Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Isaia 7


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Essendo Gerusalemme assediata da Soriani, e dagl'Israeliti, Isaia predice, che non la espugneranno, e all'empio Achaz dà il segno della liberazione, la Vergine, che partorirà un figliuolo, che avrà nome Emmanuel. Profetizza la desolazione d'Israele, e la gravissima tribolazione, e la solitudine di Giuda.

1Avvenne che a tempo di Achaz (figliuolo di Joathan, figliuolo di Ozia) re di Giuda, Rasin re della Siria, e Phacee figliuolo di Romelia, re d'Israele, andaron sopra a Gerusalemme per assalirla, e non poterono vincerla.2Fu adunque recato avviso alla casa di David, e fu detto: La Siria ha fatto lega con Efraim. E il cuore di lei, e il cuore del suo popolo ne fu agitato, come sono agitati nelle selve gli alberi dalla forza del vento.3E il Signore disse ad Isaia: Va incontro ad Achaz tu, e colui, che rimane Jasub tuo figliuolo, alla fine del canale della pescaia superiore per la strada, che mena al campo de' Gualchierai:4E gli dirai: Stattene quieto; non temere, e non si ammollisca il tuo cuore per que' due avanzi di fumanti tizzoni, per l'ira furiosa di Rasin re della Siria, e del figliuolo di Romelia:5E perchè abbia orditi contra di te cattivi disegni la Siria, Efraim, e il figliuolo di Romelia, dicendo:6Andiamo contro di Giuda, e risvegliamolo, e tiriamol per forza a noi, e ponghiamo in mezzo a lui per re il figliuolo di Tabeel.7Il Signore Dio dice così: Non sussisterà, e non sarà cosa tale:8Ma Damasco, capo della Siria, e Rasin, capo di Damasco (finiranno): e di qui a sessantacinque anni Efraim finirà di essere un popolo:9E Samaria, capo di Efraim, e il figliuolo di Romelia, capo di Samaria, finirà. Se voi non crederete, non avrete stabilità.10E di nuovo parlò il Signore ad Achaz, dicendo:11Domanda a tua posta al Signore Dio tuo un segno dal profondo dell'inferno, o lassù nell'eccelso.12E Achaz rispose: Nol chiederò,e non tenterò il Signore.13E disse: Udite adunque, casa di Davidde: E egli adunque poco per voi il far torto agli uomini, che fate torto anche al mio Dio?14Per questo il Signore darà egli stesso a voi un segno: Ecco, che una Vergine concepirà, e partorirà un figliuolo, e il nome di lui sarà detto Emmanuel.15Ei mangerà butirro, e miele, affinchè sappia rigettare il cattivo, ed eleggere il buono.16Imperocché prima, che il fanciullo sappia rigettare quel, che è cattivo, ed eleggere il buono, lasceranno la terra, che tu hai in orrore, i due suoi re.17Manderà il Signore per mezzo del re degli Assirj sopra di te, e sopra il popol tuo, e sopra la casa del padre tuo tali tempi, quali non furono dal dì, in cui si separò Efraim da Giuda.18E avverrà, che in quel giorno il Signore chiamerà col fischio la mosca, che sta all'estremità de' fiumi dell'Egitto, e l'ape, che sta nella terra di Assur,19E verranno, e poseranno tutte nelle valli de' torrenti, e nelle caverne dei massi, e su tutti gli arboscelli, e in tutte le buche.20In quel giorno il Signore per mezzo di rasoio preso a nolo; per mezzo di quelli, che stanno oltre il fiume, per mezzo del re degli Assiri, raderò il capo, e il pelo de' piedi, e tutta quanta la barba.21E avverrà in quel dì, che un uomo nutrirà una vacca, e due pecore;22E pell'abbondanza del latte mangerà burro: imperocché burro, e miele mangerà chiunque sarà lasciato sopra la terra.23E avverrà in quel dì, che qualunque luogo dove erano mille viti (valutate) mille denari di argento, sarà ridotto a spine, e sterpi.24Vi anderanno colle saette, e coll'arco, perchè sterpi, e spine occuperanno tutta la terra.25E tutti i monti, i quali si coltiveranno col sarchiello, non avranno più il terrore delle spine, e degli sterpi, e saran pascolo del bue, e saran pestati dal bestiame.

Note:

7,1:A tempo di Achaz ec. Tralla precedente profezia, e quella, che qui incomincia, corse lo spazio di anni diciassette, perocchè tanti si contano dall'ultimo anno di Ozia, fino al cominciamento del regno di Achaz. Andaron sopra a Gerusalemme ec. Al principio del regno di Achaz i re di Siria e d'Israele andarono ad assediar la città, ma dovettero ritirarsi: l'anno seguente tornarono, come adesso raccontasi.

