Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Isaia 35


font

Consolazione, e felicità della Chiesa delle nazioni.

1Allegrerassi la regione deserta, e non battuta, e tripudierà la solitudine, e fiorirà come giglio.2Ella germoglerà grandemente, ed esulterà piena di contentezza, e canterà laude: a lei è data la gloria del Libano, la vaghezza del Carmelo, e di Saron; ei vedranno la gloria del Signore, e la grandezza del nostro Dio.3Fortificate le braccia languide, e le ginocchia deboli rinfrancate.4Dite ai pusillanimi: fatevi coraggio, e non temete: ecco che il vostro io menerà vendetta di uguaglianza; Dio verrà egli stesso, e vi salverà.5Allora gli occhi de' ciechi si apriranno, e si spalancheranno le orecchie de' sordi.6Allora lo zoppo salterà come un cerbiatto, e sarà sciolta la lingua dei mutoli; perocché le acque sgorgano nel deserto, e i torrenti nella solitudine.7E la terra, che già fu arida, sarà uno stagno, e la terra sitibonda sarà ricca di sorgive. Dove prima erano covili di dragoni, nascerà la verzura della canna, e del giunco.8E vi sarà un sentiero, e una strada, e la via sarà detta santa: l'immondo per essa non passerà, e sarà questa per voi la dritta strada, talmente che gl'ignoranti non erreranno seguendola.9Non saravvi lione, né la bestia feroce vi camminerà, né vi si troverà: ma vi cammineranno que', che saran liberati.10E i redenti dal Signore ritorneranno, e verranno a Sionne cantando laude, coronati di eterna letizia: avran gaudio, e consolazione, e il dolore, ed il pianto da lor fuggirà.

Note:

35,1:Allegrerassi la regione deserta ec. Deserto, solitudine, arida terra è detta la Gentilità abbandonata da Dio senza lume della vera religione, senza speranza di promessa (come dice l'Apostolo), e senza Dio in questo mondo. Ma questo deserto alla venuta del Cristo diverrà paese di delizie e di ogni bene, e non solo succederà alla gloria della Sinagoga, ma la sorpasserà grandemente. Tutti i Padri generalmente convengono, che questo grandissimo avvenimento è celebrato in questo luogo da Isaia, ed alcuni più precisamente fissano l'adempimento di questa profezia a quel tempo, in cui il Salvatore dalla Galilea andò al deserto del Giordano per essere battezzato dal Precursore. Questo deserto adunque sarà tutto in letizia, e la sua solitudine esulterà e fiorirà di meravigliosa e nuova amenità e vaghezza, quale è quella di bianco odoroso giglio.

35,2:Ella germoglierà grandemente, ec. La nuova chiesa produrrà in gran copia e fiori e frutti sia di nuovi fedeli, sia di nuove ed insigni virtù; ma da chi verrà a lei tanto bene? Da Dio, cui ella renderà perpetuo tributo di laude e di affettuosi ringraziamenti.
A lei e data la gloria del Libano, ec. Il Libano, il Carmelo, il Saron, sono qui nominati, come luoghi di grande amenità e fertilità. Tutti gli ornamenti, tutte le delizie e ogni bene, onde sono celebrati il Libano e il Carmelo e Saron, passeranno a nobilitare questo deserto.
Ei vedranno la gloria del Signore, ec. A queste parole del Profeta corrispondono quelle del Vangelo: Abbiam ceduto la gloria di lui, gloria come dello Unigenito del Padre, pieno di grazia, e di verità, Jo. 1. 14.

35,3-4:Fortificate le braccia languide, ec. Si esortano i ministri del Signore, che incoraggiscano le anime deboli e timide de' Gentili, e le accendano di fervore di spirito per andar incontro al loro Salvatore, e operare la lor salute. Dite a questa gente, che visse finora nelle tenebre della idolatria e nella depravazione de' costumi, che non disperino di divenire figliuoli di Abramo e di entrare nella società del vero spirituale Israello; perocchè ecco che Dio, il quale non de' soli Ebrei, ma di tutte le genti è Dio, come lor creatore, vien egli stesso in persona ad essere salvatore di tutte. Egli verrà e farà giusta vendetta di quel superbo tiranno, che vi dominava, e vi libererà e vi salverà. Dice vendetta di uguaglianza, perchè siccome il demonio si era soggettate tutte le genti, cosi Cristo non solo a sè soggettò lo stesso nimico, ma il rendette soggetto anche agli Apostoli e a tutti i Cristiani, i quali nel nome di Gesù Salvatore lo discacciarono così sovente da' corpi degli uomini. Vedi s. Girolamo. È qui manifestamente dichiarata la divinità di Cristo contro i Giudei; perocchè Dio è quegli, che verrà a recar salute alle nazioni, e renderà a' ciechi la vista ec.

