimo prima della venuta di Cristo era regione deserta e sterile, senza Dio, senza fede, senza figli, i quali degni fossero di essere da Dio riconosciuti per suoi: ma questa sposa abbandonata fu per Cristo renduta feconda e felice e ricca di tutti i doni spirituali assai più della Sinagoga, che da lungo tempo era stata ella sola in possesso di avere Dio per suo sposo, e di godere de' beni di lui. Queste belle parole di Isaia sono così spiegate della Chiesa delle nazioni, Gal. IV. 27. Vedi questo luogo.
Notisi solamente, che con gran senso il Profeta non tolse assolutamente la fecondità alla Sinagoga, ma a lei preferì la Chiesa delle nazioni, dicendo: Molti più sono i figliuoli dell'abbandonata, che di colei, che avea marito; perocchè (come notò s. Girolamo) ella e negli Apostoli e per mezzo di essi generò il primo popolo della nascente chiesa, che fu tutto di Giudei.
Canta inni di laude e di gioia. Letteralmente: Canta inni di laude, e nitrisci; spiegando il Profeta la grandezza del gaudio colla similitudine del cavallo, il quale fieramente nitrisce nella vittoria. Vedi Job, XXXIX. 19.25.

54,2:Prendi più ampio sito ec. La tua famiglia, che crescerà immensamente, ha bisogno di padiglione vasto e di grande stabilità. Dove il Profeta dice: rinforza i tuoi chiodi, vale a dire i chiodi, che servono a piantare e tener fermo il padiglione, egli ha voluto accennare il privilegio della nuova Chiesa, la quale sarà stabile sino alla fine de' secoli.

54,3:E la tua prole signoreggerà ec. I tuoi figliuoli, gli Apostoli e i primi predicatori del Vangelo, faranno la spirituale conquista di tutte le genti, che erano ridotte cone arido e steril deserto.

54,4:Della confusione di tua adolescenza non avrai più memoria, ec. Vuol dire il Profeta, che Dio chiamerà a sè e prenderà per isposa la Gentilità abbandonata e fino ab antico rigettata da Dio, e feconda la renderà di figli e di ogni virtù in tal guisa, che ella nella sua felicità e nella sua gloria si scorderà della sua antica sterilità e della sua ignominia. Le genti dopo l'alleanza fatta da Dio con Noè non istetter molto a scordarsi del lor Creatore, e a cadere nella idolatria, in cui perseverarono fino a Cristo. E tutto quel tempo dal cominciamento della idolatria in poi è qui notato come l'adolescenza di questa donna, cioè della Gentilità.

54,5:Tuo Signore sarà colui, che ti ha creata: ec. La voce Signore, qui vale sposo e marito, perocchè nell'Ebreo una stessa voce l'uno e l'altro significa, perchè il marito, secondo la comune legge di natura, è signore della moglie e suo capo, come dice l'Apostolo. E vedesi, che questo titolo davasi dalle donne Ebree a' ma riti, si vede, dico, non solo dall'esempio di Sara, Gen. xviII. 12., ma ancora da quello di Bethsabea, 3. Reg. I. 17.

54,6:Perocchè come donna abbandonata, ec. Il Santo d'Israele sarà tuo sposo e tuo redentore, perchè tu eri una poverella abbandonata e derelitta e miserabile, e da tanta miseria e da tanto obbrobrio ti libererà il tuo Dio, che ti prenderà per isposa, perchè molto più è egli misericordioso, che tu non se' miserabile.

54,7:Per un punto, perpoco tempo ti ho abbandonata, ec. Il lungo spazio, che corse dall'alienazione delle genti da Dio fino a Cristo, è detto un punto ed un poco di tempo rispetto alla eternità di Dio.

54,8:E con sempiterna misericordia ho avuto di te pietà. Dice con misericordia sempiterna, perchè la nuova chiesa non sarà mai ripudiata, come avvenne della Sinagoga; ma sarà amata e protetta in eterno.