7,2:E il cuore di lei ec. Cioè della casa di Giuda, lo che può significare il popolo di Giuda, e la famiglia di Giuda e di Davidde, cioè il re Achaz, e i suoi fratelli, parenti ec.

7,3:E colui che rimane Jasub. Tutto questo in Ebreo è: Sear Jasub: quello che rimane tornerà, ovvero le reliquie torneranno: perocchè misterioso e profetico era questo nome posto da Isaia per ispirazione del Signore al figliuolo, affinchè fosse una parlante profezia di quello che dovea succedere a Giuda sì nella guerra presente, e si ancora nella cattività, a cui sarebbe dipoi condotto, ma donde sarebbe tornato. Questo figliuolo adunque portante tal nome ben augurato, vuole Dio, che conduca seco il Profeta nell'andare incontro ad Achaz.
Alla fine del canale della pescaia ec. Questa pescaia formavasi delle acque della fonte di Siloe, da cui nasceva il ruscello detto rogel, cioè del gualchieraio. Ell'era presso alle mura della città.

7,6:Risvegliamolo, e tiriamol ec. Giuda dorme tranqullamente: andiamo a svegliarlo, e soggettiamolo a noi per forza, togliendolo a' discendenti di David, e vi porremo per re il figliuolo di Tabeel. Non sappiamo chi fosse questo figliuolo di Tabeel, a cui voleano dar questi re il governo della Giudea conquistata.

7,8-9:Ma Damasco, capo della Siria, ec. Anzi a Damasco capitale della Siria, e a Rasin re di Damasco toccherà di soffrire quello, ch'ei minacciano a Gerusalemme, e al suo re; e quanto ad Ephraim, ei non sarà più un popolo, e finirà Samaria, città capitale di Ephraim, o sia delle dieci tribù, e finirà il figliuolo di Romelia re di Samaria, e tutto questo sarà avvenuto di qui a sessantacinque anni. Di qui a quel tempo le dieci tribù saran menate in cattività, Samaria sarà distrutta, il regno d'Israele sarà finito co' suoi regi, e altrettanto sarà avvenuto a Damasco e a' suoi regi. Intorno alla maniera di computare questi sessantacinque anni non sono d'accordo gl' Interpreti; dirò solamente, che contandoli dal tempo di questa profezia, fino al tempo, in cui furon mandati i Cuthei ad abitare il paese della Samaria, si trovano i sessantacinque anni giusti: perocchè la predizione fufatta al principio del regno di Achaz l'anno 3262., e i Cuthei furono colà mandati l'anno 3327. La rovina della Samaria e della Siria fu cominciata da Theglathphalasar, e continuata da Salmanasar, e compiuta da Assaraddon.
Se voi non crederete, non avrete stabilità. Se negherete fede alla parola del Signore, non avrete ferma e stabil dimora in questa vostra terra, ma ne sarete svelti, e anderete schiavi come quelle tribù. Il Profeta vedeva nel cuore di Achaz la incredulità, che gli facea chiuder gli orecchi agli oracoli di Dio; per questo parla così e per questo ancora aggiunge quello, che segue.

7,11:Domanda a tua posta.... un segno. Chiedi una prova della verità di quello che io da parte del Signore ti annunzio. Vuoi tu che la terra si apra sino all'inferno, ovvero che lassù nell'alto succeda qualche prodigio simile a quello che operò Giosuè arrestando il sole? Dio vuol convincere in tutti i modi questo re incredulo ed empio.

7,12:Nol chiederò, e non tenterò il Signore. Se questa risposta fosse proceduta da umiltà, il Profeta non sarebbesi adirato contro di Achaz. Parlò egli adunque con ipocrisia, e ricusò di vedere un miracolo, per non essere costretto a lasciare la sua empietà, per cui a Dio rendevasi odioso e agli uomini, come dice a lui il profeta.

7,13:Fate torto anche al mio Dio? Non solo siete cattivi e ingiusti contro degli uomini, ma ancor contro Dio, offendendolo direttamente colla vostra diffidenza ed in credulità.