35,5-6:Allora gli occhi dei ciechi si apriranno, ec. I Gentili sinora ciechi e privi di ogni lume di verità, sordi alla parola di Dio, incapaci di camminare dirittamente nella via della virtù, senza favella per discorrere delle cose di Dio e dello spirito, ricupereranno la vista e l'udito e la fortezza delle gambe e la loquela; saranno illuminati mediante il dono della fede, ascolteranno la parola del Vangelo con docilità e amore, e correranno con fervore e alacrità nella via, che al cielo conduce; ragioneranno con sapienza ed eloquenza de' misteri di Dio e di Cristo. A questi interiori spirituali miracoli fatti da Cristo allude principalmente il Profeta, come ad essi ancora allude va il Salvatore ripetendo queste stesse parole, Matt. XI. 5. Luc. VII. 21.; perocchè que' miracoli corporalmente furono operati da Cristo e dagli Apostoli a favore di un de terminato numero di persone, spiritualmente poi a fa vore di tutti gli uomini, che in lui credettero, ed ebber salute.
Perocchè le acque sgorgano ec. Tutti questi spirituali prodigi si vedranno sopra la terra, perchè lo sterile orrrido deserto della Gentilità oggi giorno è irrigato da copiosa sorgente, anzi da gonfio torrente di acque, vale a dire di grazie e di doni celesti.

35,7:Dove prima erano covili di dragoni, ec. In questo, che prima era deserto arido e infecondo, e covile di dragoni, nascerà la verde canna e il verde giunco, che non vengono se non in umidi terreni, perocchè tale di venterà il deserto inaffiato dalle acque dette di sopra. Le anime prima sterili di ogni buona opera, e nelle quali aveano stanza i vizi e il demonio, diverranno feconde di ogni bella virtù. Anche i saggi del Gentilesimo gli sfrenati appetiti rappresentavano come bestie feroci, donde la favola di Circe, che gli uomini trasformava in animali. Così dice adesso il Profeta, che i gentili abbandonati a tutti i pravi desideri del corrotto lor cuore erano covile di dragoni.

35,8:E vi sarà un sentiero e una strada, ec. In questo già deserto, ed ora chiesa e adunanza religiosa e amata da Dio, si troverà la via diritta e santa, che al ciel conduce: l'immondo, cioè l'infedele, per essa non passerà; ed è questa via santa, perchè mediante la santità de' costumi introduce gli uomini nel luogo santo, cioè nel cielo, ed è via facile e piana, talmente che i più semplici in seguendola cammineranno sicuri e giungeranno al suo termine e al porto della salute. Cristo è la vera via, secondo quello che ei disse: Io sono via, verità,e vita, Jo. XIV. 6.

35,9:Non saravvi lione, ec. Cristo dalla sua Chiesa terrà lontani i demoni e tutte le insidie di questi maligni spiriti, i quali ancora la Chiesa avrà potestà di cacciare dai luoghi, ne' quali Dio per giusto e occulto giudizio permetta talora ad essi di entrare.

35,10:I redenti dal Signore ritorneranno, ec. Il popolo di Dio redento dalla infelice schiavitù del Demonio, e tolto alla primiera empietà, e divenuto adoratore del vero Dio, battendo la strada retta e santa dell'Evangelio, perverrà alla beata Sionne, dove canterà in eterno le laudi del suo celeste Liberatore, e sarà coronato di letizia e felicità sempiterna, la quale da nissun dolore ed affanno non sarà intorbidata giammai. Con quelle parole ritorneranno e verranno a Sionne, allude il Profeta alla liberazione dalla cattività di Babilonia, nella quale una migliore e più perfetta ed eterna redenzione veniva prefigurata.