Scrutatio

Martedi, 16 aprile 2024 - Santa Bernadette Soubirous ( Letture di oggi)

Isaia 12


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Cantico di laude, e di ringraziamento a Cristo vincitore, e salvatore.

1E tu dirai in quel giorno: A te darò laude, o Signore, perchè tu eri sdegnato con me: il furor tuo si è dileguato, e tu mi hai consolato.2Ecco Dio mio Salvatore, agirò con fidanza, e non temerò; perocché mia fortezza, e mia gloria è il Signore, ed egli è mia salute.3Attignerete acque con gaudio dalle fonti del Salvatore:4E direte in quel giorno: Rendete grazie al Signore, e invocate il nome di lui: annunziate i consigli di lui alle genti: ricordatevi come eccelso egli è il nome di lui.5Date laude al Signore, perchè grandi cose egli ha fatte: divulgate queste cose per tutta la terra.6Esulta, e canta inni di lode, casa di Sion: perocché grande è in mezzo a te il santo d'Israele.

Note:

12,1:E tu dirai in quel giorno: ec. Siccome dopo il passaggio del mare rosso Mosè e gli Ebrei liberati dal duro giogo di Faraone cantarono a Dio il celebre inno di ringraziamento e di lode, così il Profeta dopo di aver dimostrato di sopra quello, che Dio farà per liberare dalla schiavitù del diavolo e del peccato i Cristiani, mette loro in bocca un magnifico cantico, col quale i benefizi di lui celebrano con gran letizia, e alla somma carità di lui ne rendono grazie. E tu dirai ec. E tu, popolo de' reden ti, popolo di acquisto, allorchè vedrai adempiuto da Cristo quello che io ho predetto, tu allora dirai e canterai in tal guisa: A te darò laude, o Signore, perchè essendo tu giustamente sdegnato meco per le mie colpe, col sa crifizio del tuo diletto figliuolo ti se' placato, e il tuo sdegno si è cangiato in misericordia e carità, e col per dono de' miei peccati hai inondata di consolazione l'anima mia.

12,2:Ecco Dio mio Salvatore, ec. Si potrebbe tradurre: Ecco Dio, il mio Gesù, benchè nell'Ebreo strettamente: Ecco Dio, mia salute; perocchè sembra sempre accennato il nome proprio dell'Emmanuele. Ma con questa ma niera di parlare: Ecco Dio ec. viene a significarsi ed esprimersi la meraviglia, lo stupore, la grandezza del gaudio, la tenerezza dell'affetto con cui un'anima mira questo Salvatore divino autore di sua salute, venuto a cercarla, a riscattarla, a ricolmarla di benefizi e di grazie, quando ella giaceva nelle tenebre e nell'ombra di morte e degna solo dell'ira di Dio e della dannazione. Ma quest'anima liberata da Cristo divenuto sua giustizia, sua redenzione e sua santificazione, si riempie non sol di fidanza grande, ma ancor di fortezza, per cui nulla teme, perchè lo stesso Cristo, che l'ha liberata, egli è sua fortezza e sua gloria e a lui ella si appoggia colla fermezza di sua speranza, perchè egli è suo Salvatore e sua salute, perchè egli è il suo Gesù, il quale essendo con lei, ella non sa che sia timore.

12,3:Attignerete acque con gaudio dalle fonti del Salvatore. Allude alle acque, che sgorgarono dalla pietra percossa dalla verga di Mosè a dissetare il popolo nel deserto: or questa pietra era figura di Cristo come già in segnò l'Apostolo, I. Cor. X. 4., e lo stesso Cristo disse: Chi ha sete a me venga e beva, Jo. VII. 37. Per queste acque s. Girolamo, s. Cirillo ed altri, intendono la divina parola registrata nelle sante Scritture, e particolarmente nell'Evangelio, della qual parola il senso e lo spirito impariamo da Cristo. S. Ambrogio poi intese i Sacramenti della Chiesa, i quali dalle piaghe di Cristo, quasi da fontane di vita ebbero sorgente.

12,4:E direte ec. Si potrebbe tradurre: Per questo direte in quel giorno ec. Rendete grazie al Signore, ec. Un'anima, che sa com prendere la grandezza de' benefizi ricevuti dal suo Salva tore, conoscendo di non esser capace di rendere a lui ade guato tributo di laude e di ringraziamento, invita ed e sorta gli altri a lodario e ringraziarlo. Così fecero i fanciulli nella fornace di Babilonia; così sovente Davidde: Venite, adoriamolo, perchè egli è il Signore Dio nostro, Psal. 94. e altrove.
Ricordatevi come eccelso ec. Rammentate quanto grande e sublime sia quel nome che Dio diede a Cristo, nome meritato da lui colla sua passione e colla sua morte, nome, che è sopra ogni nome, onde a questo nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi e in cielo e in terra e nell'inferno, Filipp. II. 10.

12,6:Casa di Sion: ec. Il Monte di Sion è figura della Chiesa di Cristo, come si è veduto più volte. Dice, che in questa Chiesa è grande il Santo d'Israelo, cioè Cristo; grande adunque si dimostra questo Salvatore in mezzo alla sua Chiesa per le grazie, ond' ei la ricolma, per la sapienza infinita con cui l'assiste e la governa, e per la potenza con cui la sostiene e la sosterrà sino alla fine de' secoli; e allude qui ancora il Profeta al nome di Emmanuele, onde potrebbe tradursi: Perocchè grande è con te il Santo d'Israele.