7,14:Per questo il Signore darà ec. Voi volete quasi combattere con Dio colla vostra empietà, e con tutto questo mentre voi diffidate di sua bontà e di sua possanza, e non credete ch'ei sia per liberarvi da Rasin e da Phacee com' ei vi promette, egli darà a voi un segno il più grande, il plu inaudito, che immaginare si possa, anzi un se gno, cui nissun uomo saprebbe immaginare giammai. Questo discorso del profeta è molto simile a quello, che leggesi nel cap. XXVIII. 15. 16.: Avete detto: Noi abbiam contrattato colla morte, e abbiam fatta una convenzione coll'inferno: quando venga il flagello, come torrente, non arriverà sopra di noi, perchè ci siamo affidati alla menzogna, e la menzogna ci protegge. Per questo dice il Signore Dio: Ecco, che io pongo ne' fondamenti di Sion una pietra eletta, angolare, preziosa ec.
Ecco, che una vergine concepirà, e partorirà un figliuolo. I re di Siria e d'Israele hanno risoluto di distrug gere il popol di Giuda, e di sperdere la casa di David, e di stabilire nel paese uno straniero. Non sarà così, dice Dio: la casa di Davidde sussisterà sino a tanto che di essa nasca il Messia, secondo quello che Dio stesso pro mise a Davidde; e dalla conservazione di questa famiglia si arguirà la conservazione eziandio del popolo di Giuda. Udite adunque, principi increduli, voi che vi pensate, che Dio non possa o non voglia trarvi fuora del pericolo grande, che a voi sovrasta; udite quello che Dio farà: Ecco che una vergine (e questa della famiglia di Davidde) concepirà e partorirà un figliuolo. In vano i Rabbini moderni cercano di oscurare almeno, se potessero, questa bella profezia, citata già, ed applicata a Cristo da s. Matteo II. 23. La voce Ebrea tradotta nel latino col la parola virgo fu intesa nel senso medesimo dai LXX Interpreti, che pur erano Ebrei, ed ancora dal Caldeo, e non mai in altro senso, fuori che di giovinetta vergine, si trova usata nelle Scritture, come notò s. Girolamo; e qual segno o prodigio sarebbe egli per la casa di David il parto di una giovine, ma non vergine, quale vorrebbon gli Ebrei che fosse quella, di cui si parla? Ma a far conoscere anche meglio la ignorante impudenza di questi nostri nemici non è da tacere, che questa promessa del profeta applicar vogliono al figliuolo di Achaz,ad Ezechia, il quale Ezechia era già nato prima che il padre salisse al trono; ovvero a qualche altro figliuolo di Achaz, di cui non possono a noi dar novella.
E il nome di lui sarà detto Emmanuel. Secondo la pretta significazione della frase Ebrea si può tradurre semplicissimamente: Egli sarà Emmanuel: Egli sarà Dio con noi. Egli sarà e in se stesso e per noi quale il dinota questo nome, che a lui si competerà; questo vuol dire, che il figliuolo della vergine egli è il Verbo, Dio fatto carne, che abiterà tragli uomini, come si dice Joan. I.

7,15:Ei mangerà butirro, e miele ec. Questo divino fanciullo sarà vero uomo, e come vero uomo sarà nudrito con burro e miele, come si nudriscono nella Giudea i bambini fino all'età in cui coninciano a discernere il ben dal male. Quelle parole: affinchè (ovvero fin che) sappia rigettare il cattivo, ed eleggere il buono, queste parole, come notò s. Girolamo, riguardo all'Emmanuele significano com'egli involto tuttora in fasce, e nudrito con burro e miele, ha il giudizio del bene e del male: onde da questo stesso intendiamo, che l'infanzia del corpo umano fu senza pregiudizio della sua sapienza divina.

7,16:Imperocchè prima, che il fanciullo ec. I Padri, ed anche alcuni Interpreti Cattolici intendono queste parole dello stesso vero Emmanuele figliuolo della Vergine, in questo senso: E affinchè tu, o Achaz, e tu, o Giuda, non dubiti del segno, che io ti ho predetto, sappi, che questo stesso Figliuol della Vergine, prima di compier l'infanzia, anzi prima di nascere, anzi in questo tempo di adesso, egli stesso, che è il Dio forte, il Dio con noi, ti libererà dal potere di que' due re tuoi nemici, i quali lasceranno la terra, che ti tiene in tanto timore, la Samaria e la Siria, che saran desolate dall'esercito Assiro. Molti altri Interpreti Cattolici, a' quali è paruto men conveniente secondo la lettera, che queste parole si riferiscano al vero Emmanuele, il quale non dovea nascere se non circa sette secoli dopo la profezia, suppongono, che qui si parli di un altro figliuolo, ma d'Isaia, il quale sia però sempre figura dell'Emmanuele Figliuolo della Vergine; e siccome nel vers. 3. si vide che Dio ordinò al Profeta, che nell'andare a trovar Achaz conducesse seco il figlio Sear Jasub, e di più nel capo seguente vers. 18 dice il Profeta, che i figliuoli dati a lui da Dio erano segno, e portento ad Israele, quindi alcuni credono, che il Profeta accenni questo figliuolo, che egli avea seco; ma siccome questo è credibile, che non fosse allora affatto bambino, altri perciò vogliono, che s'intenda il figliuolo che nascerà dalla profetessa (secondo essi, moglie d'Isaia) come si racconta nel capo seguente, il qual figliuolo prima che arrivi all'età di saper distinguere il buono dal cattivo, promette Dio, che Achaz sarà liberato dal terrore de'due regi, come avvenne due anni in circa do po questa profezia, quando Theglathphalasar uccise Rasin, prese Damasco, e trasportò quel popolo nel paese di Kir (v. Reg. XVI.), e menò via le tribù di Ruben, Gad, Manasse e Nephthali, e Phacee fu ucciso da Osea, che gli succedette nel regno, IV. Reg. XV. 29.; 1. Paral. v. 26.; e l'adempimento di questa profezia dovea servire a confermazione della profezia precedente, vale a dire della nascita del Messia da madre vergine. Questa seconda sposizione fu già indicata dal Grisostomo, e seguitata da s. Tommaso, e da un gran numero di moderni, onde non dovevamo tacerla; e non lasceremo ancora di accennare a suo luogo quello, che secondo tal distinzione di personaggi si riferisca al figliuolo di Isaia, figura dell'Emmanuele figliuolo della Vergine.