54,9:Come quando ne' giorni di Noè io giurai ec. Come stabile e ferma è stata e sarà la promessa giurata, ch'io feci a Noè di non più mandar diluvio sopra la terra, così immutabile sarà questa mia promessa di non rigettare giammai la chiesa di Cristo. Rammenta Noè,perchè questi come riparatore del genere umano fu figura di Cristo redentore, come le acque del diluvio furono figura del battesimo di Cristo e l'Arca di Noè figura della Chiesa, nella quale sola è salute. Vedi I. Pet. III. 20. Justin. M. contr. Tryphon.
E di non farti rimprovero. La Chiesa adunque non meriterà giammai i rimproveri del suo sposo, perchè ella sarà sempre ferma nella verità, nè mai si ritirerà da Cristo, onde nel versetto seguente si dice, che potranno smuoversi le montagne, ma non mai alterarsi l'alleanza di Dio colla sua Chiesa. Sarebbe giusto, che a queste si forti e replicate promesse riflettessero gli eretici degli ultimi tempi, i quali per avere un titolo di separarsi dalla Chiesa, non ebber vergogna di dire, che ella avea fornicato, idolatrato, ec.; bestemmia, che va a ferire non tanto la Chiesa, quanto lo stesso Dio, di cui si avviliscono e si annientano le promesse. E sono questi quelli uomini, che fanno professione di venerare e studiar le Scritture, e di averle per unica regola di lor credenza, mentre col fatto dimostrano, che nè alle Scritture credo no nè a Dio.

54,11:E i fondamenti tuoi farò di saffiri. Qui e nel versetto che segue si descrive la fabbrica della città santa, cioè della Chiesa, fabbrica d'immensa solidità e ricchezza; e questa descrizione fu imitata da s. Giovanni Apoc. XXI.

54,12:E le tue porte di pietre scolpite. Ornate con varie sculture ed emblemi.
E' tutto il tuo circuito. Le mura, che ti circondano. Ognun vede, che con tutta questa allegoria voglion significarsi i preziosissimi doni dello Spirito santo, le grazie, e tutti i beni spirituali, onde sarà miracolosamente or nata e renduta fortissima e insuperabile la Chiesa.

54,13:Avranno il Signore per maestro. Lo stesso Figliuolo di Dio di sua propria bocca istruirà i nuovi fedeli nel tempo della sua vita mortale, seguiterà dipoi a istruirli mediante i lumi dello Spirito santo, che da lui sarà mandato sopra di essi. Vedi Jo. VI. 45. Jerem. XXXI. 33.

54,14:E tu sarai fondata nella giustizia: ec. Tu, Città santa, fondata nella vera giustizia e santità, sarai sicura, primo, dalle fraudi de' tuoi nemici visibili e invisibili, particolarmente dalle fraudi del demonio; secondo, sarai sicura dagli assalti violenti, che io terrò lontani da te.

54,15:Ecco, che il forestiero, che ec. I Gentili, già alieni da me, e tuoi nemici, si uniranno teco, e te faranno più grande e più forte.

54,16:Ho creato il fabbro ....e l'uccisore, che stermina. Non temere i nemici; perocchè tu dei sapere, che il fabbro che fa gli strumenti onde poi formare delle armi, lance, spade ec., è nelle mie mani, ed è ancora nelle mani mie il soldato, che queste armi adopra a uccidere e sterminare. Tutti costoro sono mie creature, ed io pos so fare, che a te non facciano verun male.

54,17:E giudicherai qualunque lingua, ec. Queste parole ancora non possono piacere agli eretici. La Chiesa giudicherà, cioè condannerà qualunque lingua, la quale in giudizio si ribelli e faccia opposizione alla Chiesa, la quale ha da Dio la podestà di giudicare inappellabilmente in tutto quello, che riguarda la fede. Questa è l'eredità de' servi del Signore. I servi del Signore, che stanno nella Chiesa, goderanno di tutti i beni di essa, i quali beni sono quasi la ereditaria loro porzione. E la loro giustizia è presso di me. Vale a dire: le opere di giustizia, che si fanno da essi, non sono dimenticate, ma presso di me si conservano, per rimunerarle un giorno con eterna mercede.