Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Isaia 4


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Sette donne sposeranno un solo marito. Il Germe del Signore sarà esaltato, e saran salvate le reliquie d'Israele, e saran liete, e felici.

1E piglieranno in quel giorno sette donne un sol uomo, dicendo: Noi mangeremo il nostro pane, e ci vestiremo del nostro: dacci solamente il tuo nome, togli la nostra confusione.2In quel dì il Germe del Signore sarà in magnificenza, ed in gloria, e il frutto della terra sarà innalzato, e sarà il gaudio di quegli d'Israele, che saranno salvati.3E avverrà, che tutti quelli, che saran rimasi in Sionne, e le reliquie in Gerusalemme, si chiameranno santi tutti quegli, che sono scritti tra' vivi in Gerusalemme.4Allorché il Signore avrà lavate le immondezze delle figliuole di Sion, e dal sangue, ond'ella è macchiata, avrà lavato Gerusalemme, mediante lo spirito di giustizia, e lo spirito di ardore.5E creerà il Signore per tutti i luoghi del monte di Sion, e dovunque egli è invocato, una nuvola fumosa pel giorno, e uno splendor di fuoco fiammante per la notte; perocché sopra tutta l'arca gloriosa sarà la protezione.6E il tabernacolo farà ombra pel calore del giorno, e darà sicurezza, e difesa dalla bufera, e dalla pioggia.

Note:

4,1:E piglieranno in quel giorno sette donne ec. Nell'assedio e nella espugnazione di Gerusalemme essendo rimasi uccisi per la maggior parte gli uomini, le donne non troveranno mariti, ond' esse, che prima si facevano desiderare e cercare, e i mariti doveano comperarle e cibarle e vestirle e mantenerle, si raccomanderanno molte di esse a un tempo ad un sol uomo perchè le sposi, offerendosi di mantenersi e cibarsi e vestirsi a proprie spese, purchè abbiano la consolazione di avere un marito di cui portino il nome, e non abbiano più a portare la confusione della sterilità.

4,2:In quel di il Germe del Signore ec. Ma nel tempo stesso, in cui tutte le calamità descritte nel capo precedente piomberanno sopra Gerusalemme e sopra il popolo Ebreo, il Germe del Signore, vale a dire il Cristo sara glorioso ed esaltato per la propagazione della sua Chiesa, pei doni de' quali saranno ricolmi quelli, che in lui crederanno, pe' prodigi, che opereranno nel nome di lui i Predicatori di sua parola, pelle altissime virtu, onde questi e tutti i fedeli saranno arricchiti.
Il Caldeo, ed anche qualche moderno Rabbino si uni scono con tutti gl' Interpreti cattolici a riconoscere pel Germe del Signore il Messia, il quale colla stessa deno minazione è indicato Jerem. XXIII. 5. XXXIII, 15. e altrove; e gli effetti che produrrà questo Germe, come di santificare le reliquie di Sion, lavarne le immondezze ec., sono certamente opera del solo Messia.
E' il frutto della terra sarà innalzato. Lo stesso Germe del Signore è chiamato frutto della terra, cioè della terra Giudaica, perchè in quella terra nacque di una Vergine, e per lui la Giudea avvilita, depressa e troncata qual pianta infelice ripullulò, per cosi dire, e si rialzò, e crebbe in gloria, onde egli fu detto: Gloria del popolo d'Israele, Luc. II. 32. E soggiunge il Profeta, che egli sarà la consolazione e il gaudio di quelli Israeliti, i quali nel loro Messia crederanno, e da lui riceveranno la giustizia e la salute, essendo stati sottratti per divina misericordia all'eccidio della nazione e alla incredulità e riprovazione di lui.

4,3:Tutti quelli che saran rimasi in Sionne, ec. Tutti quelli, che rimarranno nella spirituale Sionne, e nella spirituale Gerusalemme, cioè nella Chiesa, e a questa Chiesa saranno aggregati, avranno il nome di santi, e santi veramente saranno, perchè santificati da Cristo; e questi sono tutti quelli, che sono scritti nel libro della vita, nella celeste Gerusalemme, nel libro della predestinazione, onde sono chiamati alla fede, e giustificati, e finalmente glorificati. Vedi Rom. VIII. 30. Abbiam veduto nelle lettere di Paolo il titolo di santi dato a' Cristiani, Rom. I. 7., XV. 25. ec. E agli Ebrei convertiti dice lo stesso Apostolo: Vi siete appressati al monte di Sion, e alla città di Dio vivo, e alla Gerusalemme celeste, e alla Chiesa de' primogeniti, i quali son registrati nel cielo, Heb. XII. 22. 23.

4,4:Allorchè il Signore avrà lavate, ec. Tutto questo avverrà quando il Signore avrà lavate le immondezze, cioè le iniquità delle figliuole di Sion, e avra lavata Gerusalemme dal sangue, cioè da' peccati ond' ella è contaminata, mediante lo spirito di giudicio e di ardore, vale a dire, mediante il dono dello Spirito santo, il quale fa sì, che l'uomo severamente giudichi e condanni se stesso, e nell'uomo stesso accende delle celesti cose l'amore e la fiamma dell'ardente carità.Si accenna qui la rinnovazione dell'uomo mediante la penitenza, e mediante la carità diffusa ne' cuori dallo Spirito santo.

4,5-6:E creerà il Signore per tutti i luoghi ec. Si allude qui visibilmente alla celebre colonna, che andava innanzi agli Ebrei nel deserto, la quale di giorno facea figura di nube per coprire gli alloggiamenti, e di notte illuminava col suo splendore. Farà Dio per la sua Chiesa in tutte le parti del mondo propagata ed estesa, fara spiritualmente riguardo a lei quello, che fece corporalmente riguardo al popolo Ebreo; egli le anderà avanti, la dirigerà, l'illuminerà, la proteggerà tanto nella notte delle avversità, come nel giorno della consolazione, colla celeste sua grazia, mentre ella dal deserto di questa vita s' incammina verso la patria celeste, versola terra dei vivi. Perocchè sopra tutta l'arca gloriosa sarà la protezione. Ho aggiunto la parola Arca per la necessità di schiarire il senso, essendo certo, che colla voce Gloria è significata l'Arca del Testamento, che è detta più volte Gloria d'Israele. Vedi Exod. XXV.10.; I. Reg. IV. 21. E quest'arca era figura della Chiesa di Cristo, come molte volte si è veduto. Sopra quest'Arca si poserà stabile e ferma la protezione del Signore: Io sono con voi fino alla fine de'secoli, Matth. XXVIII. 20. E in questo tabernacolo del Signore i fedeli troveranno ombra refrigerante contro l'ardore delle concupiscenze, e contro la bufera e la pioggia delle tentazioni, delle persecuzioni e delle avversità. I fedeli stando uniti alla Chiesa saran protetti sempre e difesi da Dio contro tutti i pericoli, onde diranno con Davidde: Dio mi ha nascosto nel suo tabernacolo: nel giorno delle calamità mi ha protetto nel segreto del suo tabernacolo. Psal. XXVI.