7,17-18:Manderà il Signore per mezzo del re degli Assiri ec. Questo nuovo discorso del Profeta si riferisce a quel le parole: Se non crederete, non avrete stabilità. Dio promette di liberare Achaz e Giuda da que' re; ma non per questo vorrà lasciare impunita la incredulità, e l'empietà del re, e del popolo; onde fa loro sapere, che manderà ad essi de' giorni di tribolazione e di affanno, quali mai non si videro dal tempo, in cui si separarono da Giuda le dieci tribù sotto Roboamo; anzi Dio si servira dello stesso re degli Assiri a punire i Giudei, come per mano di lui avea fiaccati i loro nemici. In fatti Theglathphalasar entrò dipoi nel paese di Giuda, e lo devastò, II. Paral. XXVIII.20. 21. Alcuni però intendono qui piuttosto predetta la venuta di Nabuchodonosor, il quale prese Gerusalemme.
Chiamerà col fischio la mosca, che sta ec. I Filistei e gl' Idumei fecer molti mali nella Giudea colle loro scor rerie a tempo di Achaz: a questi popoli, attesa la situazione de' loro paesi, può convenire il dirsi, ch'ei stanno all'estremità de'fiumi (o sia rivi) dell'Egitto. Molti però credono, che si parli delle vittorie di Nechao re di Egitto, IV. Reg. XXIII.; e molto bene gli Egiziani son paragonati alle mosche per la loro moltitudine, gli Assiri poi alle api, perchè combattevano colla lancia, come le api col pungiglione, dice s. Girolamo.

7,19:Poseranno tutte nelle valli ec. Inonderanno tutto quanto il paese. Le api nella Palestina si formano gli alveari nelle buche de' massi nelle cavità degli alberi, e nella terra: a questo allude il Profeta significando, come queste api infesteranno tutta la Giudea.

7,20:Il Signore per mezzo di rasoio ec. Dio si serve de gli stranieri per flagellare il suo popolo, e gli ricompensa colle spoglie del medesimo popolo: così presso Ezechiele Dio dà a Nabuchodonosor l'Egitto in ricompensa di avere espugnata la città di Tiro, Ezech. XXIX. 18. 19. Così Dio adesso per mano degli Assiri, che abitano oltre l'Eufrate, e per mezzo del loro re raderà il capo e tutti i peli di questo corpo politico della Giudea, vale a dire la spoglierà di ogni bene, e di questo strumento dell'ira sua paghera il nolo coll'arricchire gli stessi Assiri delle sostanze di Giuda.

7,21-22:Un uomo nutrirà una vacca, e due pecore, ec. Allora il paese sarà ridotto in tanta miseria, che quegli, che era prima un ricco padre di famiglia, averà appena una vacca e due pecore, e il latte di queste poche bestie per la scarsezza della gente, che quegli ha in casa, servirà per bevanda e per cibo. Particolarmente perchè rinanendo i campi incolti e deserti, vi crescerà copiosa pastura, onde le stesse bestie daran latte e burro in abbondanza, e quella poca gente, che rimarrà, si sostenterà non col grano, orzo ec., che non vengono dalla terra se ella non è lavorata, ma col burro e col miele, di cui con poca fatica ogni uomo può provvedersi. Vedi s. Girolamo.

7,23-24:E ....dove erano mille viti ec. Una vigna, di cui il frutto di ciascuna delle sue viti si stimava un denaro, ovvero un siclo d'argento, e mille viti si valutavano mille sicli di frutto, una tal vigna si ridurrà a non aver altro che, spine e sterpi, onde vi anderanno i cacciatori colle saette e coll'arco.

7,25:E tutti i monti, i quali si coltiveranno ec. I monti feraci di ottimi vini, che si coltivavano col sarchiello, e si cingevano prima di buone siepi, saranno privi di tal difesa, e vi anderanno a pascolare e pestarli i bovi, e ogni genere di bestiame.